I lavori del Parlamento sul dl Cura Italia saranno rallentati. Per Lega e centrodestra non è abbastanza
L’unità dimostrata in questi giorni dagli italiani non ha resistito in Senato. Le opposizioni di centrodestra hanno infine rotto indugi e tregua e si sono messe di traverso al decreto Cura Italia, che nelle intenzioni del governo Conte doveva essere approvato in tempi rapidissimi per portare aiuti a imprese e famiglie.
Lega contro Cura Italia
La proposta dell’esecutivo mirava a far lavorare soltanto la commissione Bilancio, quindi decidere misure precauzionali per il voto in Aula. Idea rigettata dalla Lega, e poi anche da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Per varare il maxi decreto da 126 articoli, quindi, ci vorrà il parere di tutte le commissioni parlamentari.
Lo scontro più duro è stato proprio a Palazzo Madama, dove si sono riuniti i capigruppo in una riunione di oltre quattro ore. La riunione, tenutasi in Aula per mantenere le distanze di sicurezza, dopo tutto il pomeriggio si è conclusa in un nulla di fatto.
Secondo quanto apprende l’Adkronos, a scaldare gli animi sarebbe stata soprattutto la richiesta di Alberto Bagnai del Carroccio affinché il premier Giuseppe Conte riferisse in Aula già in settimana. Ma non sulla gestione del coronavirus e le misure approvate, ma sul Mes e sulle politiche europee.
“Questo paese è in fallimento e i mercati stanno impazzendo, Conte deve venire a riferire in aula sul Mes e le questioni europee già questa settimana”, avrebbe detto Bagnai.
“Abbiamo tutta la volontà di collaborare, ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini. Se tirano dritti, la Lega non è disponibile a votare deleghe in bianco”.
Cura Italia, PD: “Da Lega ostruzionismo deleterio”
Il vicesegretario del Partito Democratico Andrea Orlando lancia un appello agli avversari via Twitter: “Incredibile! La Lega in Senato fa ostruzionismo sul decreto per affrontare la crisi economica! Vi prego ripensateci, l’Italia ha bisogno di aiuto subito”. Per il capogruppo dem in Senato Andrea Marcucci, la Lega sta facendo “ostruzionismo deleterio e inutile”.
Ma non è solo la Lega a opporsi. Nel corso di un’intervista al Giornale, di cui è stata rivelata oggi un’anticipazione, Silvio Berlusconi ha detto che “il decreto appena varato è assolutamente insufficiente”, perché “non consentirà in alcun modo la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dei posti di lavoro”. Insomma, il Cura Italia “deve essere ampiamente modificato e migliorato in Parlamento”, perché possa avere l’appoggio di Forza Italia.
La nuova riunione dei capigruppo si riunirà il 25 marzo. Lunedì, intanto, partirà l’iter in commissione Bilancio, che costituirà la base per i pareri consultivi delle commissioni competenti.
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