Ristori, il Lazio anticipa il Governo: 10 milioni alle Partite Iva. A chi spettano

Laura Pellegrini

19/03/2021

La Regione Lazio ha stanziato 10 milioni di euro per le Partite Iva che hanno subito la crisi a causa del Covid-19: ecco i requisiti, i beneficiari e le modalità di richiesta.

Ristori, il Lazio anticipa il Governo: 10 milioni alle Partite Iva. A chi spettano

Mentre il Governo si appresta a varare nuovi bonus per lavoratori, imprese e famiglie con il nuovo Decreto Sostegni in arrivo (forse) entro il fine settimana, il Lazio anticipa i ristori con uno stanziamento di 10 milioni di euro in favore delle Partite Iva che hanno subito la crisi a causa del Covid-19. I fondi stanziati dalla Regione vanno ad aggiungersi agli ulteriori 529,74 milioni già stanziati, dei quali sono stati consumati più di 370 milioni.

Nel dettaglio si tratta di un contributo a fondo perduto di 600 euro destinato ai professionisti e agli autonomi con un reddito entro i 26mila euro. Il bonus è cumulabile con la misura che verrà introdotta a livello nazionale.

Vediamo come funzionano i ristori previsti dalla Regione Lazio per le Partite Iva: quali sono i requisiti, i beneficiari e le modalità per richiedere gli aiuti.

Ristori Regione Lazio, 10 milioni per le Partite Iva

A ricevere il contributo di 600 euro saranno circa 16mila soggetti, tra lavoratori autonomi, titolati Partite Iva, professionisti operanti nel Lazio, purché rispettino i requisiti fissati da un bando regionale e rientrino tra i codici Ateco previsti ed elencati nell’allegato A.

Le domande vengono raccolte esclusivamente online, tramite la piattaforma realizzata da Lazio Crea. I termini per la presentazione delle stesse scadranno con l’esaurimento delle risorse disponibili.

Ristori Partite Iva nel Lazio: a chi spettano

La platea dei beneficiari dei ristori banditi dalla Regione Lazio - definiti “Contributi Partite Iva” - è molto ampia e non comprende soltanto i lavoratori autonomi, le Partite Iva e i professionisti con reddito entro i 26 mila euro (escluse le ditte individuali).

Come spiegato in una nota del consigliere comunale Roberto Alicandri, possono richiedere gli aiuti anche:

  • gli operatori del turismo;
  • i lavoratori della ristorazione;
  • i lavoratori impegnati in attività editoriali (edizione di libri, edizione di riviste e periodici);
  • attività di programmazione e trasmissione (radiofoniche, o televisive);
  • chi si occupa della produzione cinematografica;
  • i lavoratori dell’istruzione (corsi sportivi e ricreativi, corsi di danza, altra formazione culturale);
  • attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali;
  • attività di noleggio o leasing operativo (noleggio di autovetture ed autoveicoli, noleggio di autocarri e di altri veicoli pesanti, noleggio di biciclette, noleggio di altre attrezzature sportive e ricreative, noleggio di videocassette, Cd, Dvd e dischi contenenti audiovisivi o videogame);
  • le agenzie viaggi e i tour operator;
  • gli impiegati nel settore pubblicitario (ideazione di campagne pubblicitarie, conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari, ricerche di mercato e sondaggi di opinione, attività fotografiche, attività di fotoreporter, attività di riprese aeree nel campo della fotografia, laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa).

Il bando è aperto, infine, ai titolari di attività che offrono servizi alla persona (costrette a chiudere con l’introduzione di nuove restrizioni), come barbieri e parrucchieri, istituti di bellezza, lavanderie, tintorie, e anche toilettatori per animali o tatuatori.

I fondi già stanziati

La Regione Lazio ha già stanziato diversi aiuti per le categorie produttive colpite dalla crisi, come per esempio i luoghi della cultura. Cinema e teatri sono chiusi da mesi e ora l’ipotesi di riapertura al 27 marzo è saltata: per tale motivo, sono stati concessi circa 900 mila euro per sostenere i contributi legati agli affitti, oltre all’erogazione di ristori per 1,622 milioni e 1,3 milioni.

Anche per le associazioni culturali sono stati stanziati 2 milioni di euro, mentre sono stati quasi 3 milioni i fondi destinati agli eventi sportivi che non si sono svolti a causa delle restrizioni.

Alle aziende del trasporto pubblico sono stati destinati 15 milioni di euro per garantire uno spiegamento di mezzi utile per fronteggiare la ripresa scolastica degli ultimi mesi, mentre per quanto riguarda il bando ristori Irap sono state raccolte 11 mila richieste.

Iscriviti a Money.it