Sale l’allerta per il virus Chandipura che in India ha già fatto 19 morti. Vediamo sintomi e se al momento ci sono rischi per l’Italia.
Sta creando allarme in India la crescita dei casi di contagio dal virus Chandipura che ha già fatto 19 morti colpendo sopratutto i bambini. Si tratta di un virus estremamente letale conosciuto sin dagli anni 60 e che oggi, in alcune aree dell’India, sta facendo diverse vittime.
Anche se al momento il virus è isolato in alcune zone, la comunità internazionale osserva con attenzione la vicenda. Nei prossimi giorni uscirà uno studio internazionale e l’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha realizzato una piattaforma per monitorare al meglio i casi e fornire un quadro globale completo dell’epidemia in corso con risposte tempestive e coordinate. Vediamo cos’è il virus Chandipura, come si trasmette e se ci sono pericoli per l’Italia.
Virus Chandipura: cos’è e come si trasmette
Il virus Chandipura sta tornando con prepotenza in India dove in pochi giorni ha fatto 19 morti e 51 contagi. Si tratta di un patogeno che prende il nome dell’omonimo villaggio dove è stato scoperto negli anni 60 per la prima volta. Viene trasmesso da zanzare, zecche e pappataci e colpisce sopratutto il cervello, apparendo letale sopratutto nei bambini. È simile a quello della rabbia e può essere responsabile di encefaliti in grado di mettere a rischio la vita. Non è ancora chiaro come il virus riesca a penetrare nel sistema nervoso centrale. Si ritiene che produca una fosfoproteina nelle cellule cerebrali entro 6 ore dall’infezione e questo spiega la rapida letalità. I sintomi iniziali somigliano a quelli dell’influenza, quindi febbre, debolezza, ma rapidamente possono progredire verso l’encefalite, il coma e può portare alla morte entro 24-48 ore. Colpisce sopratutto i bambini al di sotto dei 15 anni.
La notizia negativa è che ad oggi non esiste alcun vaccino né farmaco antivirale specifico in grado di curare il virus. Per questo motivo va attentamente monitorato.
Al momento è pericoloso per l’Italia?
Possiamo dire che al momento il virus resta rinchiuso in poche aree dell’India dove le alte temperature e l’alta densità abitativa creano terreno fertile per il suo proliferare. In questo momento quindi non c’è preoccupazione in Italia di nessun tipo. Siccome il virus è però veicolato da agenti patogeni come zanzare, zecche e pappataci che si trovano anche qui e siccome il clima tropicale sta arrivando sempre più spesso anche in zone europee, non è da escludere che in futuro il virus possa trovare terreno fertile per la proliferazione anche in Occidente. Per la pericolosità della malattia, è importante monitorare costantemente il suo andamento.
Gli esperti dicono che non c’è pericolo e non c’è motivo di allarmarsi al momento, ma le notizie che giungono dall’India sono da prendere molto seriamente perché non c’è certezza che un giorno il virus Chandipura non possa arrivare anche da noi. Essendo poi un virus che rimane stabile tutto l’anno, bisogna ancora di più monitorare la situazione e cercare di trovare quanto prima cure e vaccino per non farsi trovare impreparati.
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