Ecco gli errori più comuni a cui deve stare attento chi riscalda casa con i termosifoni per non rischiare di compromettere l’efficienza dell’impianto.
L’inverno è arrivato e con esso anche il freddo. Dopo un mese di ottobre e una prima parte di novembre abbastanza miti, l’ultima parte dell’anno ci sta regalando delle temperature in linea con il periodo. Per questo riscaldare la propria abitazione diventa fondamentale. Quest’anno rispetto agli altri anni diventa importantissimo scegliere bene il mezzo più adeguato per avere un ottimo rapporto efficienza-costi.
Uno dei mezzi di riscaldamento più usati nelle case degli italiani è l’impianto di termosifoni. I termosifoni possono essere alimentati a gas o tramite camino o stufa. Nel primo caso l’acqua necessaria al riscaldamento dei pannelli viene riscaldata da una caldaia, nel secondo caso si utilizza il calore generato dalla combustione di legna o pellet.
Un impianto di termosifoni ha bisogno di una corretta manutenzione per essere mantenuto sempre efficiente. Molto spesso si commettono degli errori all’apparenza banali che però vanno ad incidere molto sul corretto funzionamento dell’impianto, con il risultato di pagare molto di più in bolletta. Vediamo i più comuni.
Non effettuare lo sfiato
Molto spesso all’interno dell’impianto di termosifoni si forma dell’aria che andrebbe espulsa per non rischiare di abbassare l’efficienza calorifera. Se ci accorgiamo che i termosifoni non si scaldano del tutto ma alcune zone, spesso quelle più in basso, restano fredde, bisogna effettuare lo sfiato.
Si tratta di un procedimento molto semplice che può fare chiunque senza la necessità di chiamare un tecnico specializzato. Basta seguire pochi semplici passaggi. Il tutto si fa ad impianto spento e caloriferi freddi. Posizionando una bacinella sotto la valvola laterale, questa va svitata leggermente fino a quando non inizierà ad uscire un po’ di acqua. Insieme ad essa sentiremo un leggero fischio dovuto all’aria in uscita dall’impianto. Il consiglio è di effettuare l’operazione a tutti i caloriferi presenti in casa.
A questo punto si possono riaccendere i termosifoni e valutare se il problema si è risolto con i caloriferi che si scaldano in modo uniforme. Si tratta di un procedimento che andrebbe ripetuto almeno una volta all’anno e che è in grado di ottimizzare il funzionamento permettendo di scaldare casa in modo più efficiente abbassando anche i consumi.
Accendere tutti i termosifoni al massimo
In ogni abitazione ci sono stanze che non vengono utilizzate spesso e che per questo non hanno tutta questa necessità di essere scaldate al massimo. Accendere l’intero impianto al massimo soprattutto quando a casa siamo da soli rappresenta un grande spreco. Meglio regolare la temperatura di ogni singola stanza a seconda delle nostre esigenze.
Negli ambienti che non frequentiamo chiudere i caloriferi permette di rendere più efficienti gli altri. In altre zone come ad esempio la cucina dove la temperatura in genere è già più alta rispetto ad altre stanze, abbassare il termostato potrebbe essere la giusta soluzione allo spreco. In linea di massima, si consiglia di tenere in casa una temperatura di 21°C nella stanza in cui ci troviamo e 18°C nelle altre stanze.
Ostacolare il calore dei termosifoni
Si tratta di uno degli errori più comuni che si commettono in casa, quello di ostacolare la diffusione del calore emesso dai termosifoni. Mai posizionare davanti al calorifero mobili, tende o altri oggetti. I mobili devono essere sempre posizionati a debita distanza. Le tende vanno aperte per evitare dispersione di calore. Utile anche chiudere le persiane per ridurre eventuali spifferi dall’esterno.
Infine sarebbe buona norma evitare di coprire i termosifoni con panni e biancheria. Meglio acquistare uno stendino che si posiziona davanti al termosifone e che non lo copre. Si tratta di piccoli accorgimenti che se messi in atto permettono di ottimizzare il funzionamento riducendo gli sprechi e di conseguenza il consumo.
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