Come risparmiare se ho uno stipendio di €1.000 al mese?

Claudia Cervi

02/09/2024

Con uno stipendio da 1.000 euro aumenta il rischio povertà. Ecco alcuni consigli per aiutarti a gestire meglio i tuoi soldi e risparmiare anche con uno stipendio minimo.

Come risparmiare se ho uno stipendio di €1.000 al mese?

Risparmiare soldi con uno stipendio di 1.000 euro può sembrare difficile ma non è impossibile. Con il costo della vita in costante aumento, dall’affitto alle bollette e al carrello della spesa, la «generazione 1.000 euro» deve affrontare il rischio povertà. Tuttavia, una pianificazione finanziaria e una strategia ben definita possono fare la differenza, consentendo di mettere da parte soldi anche con uno stipendio minimo.

Destinando una piccola somma mensile a un fondo pensione o a un piano di accumulo del capitale, è possibile far crescere anche una cifra modesta grazie all’interesse composto.

Vediamo di seguito i consigli degli esperti per risparmiare anche quando il reddito è limitato.

Come risparmiare con uno stipendio di 1.000 euro al mese

Raggiungere i propri obiettivi finanziari con uno stipendio medio di 1.500 euro è sfidante, figuriamoci con uno stipendio minimo di 1.000 euro. In realtà, anche con un reddito limitato, è possibile imparare delle buoni abitudini per mettere da parte dei risparmi per progetti personali a breve, medio o lungo termine. Per fare un viaggio, per comprare un’auto o una casa occorre denaro e soluzioni come prestiti o mutui devono essere valutati con attenzione.

Come fare? Ecco alcuni consigli pratici per risparmiare con uno stipendio di 1.000 euro al mese.

1) Fissa obiettivi realistici

Il primo passo per riuscirci è sapere esattamente cosa si vuole ottenere, fissando obiettivi ambiziosi e al tempo stesso realistici.

Nel caso in cui non sia abbia già da parte un capitale, risparmiare significa raggiungere una differenza positiva tra entrate e uscite, aumentando le entrate e diminuendo i costi.
Per fare ciò, bisogna considerare tutte le alternative a propria disposizione e porsi queste domande:

  • “A cosa si è disposti a rinunciare tra gli obiettivi a breve termine per ottenere qualcosa a lungo termine?”
  • “Come questa decisione influisce sulla qualità della propria vita?”

2) Risparmia in modo sistematico

La regola d’oro per risparmiare è distinguere tra spese necessarie e superflue, stabilendo delle priorità che permettano di mettere da parte denaro senza rinunciare alle necessità di base. Per esempio, sono spese:

  • necessarie: (luce, gas, acqua, affitto o ipoteca, vestiti e cibo),
  • sacrificabili: uscire con gli amici, fare colazione al bar, uscire a cena due volte a settimana) e
  • superflue: gli extra della palestra, un abbonamento con il proprio operatore telefonico che comprende minuti, giga e SMS che tanto non utilizziamo.

Sebbene con uno stipendio di 1.000 euro sia spesso difficile arrivare alla fine del mese, è anche vero che ci sono persone che dicono di non poter risparmiare perché non hanno ben chiaro a cosa possono rinunciare.

Pensare quanto costerebbe un bene o un servizio in termini di ore di lavoro necessarie per ottenerlo è un buon trucco da utilizzare quando bisogna stabilire se una spesa è davvero necessaria.

3) Cercare sconti e offerte

Risparmiare con uno stipendio di 1.000 euro al mese può significare privarsi oggi di qualcosa per avere un maggior vantaggio in futuro.
Per molti potrebbe comportare condurre una vita di rinunce.

Se proprio desideri toglierti uno sfizio puoi sempre andare a caccia di sconti e offerte: online puoi trovare molti siti come Groupon, The Fork o Privalia che consentono di acquistare prodotti e servizi a prezzi scontati. Anche contro il caro-bollette, si può verificare su internet l’esistenza di offerte più convenienti.

4) Crea un fondo di emergenza

Una regola molto diffusa è destinare il 50% delle nostre entrate per le spese di base, il 30% per le spese personali e il 20% restante come fondo di risparmio.

Per verificare come si spende il proprio denaro, bisogna prendere ogni mese l’estratto conto della banca e della carta di credito, cercando di creare un fondo di emergenza per spese impreviste. Conservare l’equivalente di due o tre mesi di stipendio, eviterà di indebitarsi con tassi di interesse esorbitanti.

5) Diversifica le entrate

Non mettere tutte le uova nello stesso paniere è un principio base della finanza. Per questo, per quanto difficile sia, il consiglio è quello di avere, oltre lo stipendio, una fonte di entrate extra, che siano i proventi da investimenti, mobiliari e immobiliari, un lavoro come freelance o altro.

Diversificare le nostre fonti di entrate ci permette di velocizzare i nostri piani di risparmio e renderci meno dipendenti da un solo datore di lavoro o da un solo mercato.

6) Pensa alla pensione

Nella vita ci sono due grandi rischi finanziari: morire troppo presto o morire troppo tardi. Nel primo caso si interrompe bruscamente la fonte di entrate dalla quale possono dipendere altre persone e nel secondo potremmo ritrovarci in una situazione in cui la nostra capacità di generare denaro è molto ridotta o nulla. Perciò è importante raggiungere quanto prima una situazione in cui non dipendiamo dalle nostre entrate ma dalle nostre disponibilità e nel frattempo siamo protetti contro qualunque eventualità.

Non bisogna contare troppo sui sistemi di previdenza sociale statale: se osserviamo che pensionati di oggi fanno già fatica a risparmiare con un assegno mensile calcolato ancora nella maggior parte dei casi con un sistema retributivo o misto, quando andrà in pensione la «generazione 1.000 euro» la situazione si farà più critica.

7) Punta sull’interesse composto

A favore di chi investe interviene l’interesse composto, ossia il risultato del reinvestire gli interessi che si ottengono per generare altri interessi. Così, se vogliamo mantenere un tenore di vita simile a quello che abbiamo avuto mentre lavoravamo dobbiamo integrare la pensione pubblica.

Anche se non è mai troppo tardi per investire in un fondo pensione, prima cominciamo meglio è: il tempo è il nostro primo alleato, ancor più del rendimento del piano.
Indipendentemente dall’importo del nostro stipendio, in molti raccomandano di dedicare il 10% del reddito mensile direttamente al fondo pensione. Dopo 15 o 20 anni, raggiungeremo gli obiettivi senza sforzo.

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