Per fare chiarezza sull’impatto dell’intelligenza artificiale, abbiamo intervistato il prof. Juan Carlos De Martin, docente ordinario di Automatica e Informatica al Politecnico di Torino.
L’intelligenza artificiale (IA) è sempre più al centro del dibattito pubblico, assumendo un ruolo di primo piano nelle varie applicazioni che influenzano la nostra società, il mondo del lavoro e delle imprese. L’avanzamento rapido di questa tecnologia solleva interrogativi cruciali: cosa intendiamo davvero quando parliamo di intelligenza artificiale? È possibile paragonarla all’intelligenza umana? E soprattutto, quali sono i rischi che questa tecnologia potrebbe rappresentare per i processi democratici?
Per fare chiarezza su queste questioni, abbiamo intervistato il prof. Juan Carlos De Martin, docente ordinario di Automatica e Informatica al Politecnico di Torino, esperto nel campo delle tecnologie digitali e del loro impatto sulla società.
Secondo il prof. De Martin, l’IA attuale non è realmente intelligente in senso umano.
L’IA infatti eccelle nel riconoscimento di pattern e nell’automatizzazione di compiti specifici, ma non ha la capacità di comprendere o ragionare come un essere umano. E questo solleva interrogativi etici e filosofici importanti, specialmente in relazione all’uso crescente di queste tecnologie in ambiti delicati come la sanità, l’istruzione e la giustizia.
Una delle preoccupazioni più urgenti riguarda l’impatto dell’IA sui processi democratici. Algoritmi sofisticati sono sempre più utilizzati nei social media per personalizzare i contenuti e le pubblicità, influenzando l’opinione pubblica e i comportamenti elettorali.
Il rapporto tra le nuove tecnologie e le giovani generazioni è un altro tema di grande rilevanza. Gli smartphone e i social media sono diventati parte integrante della vita quotidiana, trasformando radicalmente il modo in cui i giovani interagiscono tra loro e con il mondo.
Secondo De Martin, è necessario promuovere un uso consapevole e critico di queste tecnologie, educando le nuove generazioni a un equilibrio sano tra il mondo digitale e quello reale. La scuola e le famiglie hanno un ruolo fondamentale in questo processo di educazione, affinché i giovani possano sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie senza esserne sopraffatti.
Juan Carlos De Martin
Juan Carlos De Martin è professore ordinario di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino, dove insegna i corsi di «Responsible Artificial Intelligence» e «Politica e Tecnica». Nel 2006 ha fondato e co-dirige tuttora il Centro Nexa su Internet e Società, punto di riferimento per lo studio delle interazioni tra tecnologia e società. Tra il 2018 e il 2023 ha ricoperto il ruolo di Delegato e Vice Rettore per la Cultura e la Comunicazione del Politecnico.
De Martin ha un’ampia esperienza internazionale. È stato visiting scholar presso l’Università della California a Santa Barbara dal 1993 al 1995 e ha lavorato come ricercatore industriale presso Texas Instruments a Dallas tra il 1996 e il 1998. Dal 2011 è Faculty Associate presso il Berkman Klein Center for Internet & Society dell’Università di Harvard.
È ideatore e curatore scientifico della Biennale Tecnologia, nata nel 2019 in collaborazione con Luca De Biase, ed è membro del comitato d’indirizzo di Biennale Democrazia. De Martin è anche autore di numerosi contributi accademici e brevetti, con oltre 150 pubblicazioni scientifiche al suo attivo.
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