Un compito a sorpresa rovina la settimana e magari anche la media scolastica. Un compito in classe a sorpresa è legale? Ecco cosa dice (o non dice) la legge.
Per gli studenti un compito a sorpresa non è mai una buona notizia, soprattutto quando non si è preparati. La domanda che tutti ci siamo posti, tra i banchi di scuola, è se effettivamente si possono fare le verifiche a sorpresa.
Gli studenti hanno dei diritti, scritti nello Statuto dello studente, ma quando si tratta di verifiche o interrogazioni non ci sono regole, anzi non c’è una legge. Infatti i docenti non hanno un regolamento prestabilito per quanto riguarda le modalità e le quantità di verifiche che possono fare per valutare gli studenti. Se a questo si aggiunge la possibilità degli studenti di essere messi alla prova sulla continuità dello studio, ecco che un compito a sorpresa non è altro che una normale verifica.
Per uno studente esiste, però, la possibilità di bloccare un test a sorpresa. Questo è il caso di programmi formativi stabiliti dalla scuola o delle linea guida del Collegio Docenti. Esiste anche un altro modo: i rappresentanti di istituto potrebbero porre dei limiti (almeno chiederli) all’inizio dell’anno scolastico. Effettivamente c’è anche questa possibilità: chiedere a un professore di rimandare perché si hanno già interrogazioni o verifiche programmate.
I professori possono fare verifiche a sorpresa per la Legge? Sì, ma esistono anche dei limiti.
Compiti e verifiche a sorpresa: si possono fare?
È legale entrare in aula e fare un compito a sorpresa? Sì. La legge non dice nulla in merito e quindi non esistono norme che vietino o regolino le modalità di verifica delle conoscenze degli studenti. Questo vuol dire che un docente ha piena autonomia nelle decisioni che rientrano nell’ambito dell’insegnamento della materia con i propri alunni.
Un professore può quindi decidere quando effettuare una verifica, anche a sorpresa. Anzi, secondo diverse ricerche lo studio continuativo è il miglior metodo di apprendimento. Un sistema che può essere valutato con verifiche a sorpresa, al contrario di quelle organizzate che spingono gli studenti a studiare solo il giorno prima.
I compiti in classe vanno inseriti nel registro e ne va data notizia ai ragazzi, ma possono essere anche fatti a sorpresa, perché non ci sono regole che lo vietano.
Compiti in classe a sorpresa: cosa possono fare gli studenti?
Se un compito in classe a sorpresa è legale, perché non esistono delle leggi a regolarlo, gli studenti non possono fare nulla per impedirlo? Una verifica senza preavviso è una scelta che attiene all’insegnante, ma deve - pur sempre- tener conto degli impegni della classe.
Questo vuol dire che il primo passo per impedire una verifica a sorpresa è parlare con il proprio docente: se la classe è nel periodo di compiti in classe, ha un’altra verifica o ha in programma delle interrogazioni, potrebbe evitare il compito a sorpresa semplicemente segnalandolo al professore.
Esistono altri due modi per capire se è più o meno possibile fare delle verifiche a sorpresa: regole dell’istituto o linee guida dei docenti. Se esistono su questi documenti delle norme contro le verifiche a sorpresa, allora è possibile evitare il compito o l’interrogazione a sorpresa.
In ogni caso nessun professore vuole rovinare i propri studenti o la loro media, se il docente sente la necessità di fare un compito a sorpresa deve avere una motivazione. Nel caso si dovesse presentare un compito a sorpresa, si può provare a chiedere il motivo al docente e forse, in questo modo, impedire che avvenga senza programmazione.
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