Wall Street fa i conti con la vicenda dell’impeachment e valuta le conseguenze sui mercati. La politica interna USA e lo stato di accusa contro il Presidente possono avere effetti trainanti sugli investitori. Scopriamo perché.
Mentre l’impeachment contro il Presidente Trump sta totalizzando l’agenda politica USA, il mercato azionario inizia a valutare le conseguenze sul proprio andamento della messa in stato di accusa.
Wall Street - di solito non così attenta agli eventi di natura politica - sta dimostrando particolare interesse nei confronti dell’aspra battaglia tra Democratici e Repubblicani sullo scandalo Usa-Ucraina-Biden. Perché?
Per gli investitori, la vicenda dell’impeachment nasconde varie insidie, potenzialmente capaci di influenzare proprio i fattori trainanti del mercato. Accordo commerciale con la Cina, approvazione del nuovo accordo NAFTA, ribalta nelle primarie della candidata democratica Warren: ecco tre temi nel mirino del mercato. E fortemente legati agli sviluppi dell’impeachment.
Impeachment e accordo commerciale USA-Cina: spinta positiva?
Nell’ultima settimana i principali indici azionari di Wall Street hanno registrato un secondo declino consecutivo, subendo soprattutto la pressione scaturita dagli sviluppi sul fronte commerciale.
Alle dichiarazioni concilianti di Trump su un possibile trade deal con la Cina a breve - potrebbe esserci un incontro già nei primi giorni di ottobre - si è aggiunto l’annuncio del Presidente di voler escludere società quotate cinesi da Wall Street. Subito dopo quest’ultima dichiarazione, nella giornata di venerdì, i principali indici azionari hanno subito un declino.
Evidentemente, la questione della guerra commerciale USA-Cina è in coma alle preoccupazioni del mercato statunitense. In questo ambito, però, l’impeachment potrebbe effettuare una pressione positiva per il raggiungimento di un accordo.
Il Presidente Trump, messo alle strette dai Democratici sulla telefonata ucraina contro Biden, potrebbe accelerare la soluzione della guerra dei dazi con i cinesi per catalizzare l’attenzione politica e mediatica sull’accordo più atteso e importante della storia.
L’impeachment, quindi, agirebbe da catalizzatore per dare certezza ai mercati sulle tariffe con i cinesi. Trump diventerebbe protagonista di tutt’altra vicenda, con risonanza internazionale.
Impeachment e NAFTA: approvazione a rischio
Se, come annunciato dai Democratici, l’impeachment arriverà alla Camera entro novembre per una sua votazione, questo significherà uno slittamento dell’approvazione di leggi cruciali per l’economia USA.
Innanzitutto, l’estrema polarizzazione tra Democratici e Repubblicani potrebbe essere un ostacolo dannoso per approvare provvedimenti importanti - come quelli sulla spesa pubblica e sulle infrastrutture - per i quali la collaborazione bipartisan sarebbe auspicata.
Inoltre, l’avanzamento della procedura dello stato di accusa di Trump significherebbe anche ritardare la discussione e l’approvazione del nuovo NAFTA, l’accordo sul libero scambio Usa-Messico-Canada. L’USMCA - così viene chiamata la proposta di modifica del vecchio accordo - è fondamentale per le tariffe di materie prime come acciaio e alluminio.
Con la ratifica dell’accordo, inoltre, il Congresso potrebbe alleviare le incertezze sul futuro del commercio statunitense con Messico e Canada, dando una maggiore spinta all’economia. E ai mercati azionari.
Impeachment e primarie democratiche: pericolo Warren
La complessa vicenda che sta dietro l’impeachment coinvolge anche il candidato alle Primarie per le Presidenziali USA 2020, Joe Biden. Il democratico sembrerebbe perdere terreno nella corsa per la scelta del candidato dem per il 2020. A trarre vantaggio da questa vicenda, ci sarebbe Elizabeth Warren.
La donna desta più di qualche preoccupazione al mercato USA. Secondo gli analisti, la candidata democratica potrebbe avere effetti negativi sui mercati, soprattutto per la sua dura retorica nei confronti delle grandi imprese in generale e di Wall Street.
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