La Polizia di Stato attende di sapere chi sarà il sostituto di Franco Gabrielli: tre i favoriti, sarà il Ministro Lamorgese a decidere.
Servirà presto nominare un nuovo capo della Polizia: Franco Gabrielli, infatti, è stato scelto da Mario Draghi per la delega ai servizi e quindi ha dovuto rinunciare al vertice della PdS. Già in queste ore si sta ragionando su chi sarà il nuovo capo della Polizia, con una serie di nomi che si stanno facendo strada tra le indiscrezioni.
A dover decidere su chi sarà il nuovo Capo della Polizia sarà il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
A tal proposito, hanno generato non poca confusione le dichiarazioni di Matteo Salvini, il quale nel commentare la nomina di Nicola Molteni come sottosegretario all’Interno si è detto molto soddisfatto in quanto in questo modo la Lega potrà partecipare alla scelta del nuovo capo della Polizia.
Chi nomina il capo della Polizia
In realtà - come fatto notare da Enrico Borghi (Partito Democratico) e da Elio Vito (responsabile sicurezza di Forza Italia), entrambi membri del Copasir - il sottosegretario Molteni non avrà alcuna voce in capitolo nel processo che porterà alla nomina del nuovo capo della Polizia.
Questi, infatti, hanno ricordato che, secondo la legge, il capo della Polizia viene nominato dal Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. La proposta del nome è di esclusiva competenza del Ministro dell’Interno e non è previsto che possano esercitare alcun ruolo nella nomina né i sottosegretari né tantomeno i partiti.
D’altronde il Ministro Lamorgese è uno dei tecnici scelti da Mario Draghi per il suo Governo; quindi anche la sua decisione in merito al vertice della Polizia di Stato non dovrebbe essere influenzata da alcun partito, Lega compresa.
Chi potrebbe essere il nuovo capo della Polizia
Fatta chiarezza su chi nomina il capo della Polizia, possiamo vedere quali sono i nomi più probabili tra quelli emersi in queste ore. Nel dettaglio, sono tre i nomi sui quali si concentrano le indiscrezioni: si tratta di Lamberto Giannini, Maria Luisa Pellizzari e Vittorio Rizzi, con quest’ultimo che sembra essere il favorito.
Vittorio Rizzi
Il prefetto Vittorio Rizzi, 61 anni, attualmente vice di Gabrielli come direttore generale della Polizia criminale, è il favorito nella corsa al vertice della Polizia di Stato.
Arruolato in Polizia dal 1986, questo è stato a capo di alcune delle indagini più importanti della cronaca degli ultimi anni. Ha partecipato a gruppi investigativi per la cattura di latitanti e per le indagini sul periodo stragista 1992/1995, e nel 2007 - presso la squadra mobile di Roma - ha creato la squadra “Cold Case”, un team specializzato che si è occupato di risolvere casi di omicidi irrisolti da anni.
È stato anche responsabile del Gruppo investigativo “Marco Biagi” a Bologna, ma è stato anche direttore del servizio di polizia stradale. E ancora: questore de l’Aquila, nonché direttore dell’Ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Chigi ed ex vice capo della Polizia di Stato. Un Curriculum di tutto rispetto per quello che potrebbe essere il sostituto di Franco Gabrielli.
Lamberto Giannini
Altro candidato al vertice della Polizia di Stato è il classe 1964, prefetto, Lamberto Giannini. Laureato in Giurisprudenza, arruolato nella Polizia di Stato nel 1989 dove è stato impegnato nella lotta all’eversione e al terrorismo interno internazionale.
Attualmente è a capo della segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, mentre prima di questo importante incarico era a capo della Direzione centrale della Polizia di prevenzione.
Maria Luisa Pellizzari
La prima donna ad essere nominata vice capo della Polizia, potrebbe anche essere la prima ad essere al vertice della PdS. Maria Luisa Pellizzari, vicario del neo sottosegretario Gabrielli, potrebbe essere il nome a sorpresa delle ultime ore.
Prima di diventare il numero due della Polizia di Stato, questa è stata a capo del Servizio centrale operativo, ha lavorato alla DIA e ha coordinato le indagini che portarono all’arresto degli esecutori della strage di Capaci.
Insomma, il Ministro Lamorgese potrà scegliere tra una serie di nomi di tutto rispetto: vedremo nei prossimi giorni su chi ricadrà la sua decisione.
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