Il ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia una nuova emissione del BTP Italia, con doppio premio fedeltà. Quando conviene acquistarlo e a quale durata.
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato il 25 maggio 2022 che da lunedì 20 a giovedì 23 giugno 2022 si terrà una nuova emissione del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale.
Le caratteristiche del nuovo BTP Italia restano le stesse delle precedenti emissioni. Come noto, il BTP Italia paga l’inflazione italiana ogni 6 mesi, a ogni stacco cedola, unitamente al coupon nominale.
In questo periodo di alta inflazione sono stati sicuramente i titoli di stato che hanno dato più soddisfazione ai risparmiatori. Per esempio, il BTP Italia 0.45% maggio 2023 ha staccato il 22 maggio un cedolone di ben 5% semestrale lordo, dato da 4.768% di componente inflazione +0.2357% di coupon nominale.
Non possiamo sperare che anche le cedole dei prossimi semestri siano uguali a quest’ultima, dati gli eventi eccezionali che hanno caratterizzato la prima metà del 2022, ma certamente investire in BTP Italia appare ancora interessante, perché difficilmente l’inflazione italiana (ora al +6.2%) scenderà ai livelli pre-pandemia (era allo 0.50% a dicembre 2019) entro i prossimi 12-18 mesi.
Tuttavia, la novità più rilevante riguarda il fatto che, per la prima volta, verrà previsto, per il risparmiatore retail che acquista nei giorni di emissione, un doppio premio fedeltà: uno che verrà corrisposto durante la vita del titolo e uno alla scadenza finale per coloro che lo avranno detenuto continuativamente fino alle corrispondenti date.
Il nuovo BTP Italia potrà avere una durata compresa tra 6 e 10 anni e, come di consueto, sarà collocato sul mercato in due fasi:
- prima fase: da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata. Sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali;
- seconda fase: avrà luogo il giorno 23 giugno e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.
La durata del titolo sarà resa nota nei prossimi giorni. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 17 giugno.
Simulazione del nuovo titolo con durata 6 anni: quanto conviene?
Effettuiamo ora una simulazione, ipotizzando che il Tesoro emetterà il titolo con durata 6 anni, quindi con scadenza giugno 2028. La scelta di collocare un titolo a 6, anziché a 8 o a 10 anni, è stata fatta tenendo conto che, con l’inflazione attuale e i timori di rialzo dei tassi BCE nel secondo semestre 2022, durate più ampie sarebbero troppo esposte al rischio tassi, mentre il titolo con durata 6 anni massimizzerebbe l’importo collocato per il ministero dell’Economia.
L’appetibilità del titolo dipende anche dall’entità del premio fedeltà, sia quello corrisposto durante la vita del titolo che alla sua scadenza.
Vediamo quindi di capire come un nuovo titolo a 6 anni, legato all’inflazione italiana, possa collocarsi sulla curva dei rendimenti dell’Italia rilevata alla sera del 26 maggio 2022.
La simulazione vale, quindi, se confrontiamo il nuovo BTP Italia di durata ipotetica 6 anni, cioè giugno 2028, con un rendimento del 6 anni “plain vanilla”, cioè del BTP classico con scadenza 2028; e anche osservando il rendimento super-secco (ovvero senza inflazione) dello stesso BTP 0.65% Ottobre 2027 (che è il BTP gemello del prossimo BTP Italia in uscita, solo con una durata più corta di circa 8 mesi).
Il BTP Italia 0.65% 28.10.2027 al prezzo di 102.20 rende lo 0.2408% lordo senza inflazione detenendo il titolo sino alla scadenza. È un rendimento super-secco, senza l’incasso dell’inflazione.
Calcoliamo quindi la sua inflazione implicita media, sapendo che il BTP 0.95 % 15.9.2027 classico rende, al prezzo di 94.60, un 2.048%.
Il differenziale:
2.048% - 0.2408 % = 1.8070%
è l’inflazione implicita media nell’ arco dei 6 anni, stimata dal mercato obbligazionario in questo momento. È quella che serve a equiparare i due BTP.
Adesso, prendiamo un titolo con scadenza 2028. Il BTP classico 4.75% 1.9.2028 è il parametro di partenza per valutare a quale tasso cedolare potrà essere emesso il nuovo BTP italia ipotetico 6 anni scadenza giugno 2028.
Il BTP 4.75% 2028, al prezzo di 114.60 rende un 2.25% lordo a scadenza. Ora sottraiamo l’1,80% medio di inflazione stimata per i 6 anni (e quindi ipotizziamo che allungare di un anno la durata del BTP Italia non influisca sulla inflazione media prezzata oggi dal mercato).
La differenza:
2.25% - 1.80% = 0.45%
fornisce il rendimento “super-secco” all’emissione di un BTP Italia giugno 2028 che abbia caratteristiche tali da replicare il BTP 0.65% ottobre 2027 già sul mercato. Essendo il prezzo di emissione pari a 100, si ipotizza quindi un coupon dello 0.45% annuo in due rate semestrali di 0.225% lordo. C’è poi il doppio premio di fedeltà, il quale però mi impone di non vendere il titolo sino alla scadenza, e quindi esula dal calcolo effettivo della convenienza del nuovo BTP rispetto al BTP Italia già presente sul mercato.
In conclusione, con la curva dei tassi della sera del 26 maggio (BTP a 10 anni al 2.90%), se il nuovo BTP Italia sarà a 6 anni dovrà avere almeno una cedola nominale dello 0.45% annuo. Al di sotto di questa percentuale, conviene comprare il BTP 0.65% ottobre 2027 già presente sul mercato secondario.
Vedremo quale sarà la proposta del ministero dell’Economia nei prossimi giorni.
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