Aspartame potenzialmente cancerogeno: cos’è e in quali alimenti si trova?

Luna Luciano

1 Luglio 2023 - 10:56

L’agenzia internazionale per la ricerca del cancro ha classificato l’Aspartame, un dolcificante, come “possibile cancerogeno”. Ma cosa significa e soprattutto dove si trova?

Aspartame potenzialmente cancerogeno: cos’è e in quali alimenti si trova?

L’Aspartame, uno dei dolcificanti più utilizzati nel settore alimentare, potrebbe essere classificato a luglio come possibilmente cancerogeno per gli esseri umani” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), ente che fa parte dell’Oms.

A rivelarlo è stata l’agenzia di stampa Reuters. L’Iarc sarebbe giunta a tale conclusione dopo aver analizzato circa 7.000 riferimenti e 1.300 pubblicazioni sul tema, ma si tratta di una segnalazione preventiva e ora spetterà al comitato di esperti dell’Oms e dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), passare al vaglio le ricerche e decretare le quantità del prodotto da poter consumare in sicurezza.

Inoltre, prima di cedere ad allarmismi, è bene sapere che la definizione “possibilmente cancerogeno” si trova al terzo livello di pericolosità nella classificazione delle sostanze cancerogeno, dopo “cancerogeno per gli esseri umani” (primo posto) e “probabilmente cancerogeno” (secondo posto).

Vediamo quindi cos’è l’Aspartame, dove si trova e perché è stato classificato in questo modo.

Aspartame potenzialmente cancerogeno: cos’è?

L’aspartame è un edulcorante artificiale intenso che contiene poche calorie, ed è circa 200 volte più dolce del saccarosio (il comune zucchero da tavola). Scoperto nel 1965 da un chimico, l’aspartame è composto da 2 amminoacidi: acido aspartico e fenilanina, ma fu valorizzato e utilizzato massivamente nel settore alimentare a partire dagli anni ’80, anche grazie alla sua resistenza nei processi di lavorazione a temperature elevate, come nella produzione di merendine.

Aspartame potenzialmente cancerogeno: in quali alimenti si trova?

Essendo un dolcificante artificiale a basso contenuto calorico e circa 200 volte più dolce dello zucchero, l’Aspartame è stato utilizzato in diversi prodotti alimentari, e sicuramente sarà capitato a tutti almeno una volta di assumerlo inconsapevolmente.

Infatti, questo dolcificante si trova in numerosi snack e in bevande gasate, questo perché a differenza di altri dolcificanti l’aspartame ha un sapore più gradevole: non presenta alcun retrogusto amarognolo o metallico, ma un aroma più simile a quello degli zuccheri naturali. L’Aspartame, infatti, si trova in:

  • Bevande gasate (con acido carbonico o in polvere);
  • Prodotti di pasticceria e confetteria;
  • Prodotti ipocalorici e per il controllo del peso;
  • prodotti caseari;
  • Gomme da masticare;
  • Snack e merendine;
  • Yogurt;
  • Gelati.

Aspartame potenzialmente cancerogeno: cosa mostrano le ricerche?

Come anticipato, ora spetterà agli esperti dell’Oms e dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). Sulla base dei risultati dell’Iarc, gli esperti dovranno indicare la quantità di prodotto, che può essere assunta in modo sicuro e le dosi giornaliere accettabili, e procedere alle valutazioni di sicurezza rispetto agli alimenti esposti all’aspartame. Il risultato verrà reso pubblico il 14 luglio 2023.

Nonostante l’aspartame sia uno degli ingredienti più studiati e utilizzati nell’industria alimentare con il benestare dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, esistono numerose ricerche che sollevano dubbi sul suo impatto negli organismi, come quella condotta in Francia nel 2022 su circa 10 mila persone, che ha registrato come i maggiori consumatori di dolcificanti artificiali - tra cui l’aspartame - presentavano un rischio di cancro “leggermente superiore agli altri”.

In ogni caso la potenziale pericolosità dell’aspartame sembra collegata alle quantità assunte. Quindi il rischio di sviluppare tumori dovrebbe essere legato a un maggiore consumo di tali prodotti, insieme ad altri atteggiamenti sbagliati per la salute. Intanto, mentre si attende il 14 luglio, è bene sapere di poter ricorrere a dolcificanti naturali - da consumare comunque con moderazione, come lo zucchero di canna integrale, il miele o il malto d’orzo.

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