Ristoranti e bar riaprono a pranzo e a cena: le regole del nuovo decreto

Martino Grassi

25/04/2021

A partire dal 26 aprile i ristoranti potranno aprire di nuovo sia a pranzo che a cena nelle zone gialle secondo quando contenuto nel nuovo decreto.

Ristoranti e bar riaprono a pranzo e a cena: le regole del nuovo decreto

A partire da lunedì 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti e i bar a pranzo e a cena ma solamente all’aperto. È quanto stabilito dal nuovo calendario delle riaperture contenuto nell’ultimo decreto del governo Draghi, che resterà in vigore fino al 31 luglio.

Stando alle prime dichiarazioni, la possibilità di tornare a mangiare all’interno dei locali, è prevista solamente per il pranzo a partire dal primo di giugno, e solo nel caso in cui i dati consentano questo ulteriore allentamento delle misure. Ma vediamo quali saranno le nuove regole.

Ristoranti e bar riaprono a pranzo e a cena: le regole

A partire dal lunedì 26 aprile bar e ristoranti potranno aprire di nuovo in zona gialla, ma solamente all’aperto. Allo stesso tavolo potranno sedersi fino ad un massimo di quattro persone a meno che non si tratti di persone conviventi. Nel caso in cui l’andamento del virus non peggiori, dal primo di giugno sarà permessa anche la riapertura all’interno, ma solamente nella fascia oraria dalle 5 alle ore 18.

Per quanto riguarda la zona arancione e rossa, invece, i locali dovranno restare chiusi. Sarà consentito solamente l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. La consegna a domicilio di cibo e bevande invece continuerà ad essere sempre consentita.

Al momento continua a rimanere in vigore anche il coprifuoco alle 22. Nel nuovo provvedimento non è stata fissata una data di scadenza, ma il governo ha precisato che le norme saranno riesaminate in base all’andamento della curva epidemiologica, proprio per questo motivo, già a partire dalla metà del mese di maggio è possibile che il divieto di spostarsi durante la sera venga posticipato alle 23 o abolito del tutto.

Dal momento che la riapertura dei bar e dei ristoranti aumenta la probabilità che possano formarsi degli assembramenti, è stato confermato nuovamente il divieto di sostare in prossimità delle attività e il consumo di cibo e bevande è consentito solamente al tavolo. Resta anche la norma, in vigore già da gennaio, che dà a sindaci e prefetti il controllo “delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

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