Quali sono le Università più difficili (e lunghe) da affrontare? È questo un dubbio frequente degli studenti al momento dell’iscrizione: esistono veramente facoltà più difficili di altre?
Quali sono le università più difficili (e lunghe) nel 2024? È una domanda che sicuramente molti studenti si sono posti al termine degli esami di stato.
Superata la maturità 2024, è ormai tempo per i giovani “maturi” di pensare al proprio futuro professionale, decidendo cosa fare dopo le superiori. Seguendo le proprie passioni e attitudini, chi decide di continuare gli studi si trova nella delicata posizione di dover scegliere la facoltà universitaria più adatta e - come spesso accade - non sempre si hanno fin da subito le idee chiare.
Prima di procedere all’immatricolazione presso l’Università è bene che gli studenti prendano in considerazione alcune variabili, come le proprie disponibilità economica e la propensione allo studio, materie preferite e non solo.
In alcuni casi, infatti, gli studenti prendono in considerazione anche la “difficoltà” del percorso accademico, preoccupati di rimanere “intrappolati” in un corso di laurea particolarmente difficile.
Benché ogni percorso sia personale e accidentato, alcuni studi hanno tentato negli anni di individuare quali Università possano essere indicate come più difficili.
Ma ha davvero senso parlare di difficoltà maggiori di un percorso rispetto a un altro nel 2024? È interessante conoscere i criteri con i quali sono state individuate le facoltà “più complicate”, ricordando sempre però che ogni percorso universitario richiede costanza e impegno.
Università, i criteri per individuare le facoltà più facili e più difficili
Nonostante la “difficoltà” di un percorso di studi non sia il migliore indicatore per individuare l’Università più adatta alle proprie esigenze, può tornar d’aiuto uno studio condotto dalla Durham University, nel Regno Unito, che fornisce i criteri con i quali distinguere facoltà facili e difficili, ossia:
- Percentuale di voti bassi;
- Tasso di superamento degli esami;
- Media dei voti;
- Percentuale di studenti fuoricorso.
In ogni caso è bene che gli studenti non si lascino scoraggiare, seguendo le proprie passioni e inclinazioni. Bisogna ricordare, infatti, che l’effettiva difficoltà della facoltà è definita in realtà da fattori soggettivi quali:
- Propensione a studio e ottenimento risultati;
- Obiettivi personali/professionali;
- Disponibilità economiche.
Inoltre, una volta iscritti, al momento dei primi esami è importante che gli studenti non si lascino spaventare da un ultimo fattore: il rendimento.
Quest’ultimo potrebbe essere completamente diverso dal liceo. In questo caso è bene non lasciarsi sopraffare dai meccanismi performativi che governano la nostra società e che anzi vedano il voto come un indicatore della propria preparazione: un voto basso potrebbe essere l’occasione per provare nuovi metodi di studi e approcci diversi alle discipline affrontate durante il percorso.
Università più difficili in Italia 2024-2025, quali sono le più lunghe e complicate?
Tra i percorsi universitari più difficili d’Italia si annoverano comunemente le facoltà scientifiche. Stando allo studio della Durham University le università più difficili sono:
Facoltà di “media-difficile” difficoltà |
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Facoltà “difficili” |
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Leggendo la tabella, si può notare che alcune voci siano rimaste “più generiche” di altre, ad esempio non tutti i corsi di Ingegneria sono difficili allo stesso modo; infatti, stando ai dati che si possono ricavare anche da AlmaLaurea, le facoltà di Ingegneria più difficili sono:
- Ingegneria aerospaziale;
- Ingegneria fisica;
- Ingegneria chimica;
- Ingegneria elettronica.
Ancora, tra le discipline scientifiche più ardue occorre ricordare anche il corso a ciclo unico in Chimica e tecnologia del farmaco, che include i percorsi di Bioscienze e Scienze del farmaco.
Università, le lauree scientifiche sono più difficili: è veramente così?
È vero che esistono alcuni fattori che possono concorrere nel rendere più “difficile” un percorso universitario come il test d’ingresso obbligatori per Università a numero chiuso e l’obbligo di frequenza. Tuttavia, i criteri per scegliere quale sia la facoltà più difficile possono lasciare il tempo che trovano. Infatti, si potrebbero mettere in discussione le ricerche di AlmaLaurea, secondo cui la difficoltà di un percorso è determinato dalla percentuale di studenti fuoricorso.
Sarebbe quindi Giurisprudenza la facoltà più difficile con ben l’82% degli studenti laureati fuoricorso, mentre - secondo questo criterio - Medicina sarebbe la più “facile” avendo solo il con il 18,5% degli studenti fuoricorso: dato fortemente contestabile.
Infine, per quanto le facoltà scientifiche possano rientrare nelle categorie delle “più difficili,” non si può di certo non considerare altrettanto complicate facoltà come Economia, Architettura e di certo esistono altrettanti esami difficili a Lettere come Linguistica e Latino, senza contare che le materie umanistiche solitamente richiedono per ogni esame una mole di libri e saggi da leggere abbastanza elevata.
In conclusione il consiglio più importante che una persona possa dare a uno studente in crisi al momento della scelta dell’Università è di seguire le proprie passioni, ricordando che l’effettiva difficoltà di un corso di laurea è strettamente connessa alle inclinazioni dello studente, alle tecniche di studio alla frequenza: saranno impegno e costanza i veri alleati per rendere un percorso di studi “facile”.
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