A breve il Burj Khalifa sarà superato dall’edificio più grande del mondo, da un costo di 50 miliardi di dollari e alta tecnologia.
Il Burj Khalifa è l’edificio per eccellenza, un capolavoro da record, detentore di numerosi primati, a partire dall’altezza eccezionale. Ben 829,81 metri che si stagliano nel cielo di Dubai e 344.000 metri quadri calpestabili al suo interno, il grattacielo è un’autentica meraviglia. Con il nuovo edificio in programma nell’Arabia Saudita, però, avrà un concorrente non da poco. Il Mukaab di Riyadh sarà l’edificio più grande del mondo in termini di volume, anche se alto la metà del grattacielo emiratense, superando a propria volta i limiti architettonici ed edilizi a cui devono sottostare tutte le altre costruzioni del mondo.
Il nuovo edificio supererà per dimensioni anche il mastodontico Boeing Everett Factory di Washington, con un progetto sensazionale da 50 miliardi di dollari che rivoluzionerà la vita della città che lo ospita, proprio come il competitor statunitense. L’idea è estremamente ambiziosa, tanto che qualcuno mette anche in dubbio la possibilità di realizzare il progetto nei tempi previsti.
Il Mukaab fa parte del Saudi Vision 2030, ma il tempo sta passando e sorgono delle perplessità riguardo ai lavori. Indipendentemente dal tempo che servirà, però, questa iniziativa mastodontica segna un passaggio fondamentale per il futuro dell’Arabia Saudita, un’innovazione che trasformerà la vita del Paese e la sua economia.
Il Mukaab, l’edificio più grande del mondo
Il progetto del Mukaab non ha paragoni con nessun’altra costruzione edificata. Sarà un cubo da 400 metri di altezza e 25 milioni di metri quadrati di superficie per contenere 104.000 unità residenziali e 9000 camere d’albergo in totale. Al suo interno ci sarà veramente di tutto, l’università, un rooftop garden, un museo, un teatro, 80 luoghi di intrattenimento e altri 980.000 metri quadrati di spazi commerciali. Anche semplicemente per la grandezza, il Mukaab sarà sicuramente detentore di un nuovo primato non appena costruito.
Non esistono altri edifici con le stesse dimensioni, soprattutto considerando l’altezza, che pur lontana dalla maestria del Burj Khalifa è comunque notevole. Un paragone spesso utilizzato per rendere l’idea di questa magnificenza è quello con l’Empire State Building: il progetto di Riyadh potrebbe contenere 20 versioni del grattacielo affiancate. E infatti non mancherà un grattacielo nascosto al suo interno, una torre centrale a spirale attorno alla quale si ergeranno numerosi piani.
Costerà 50 miliardi di dollari, ma sarà sostenibile
Così, l’altezza del cubo sarà impiegata interamente, dando spazio a parchi, servizi di ogni tipo, aree di lusso e a elevata tecnologia. Basti pensare che è prevista l’applicazione di una tecnologia a ologrammi con schermi Led per le pareti, sfruttando gli ologrammi per riprodurre paesaggi e illustrazioni. Ma le ambizioni saudite non si fermano qui: il 50% dell’energia necessaria dovrà provenire da fonti rinnovabili entro 10 anni, rientrando in un più ampio piano per ridurre l’impatto ambientale.
Per realizzare l’edificio è richiesto così un investimento di oltre 50 miliardi di dollari, una cifra importante che va ad aggiungersi ai fondi richiesti per tutti gli altri progetti del Saudi Vision 2030. Lo stesso Mukaab dovrà essere inserito nella New Murabba Development Company, un progetto di riqualificazione e modernizzazione della capitale che si estenderà per oltre 19 chilometri quadrati con l’obiettivo di garantire ai cittadini servizi di ogni genere entro 15 minuti di tragitto.
Una rivoluzione che cambierà la vita a Riyadh, grazie all’impegno del Fondo per gli Investimenti dell’Arabia Saudita che vuole aumentare il distacco dalle entrate petrolifere e sviluppare un centro moderno, in grado di attirare turisti da ogni dove (ancora di più di oggi), attrarre nuovi residenti e garantire agli abitanti tutto ciò che di meglio può essere offerto loro. Unica pecca del piano, sostenibile anche dal punto di vista ambientale, i dubbi sul rispetto dei diritti dei lavoratori evidenziati dalla docu-inchiesta Kingdom Uncovered, Inside Saudi Arabia.
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