Le vespe orientalis sono molto diffuse soprattutto in questo periodo dell’anno: ecco come accedere al vaccino e cosa cambia.
L’allarme vespe orientalis era stato lanciato un mese fa, ora arriva il vaccino per proteggere soprattutto i bambini e gli allergici. Aggressive e pericolose per la salute dell’uomo, le vespe orientalis si sono diffuse in particolare a Roma. Il Comune ha messo a disposizione un numero verde per le segnalazioni e negli ultimi giorni sono più di cento gli interventi effettuati.
L’insetto è ricomparso in città dopo molti anni. La vespa orientalis, infatti, viene dal nord Africa e dall’Asia, ma è presente anche nel sud Italia e a Genova (dove si ipotizza sia arrivata con le navi). L’insetto è simile al calabrone: manto rossiccio e una banda gialla sull’addome e lungo un paio di centimetri. Le vespe orientalis posso fare nidi con centinaia di esemplari. Settembre e ottobre sono i mesi più rischiosi soprattutto per i bambini allergici al veleno delle vespe.
In generale le punture di insetti scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100, ma tra i bambini il fenomeno è meno frequente rispetto agli adulti. Tuttavia proprio a causa del veleno di insetti muoiono da 5 a 20 persone, adulti e bambini, in Italia.
Arriva il vaccino contro le vespe orientalis
È proprio in questo periodo dell’anno che si concentra il numero più alto di vespe prima dello stop invernale. Contro reazioni pericolose come lo shock anafilattico in caso di puntura di vespa orientalis, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è attivo un servizio di vaccinazione specifica, nel dettaglio si tratta di immunoterapia desensibilizzante, a cui può accedere chi ha una forma di grave allergia al veleno di imenotteri, vespe, api e calabroni.
leggi anche
Allarme virus respiratorio che colpisce i bambini, può portare «paralisi e perdita della mobilità»
L’allergia consiste in una grave reazione al veleno di questi insetti. L’organismo nel momento in cui entra in contatto con il veleno sviluppa sintomi gravi - oltre al normale bruciore, rossore, dolore e prurito nella zona della puntura- come orticaria, gonfiore alla gola, gonfiore alle labbra e asma, fino ad arrivare allo shock anafilattico.
Come funziona il vaccino?
L’immunoterapia desensibilizzante viene utilizzata anche contro altre forme di allergia e consiste nell’inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell’insetto a cui si allergici, partendo da dosaggi estremamente bassi. Così l’organismo si «abitua» in modo progressivo al veleno fino a raggiungere una soglia si tolleranza che permette di scongiurare le reazioni più gravi.
Il vaccino «va proseguito per 5 anni e l’effetto si mantiene solitamente per molti anni dopo la sospensione della cura - spiega a Il Messaggero Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù - ma il trattamento è pienamente efficace già dal dodicesimo mese: se il bambino viene punto accidentalmente non rischia più lo shock anafilattico».
È bene ricordare che in caso di attacco è del tutto inutile mettersi a correre: quando la vespa orientalis punge, il suo pungiglione rilascia un ferormone che attira gli altri insetti. Se la puntura è avvenuta all’aperto il consiglio è di rifugiarsi in un luogo chiuso. In caso di attacco di più insetti è bene proteggere naso, orecchie, occhi e bocca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA