L’acronimo NAFTA sta per North American Free Trade Agreement, in italiano Accordo Nordamericano per il Libero Scambio. Consiste in un trattato di libero scambio stipulato tra Stati Uniti, Canada e Messico sul modello del trattato di libero commercio tra USA e Canada (FTA - Canada-USA Free Trade Agreement) e quello dell’Unione Europea. Fu istituito il 1° gennaio 1994 istituendo la più grande area di libero scambio mai creata, coinvolgendo 370 milioni di persone. L’accordo ha causato l’eliminazione di dazi doganali su metà dei prodotti statunitensi verso Messico e Canada fin dalla sua attivazione e la graduale eliminazione di altri diritti doganali e di restrizioni su prodotti quali, computer, motoveicoli, componenti di auto, tessili e prodotti agricoli durante un periodo di 15 anni.
Il NAFTA prevedeva inoltre la tutela di diritti di proprietà intellettuale come brevetti e diritti d’autore.
Successivo alla sottoscrizione furono firmati altri due ulteriori accordi per la protezione dei lavoratori e dell’ambiente. Lo scopo dell’accordo fu, oltre ad eliminare le barriere e facilitare il movimento di beni, di promuovere condizioni di leale concorrenza, gli investimenti e la cooperazione tra i tre Stati.
Ci furono notevoli opposizioni, controversie e proteste fin dal suo varo e continuarono anche successivamente alla sua attivazione.
Il NAFTA è stato sostituito dall’USMCA - United States Mexico and Canada Agreement il nuovo Trattato tra Stati Uniti Messico e Canada sottoscritto il 30 novembre 2018.
Per approfondire: “NAFTA addio: il nuovo accordo USA-Canada-Messico”
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