Petrolio: balzo a $70 al barile, prima volta da gennaio 2020

Violetta Silvestri

08/03/2021

Petrolio protagonista oggi: il prezzo Brent spicca il volo e supera i 70 dollari al barile. Un attacco all’Arabia Saudita ha fatto balzare il greggio.

Petrolio: balzo a $70 al barile, prima volta da gennaio 2020

Prezzo del petrolio in primo piano, con rialzi come non si vedevano da gennaio 2020.

A spiccare nelle quotazioni è soprattutto il greggio Brent, che supera la soglia dei 70 dollari al barile. Spinta anche per i future WTI.

L’oro nero, quindi, avanza nettamente in una giornata piuttosto incerta per gli altri settore dei mercati. Il motore di tale accelerazione è stato un attacco in Arabia Saudita nella guerra in Yemen.

Il prezzo del petrolio vola: che succede?

Prezzo petrolio: c’è il picco dei $ 70, i motivi

I future sul greggio Brent sono saliti sopra i 70 dollari al barile per la prima volta dall’inizio della pandemia, mentre la quotazione WTI ha toccato il livello più alto da due anni, in seguito alle notizie di attacchi alle strutture dell’Arabia Saudita.

Alle ore 09:16 di lunedì 8 marzo, il petrolio WTI scambia a 66,84 dollari al barile, con un balzo dell’1,13%. I future Brent sono a 70,15 dollari al barile, con guadagni di +1,15%.

Domenica, le forze Houthi dello Yemen hanno lanciato droni e missili nel cuore dell’industria petrolifera dell’Arabia Saudita, dove si trova l’impianto Saudi Aramco di Ras Tanura.

Quest’ultimo è considerato vitale per le esportazioni di petrolio in quello che Riyadh ha definito un assalto fallito alla sicurezza energetica globale.

Ras Tanura è il più grande terminal petrolifero del mondo, in grado di esportare circa 6,5 ​​milioni di barili al giorno - quasi il 7% della domanda di petrolio - e come tale è fortemente protetto. Il porto comprende una grande rete di serbatoi di stoccaggio dove il greggio viene conservato prima di essere pompato in super-petroliere.

“Potremmo vedere un ulteriore rialzo del mercato nel breve termine, perché il mercato probabilmente ora deve prezzare una sorta di premio per il rischio, con questi attacchi che aumentano di frequenza”: così il commento degli analisti di ING in un rapporto, sottolineando che questo è stato il secondo attacco in un mese dopo un incidente a Jeddah il 4 marzo.

I prezzi del Brent e del WTI stanno salendo per la quarta sessione consecutiva dopo che l’OPEC e i suoi alleati hanno deciso di mantenere i tagli alla produzione sostanzialmente invariati ad aprile.

Cosa accadrà al mercato petrolifero?

Il rialzo odierno delle quotazioni di greggio alimenta riflessioni e previsioni sul futuro del greggio: cosa aspettarsi per il petrolio? Alcuni dati aiutano a capire il quadro di riferimento attuale.

Le spedizioni di petrolio dalla Cina nei primi due mesi del 2021 sono aumentate del 4,1% su base annua, dopo che il principale importatore mondiale ha ampliato la sua capacità di raffinazione e poiché la sua domanda di carburante ha continuato a crescere.

Tuttavia, nonostante il rapido aumento dei prezzi del greggio, il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita ha espresso dubbi sulla ripresa della domanda.

in una nota gli analisti di ANZ hanno affermato:

“La decisione di mantenere le quote invariate segnala l’intenzione del gruppo di ridurre ulteriormente le scorte, senza preoccuparsi di stringere eccessivamente il mercato.”

Intanto, il ministro dell’Energia nel terzo importatore di greggio al mondo, l’India, ha detto che i prezzi più alti potrebbero minacciare la ripresa guidata dai consumi in alcuni Paesi.

I prezzi del petrolio in aumento hanno anche incoraggiato gli aziende energetiche statunitensi ad aggiungere impianti di petrolio e gas naturale per la seconda settimana consecutiva.

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