Queste nuove turbine derivanti dall’ingegno francese potrebbero soppiantare il fotovoltaico, almeno per qualcuno. Ecco di cosa si tratta e cosa le rende convenienti.
La produzione di energia elettrica è cambiata notevolmente negli ultimi anni, grazie a una rinnovata attenzione verso le fonti rinnovabili che hanno un minor impatto ambientale, anche se il percorso verso l’ecosostenibilità è ancora lungo. L’esempio per eccellenza è rappresentato dai pannelli fotovoltaici, che permettono di sfruttare l’energia solare per la produzione di energia elettrica, e sono per questo sempre più diffusi in Europa.
Si rischia però di non stare al passo con i tempi. Mentre ancora si attende un intervento che adegui le infrastrutture e le reti, si stanno già sviluppando numerose alternative ai pannelli solari che potrebbero risultare altrettanto funzionali e ancora più convenienti sotto vari punti di vista. Un progresso che si deve soprattutto all’attività di aziende e inventori che fanno del loro meglio per promuovere il cambiamento e salvaguardare il pianeta.
Tra le molteplici iniziative va senza dubbio segnalata quella di un’associazione no-profit francese, Viseta, che vede nelle nuove turbine idroelettriche una soluzione per produrre energia pulita a basso costo, adatta anche alle zone rurali. Un metodo che potrebbe addirittura sostituire il fotovoltaico, almeno in alcuni ambiti.
Le nuove turbine per la produzione di energia elettrica
I corsi d’acqua naturali sono da tempo apprezzati come fonte di energia rinnovabile, grazie all’uso di strutture come le turbine idroelettriche che consentono di trasformare l’energia cinetica in elettrica. Rispetto all’uso dell’energia solare attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, tuttavia, le turbine presentano tendenzialmente alcuni svantaggi che le rendono inadatte per molti territori.
In particolare, la produzione di energia idroelettrica dipende in grande maniera dalle condizioni meteorologiche e necessita spesso di appoggiarsi a grandi corsi d’acqua - o di metodi sofisticati che ne diminuiscono la convenienza - e importanti cambiamenti ambientali dovuti alla costruzione di dighe, sbarramenti e similari.
Negli anni molti ingegneri hanno progettato nuovi metodi per ovviare a questi problemi, con l’obiettivo di diffondere quanto più possibile la produzione di energia eco-sostenibile riducendo la dipendenza dei territori da fonti non rinnovabili come i combustibili fossili. Sembra proprio che questo obiettivo sia sempre più vicino, anche grazie al contributo delle associazioni che investono nell’energia pulita.
L’associazione no-profit francese Viseta, in particolare, è da tempo impegnata in questo campo, rinnovando la produzione di energia idroelettrica su vasta scala. Ha così ideato delle nuove turbine in legno, la cui costruzione si muove dalla restaurazione degli antichi mulini ad acqua del tutto inutilizzati che si trovano ancora in Francia.
Una combinazione vincente per ridurre i costi di produzione e intervenire positivamente sull’impatto ambientale, sfruttando quanto più possibile materiali locali e utilizzando tecniche semplici ma funzionali.
Le turbine sostituiranno gli impianti fotovoltaici?
È presto per sapere se effettivamente l’energia idroelettrica sostituirà quella prodotta con gli impianti fotovoltaici, che comunque contano su un’installazione semplice, un’ottima adattabilità, un ridotto impatto ambientale e un funzionamento sicuro nel lungo periodo. L’investimento iniziale, d’altra parte, è importante ma questo accomuna quasi tutti i metodi di produzione di energia da fonti rinnovabili, nonostante il costo dei pannelli solari sia in rapida discesa.
L’energia idroelettrica, invece, permetterebbe un maggiore risparmio e garantirebbe al contempo la pulitura dei corsi d’acqua, oltre a una produzione più facile da prevedere. La diffusione di sistemi moderni ma semplici come le turbine in legno francesi potrebbe davvero portare a un significativo cambiamento nella produzione energetica, perché permette di ovviare ad alcuni problemi.
Secondo l’associazione produttrice queste turbine possono essere installate anche su corsi d’acqua piccoli e non necessitano di ingombranti infrastrutture dato che sfruttano principalmente il flusso d’acqua già esistente. A fronte di una produzione di energia fino a 10 kw queste turbine rappresentano un impianto pico-idroelettrico con un costo iniziale di circa 3.000/4.000 euro, che si potrebbe ben adattare a territori remoti o sistemi con fabbisogni limitati, ma al momento insufficiente per l’uso su vasta scala.
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