Il Consiglio europeo di oggi sotto la lente: le novità comunicate in conferenza stampa
Il Consiglio europeo di oggi, venerdì 19 giugno, e la successiva conferenza stampa hanno attirato l’attenzione dell’intero Vecchio Continente.
Al centro del dibattito ancora una volta il Recovery Fund e, più in generale, la necessità di trovare una soluzione condivisa per affrontare una volta per tutte l’emergenza coronavirus.
L’Italia è stata tra le più colpite dalla pandemia e ha sofferto in maniera significativa le sue conseguenze economiche. Per il Belpaese, dunque, il Consiglio europeo di oggi e le discussioni sul citato Recovery Fund hanno assunto sin da subito un’importanza ancor più significativa. Tutti gli occhi sono stati immediatamente puntati sulla conferenza stampa conclusiva.
Consiglio europeo, novità: cosa è emerso? Sommario
Consiglio europeo, novità: Recovery Fund protagonista
Nella giornata di oggi i leader dell’Unione europea sono tornati (seppur in via telematica) al tavolo delle discussioni e lo hanno fatto per trovare una quadra sul Recovery Fund proposto dalla Commissione UE.
Quest’ultima ha messo nero su bianco i contorni di un piano da 750 miliardi di euro volto a sostenere (sia tramite sovvenzioni che prestiti) le economie colpite dal coronavirus.
E proprio la Germania - che insieme alla Francia ha lanciato qualche settimana fa una proposta da 500 miliardi - ha calcato nuovamente sulla necessità di dare via libera al discusso Recovery Fund. Doveroso e urgente: così la Merkel ha definito il progetto in grado a sua detta di creare convergenza, competitività e coesione nel lungo periodo.
Mentre alcuni Paesi (tra cui l’Italia) si sono espressi a favore del piano presentato da Bruxelles, altri (Austria, Olanda, Danimarca e Svezia) si sono detti pronti a dare battaglia, soprattutto all’idea di sovvenzioni a fondo perduto da finanziare tramite l’emissione di debito comune. Per dirla in altre parole, questi Stati hanno criticato a gran voce l’idea di far sostenere ai propri contribuenti le spese di Paesi già in difficoltà prima del coronavirus.
Dopo diverse ore di discussione, il Consiglio europeo di oggi si è concluso e ha preso il via l’attesa conferenza stampa di Ursula von der Leyen e Charles Michel. Quest’ultimo ha riassunto gli argomenti toccati nel corso del meeting calcando in particolar modo sul bilancio e sul Recovery Fund.
“Accolgo la prontezza ad agire e ad iniziare immediatamente i negoziati reali con gli Stati membri. Abbiamo intenzione di dare il via a un summit di persona che si terrà a metà luglio a Bruxelles. Avremo l’occasione di focalizzarci su proposte concrete prima di questo summit, metterò sul tavolo proposte concrete per cercare di prendere una decisione, ”
ha dichiarato l’uomo, che si è detto consapevole della necessità di trovare una quadra al più presto.
“Sul Recovery fund e sul bilancio c’è un consenso emergente ma allo stesso tempo non dobbiamo sottovalutare le differenti visioni. A questo punto è dunque necessario continuare la discussione”.
La parola è passata poi alla von der Leyen che ha parlato di un consensus crescente tra i membri, i quali hanno concordato sulla necessità di agire per arginare una crisi senza precedenti.
Volendo sintetizzare, nel Consiglio europeo di oggi non sono emerse novità di vastissimo rilievo. Gli Stati membri si sono detti pronti a lavorare con attenzione al Recovery Fund, ma le prime vere decisioni in merito arriveranno soltanto più avanti.
Tutti gli occhi saranno ora puntati sul meeting annunciato da Michel e previsto per la metà di luglio. In quell’occasione, quando i rappresentanti potranno incontrarsi fisicamente, trapeleranno probabilmente novità più interessanti.
Focus sulla Brexit
Quella odierna è stata la prima discussione congiunta sul fondo dal giorno della sua pubblicazione (28 maggio scorso). Nel Consiglio europeo di oggi però non si è parlato soltanto di Recovery Fund.
Al tavolo delle discussioni, e dunque anche nella conferenza stampa finale, hanno trovato spazio anche il nuovo bilancio a lungo termine dell’UE (per il periodo 2021-2027) e la Brexit.
Su quest’ultimo fronte Charles Michel e Ursula von der Leyen hanno informato i 27 in merito alle novità emerse nelle discussioni avute lunedì 15 giugno con il primo ministro britannico Boris Johnson.
Il Regno Unito, ha ribadito il presidente, non ha alcuna intenzione di chiedere un’estensione del periodo di transizione. Nessuna novità dunque, ma questo significa che bisognerà mettere il turbo ai negoziati per assicurare il raggiungimento di un’intesa.
Una considerazione condivisa anche dalla von der Leyen, che ha ribadito l’urgenza della questione.
Il Consiglio europeo di oggi, dunque, si è risolto in un sostanziale nulla di fatto sul fronte Recovery Fund. La partita è stata rimandata di un mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA