Uno dei vulcani più potenti d’Europa potrebbe risvegliarsi. Quali conseguenze?

Alessandro Nuzzo

23 Luglio 2024 - 19:32

Sotto il ghiacciaio Mýrdalsjökull è presente uno dei vulcani più potenti d’Europa che se si risvegliasse causerebbe diverse conseguenze. Vediamo quali.

Uno dei vulcani più potenti d’Europa potrebbe risvegliarsi. Quali conseguenze?

I vulcani possono essere in grado di causare diverse conseguenze negative. Lo sappiamo bene anche in Italia dove sopratutto l’Etna e lo Stromboli sono molto attivi e causano con le loro eruzioni non pochi disagi. C’è poi il Vesuvio e tutta l’area dei Campi Flegrei che, anche se sono dormienti da diversi anni, possono risvegliarsi da un momento all’altro e a quel punto milioni di persone che vivono nella zone rosse dovrebbero andare via rapidamente.

In Europa ci sono numerosi vulcani attivi che creano o sono in grado di causare disagi. Sopratutto la zona del Nord Europa è ricca di vulcani attivi. Uno dei più grandi è quello che sorge sotto il ghiacciaio Mýrdalsjökull, in Islanda. Si tratta del quarto ghiacciaio più grande della nazione che ospita una camera magmatica enorme che sta immagazzinando energia da anni.

La sua ultima eruzione degna di nota è avvenuta nel 1917 e da allora ci sono state diverse eruzioni minori che però non hanno sfondato l’enorme strato di ghiaccio che c’è sopra. Queste eruzioni però sono state un chiaro segnale che il vulcano e vivo e vegeto e potrebbe eruttare da un momento all’altro. L’eruzione di maggio 2023 fece registrare nella caldera 40 terremoti in 24 ore e 3 di essi superarono la magnitudo 4. Questo per far capire che questo vulcano è molto instabile. E le conseguenze di una sua eruzione potrebbero causare non poche conseguenze. Vediamo quali.

Vulcano Mýrdalsjökull: quali conseguenze

Se questo vulcano dopo anni e anni di inattività decidesse di eruttare distruggendo l’enorme lastra di ghiaccio che è sopra di esso, allora le conseguenze potrebbero essere disastrose non solo per l’Islanda, ma anche per l’intera Europa. La prima e più pericolosa minaccia è rappresentata dallo scioglimento dei ghiacciai che provocherebbe gigantesche inondazioni composte da acqua, fango e cenere vulcanica.

Queste inondazioni colpirebbero il territorio islandese trasformandone completamente il paesaggio distruggendo le infrastrutture e mettendo in pericolo la vita di migliaia di persone. Ma se il problema delle inondazioni è solo per l’Islanda, per altre nazioni europee il problema proviene dalla cenere vulcanica.

Ricordiamo tutti quando il vulcano Eyjafjallajökull, nel 2010, paralizzò il traffico aereo a causa della sua eruzione e della sua immissione nell’aria di tonnellate di cenere. In quel caso il vulcano era molto più piccolo di Mýrdalsjökull. Per questo in caso di eruzione, le conseguenze per il traffico aereo potrebbero essere molto gravi con alcuni spazi che potrebbero subire uno stop anche di mesi.

Ma la folta cenere vulcanica rischia di impattare anche sul clima. L’eruzione potrebbe rilasciare enormi quantità di anidride solforosa che si trasformerebbe in aerosol di solfato. Questi, a loro volta, rifletterebbero la luce solare, portando ad un temporaneo raffreddamento del clima. Questo effetto potrebbe essere avvertito in tutta Europa, influenzando l’agricoltura e l’economia.

Bisogna quindi porre attenzioni a questi temi perché per tali vulcani la domanda da porsi non è se erutta ma quando erutta.

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