Assegno di inclusione, iniziano le lavorazioni. Rischio riduzioni e perdita del beneficio, nessuna variazione per la data di pagamento.
L’Assegno di inclusione viene pagato in settimana: ecco perché in queste ore inizieranno le lavorazioni con cui l’Inps valuta se il nucleo familiare percettore della misura soddisfa ancora delle condizioni necessarie per goderne.
La lavorazione dell’Assegno di inclusione è un passaggio essenziale e per questo molto temuto, visto che in alcuni casi può comportare la riduzione del beneficio o persino la decadenza dello stesso. Una situazione che si verifica più frequentemente di questo periodo dal momento che nelle lavorazioni si tiene conto dei nuovi valori di reddito e patrimonio (mobiliare e immobiliare) come indicati nell’Isee aggiornato al 2025.
Non è detto quindi che l’Assegno di inclusione arrivi: tutto dipende come andrà la lavorazione, fermo restando che ovviamente per coloro che non ci sono state variazioni non sono attese conseguenze (a meno che l’Isee non sia stato ancora rinnovato, in quel caso il pagamento risulta congelato).
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Assegno di inclusione, l’Inps inizia le lavorazioni
Se in questi giorni fate accesso all’area personale MyInps vi renderete conto che nella parte relativa all’Assegno di inclusione viene comunicato l’inizio della fase di lavorazione con cui l’Inps effettua una valutazione del nucleo familiare aggiornata alla data del 28 febbraio scorso, così da accertare la presenza di variazioni che possono incidere sul diritto al sostegno.
Gli eventi che possono incidere sono diversi: ad esempio se uno o più componenti nell’ultimo mese ha rassegnato le dimissioni volontarie dal lavoro, situazione che comporta la perdita dell’Assegno di inclusione per tutto il nucleo familiare. Oppure una variazione del reddito familiare, come quando si percepisce un’ulteriore indennità dall’Inps - come può essere la pensione di invalidità - oppure si intraprende un’attività lavorativa.
Qualsiasi situazione che può comportare la perdita, la sospensione o comunque la riduzione dell’Assegno di inclusione, viene quindi presa in esame dall’Inps nella fase della lavorazione, al termine della quale viene comunicato l’esito nella stessa pagina dell’area personale.
Una volta completata questa fase, l’Inps invia le disposizioni di pagamento a Poste Italiane che a sua volta procede con la ricarica delle carte Adi secondo le tempistiche previste (che per il mese di marzo non subiscono alcuna modifica).
Quando viene pagato l’Assegno di inclusione di marzo
Anche a marzo l’Inps rispetterà le stesse scadenze solitamente previste per il pagamento dell’Assegno di inclusione. Dopo la consegna delle carte il 15 marzo scorso, i successivi pagamenti da parte di Poste Italiane ci saranno nella giornata di giovedì 27 marzo, salvo ovviamente per coloro a cui il diritto alla prestazione risulta essere decaduto o comunque solamente sospeso (una situazione ad esempio comune a coloro che non hanno ancora rinnovato l’Isee).
In caso di pagamento sospeso per mancato rinnovo dell’Isee, però, sarà comunque possibile recuperare: una volta che la nuova attestazione verrà rilasciata, infatti, i pagamenti riprenderanno regolarmente e contestualmente saranno anche pagati gli arretrati. Sempre ovviamente che dall’Isee non risultino ragioni ostative che portano alla perdita dei requisiti richiesti, come ad esempio al superamento della soglia reddituale prevista.
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