Assumere una donna: tutti i vantaggi

Antonio Cosenza

26/11/2019

Opportunità di lavoro: chi assumere tra un uomo e una donna? Scegliere una donna può portare enormi vantaggi anche sul fronte degli sgravi contributivi.

Assumere una donna: tutti i vantaggi

Ci sono dei casi in cui il datore di lavoro può godere di una serie di vantaggi nell’assumere una donna piuttosto che un uomo: ciò permette di risparmiare non poco sulle tasse, al netto della valutazione sulle competenze di ciascun lavoratore, che dovrebbero prescindere dal genere di appartenenza.

Spesso nel presentarvi a un datore di lavoro vi siete sentite rispondere che siete troppo avanti con l’età per quella posizione, in quanto la loro ricerca riguarda solamente giovani che non hanno ancora compiuto i 30 anni di età in quanto per loro è possibile beneficiare di diversi sgravi fiscali.

Quello che molte imprese non sanno, e di cui neppure le lavoratrici ne sono a conoscenza, è che anche sulle donne, indipendentemente dall’età, ci sono dei bonus a cui ricorrere per risparmiare sull’assunzione. Degli sgravi contributivi a cui i datori di lavoro possono ricorrere sia per assumere con contratto a tempo determinato che indeterminato.

Anche le donne, quindi, sono almeno sulla carta “favorite” nel mercato del lavoro dove la disparità di genere, che specialmente in alcuni settori ancora si nota, ha portato all’introduzione di alcuni importanti incentivi per le assunzioni.

Se per una donna che non ha ancora compiuto i trent’anni c’è la possibilità di assunzioni “quasi” a costo zero, ricorrendo a tirocini, Garanzia Giovani e contratto di apprendistato, superata questa età si può ricorrere, qualora sussistano determinate condizioni, all’incentivo per l’occupazione descritto dalla legge 92/2012.

Assumere una donna: i vantaggi contributivi

Assumere una donna, piuttosto che un uomo, può essere particolarmente conveniente nel caso in cui la lavoratrice presenti delle caratteristiche idonee al riconoscimento del bonus occupazioni introdotto dalla legge n° 92 del 2012.

Questo riconosce al datore di lavoro la possibilità di ricorrere a una riduzione contributiva del 50% in determinate circostanze, così da favorire l’assunzione di alcune categorie di persone che appaiono svantaggiate dal mercato del lavoro.

Tra queste categorie ci sono anche le donne, ma solo quelle che presentano determinate caratteristiche.

Ad esempio, per le donne che risultano disoccupate da più di 24 mesi (comprese quelle che nel frattempo hanno svolto qualche lavoretto percependo un reddito basso utile per il mantenimento dello stato di disoccupazione) il bonus assunzioni spetta a prescindere, indipendentemente dall’età, dalla zona di residenza e dal settore d’impiego.

Se invece la lavoratrice risulta disoccupata da meno di 24 mesi deve soddisfare altre caratteristiche. Per chi è residente nelle aree svantaggiate (indicate nel Decreto Ministeriale del 27 marzo 2008), ad esempio, è sufficiente uno stato di disoccupazione continuo di almeno 6 mesi; lo stesso vale per quelle lavoratrici che abbiano una professione, o appartengano ad un settore economico caratterizzato da un’accentuata disparità occupazionale di genere.

Per consultare l’elenco di questi settore la normativa di riferimento è il Decreto interministeriale del 28 novembre 2018.

Prima di andare avanti e vedere quando invece non ci sono differenze tra l’assunzione di una donna e quella di un uomo, soffermiamoci sulla durata del beneficio. Questa dipende dalla tipologia dell’assunzione: 12 mesi nel caso di contratto a tempo determinato, 18 mesi per quello indeterminato.

Nel caso di trasformazione di un contratto da tempo determinato a indeterminato si può richiedere l’incentivo per ulteriori 6 mesi, fino al raggiungimento appunto dei 18 mesi previsti.

Quando non ci sono differenze tra l’assunzione di un uomo e una donna

Se invece si guarda solamente all’età non c’è alcuna differenza tra l’assunzione di una donna e quella di uomo. Come anticipato in precedenza, infatti, quando il candidato ha meno di 30 anni si può beneficiare di bonus sull’assunzione sia per gli uomini che per le donne.

La possibilità di beneficiare di un eventuale incentivo, quindi, non sarà determinante nella decisione su quale candidato assumere.

Lo stesso dicasi per i lavoratori che hanno compiuto il 50° anno di età per i quali si applica lo stesso incentivo sopra descritto. Uno sgravio contributivo del 50% valevole sia per le donne che per gli uomini, ma solo quando questi siano disoccupati da almeno 12 mensilità.

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