Chi domina davvero il settore chip? La risposta in 2 grafici

Violetta Silvestri

19/07/2024

La competizione per il dominio nel settore chip è altissima: quale Paese è il più forte nella produzione di semiconduttori e quali sono le aziende di maggior valore? La risposta in 2 grafici.

Chi domina davvero il settore chip? La risposta in 2 grafici

Chi domina il settore chip è la vera potenza del mondo: questa è la convinzione ormai diffusa tra le grandi economie globali, ormai in aperta e accesa competizione nella produzione dei preziosi semiconduttori.

L’attuale conflitto commerciale tra Usa e Cina, per esempio, è focalizzato proprio sull’accesso alla più innovativa tecnologia per produrre questi piccoli componenti fondamentali per l’elettronica all’avanguardia.

Uno sguardo all’evoluzione della produzione di chip nel mondo, dal 1990 a proiezioni fino al 2032, mostra come l’Occidente abbia perso il prestigio di un tempo, soppiantato dalla corsa nel settore di Paesi asiatici (Cina e non solo).

Nell’osservare le aziende mondiali di maggiore valore di mercato operanti nell’ambito semiconduttori, emerge un altro quadro della geografia del potere tecnologico: gli Usa dominano con Nvidia, ma l’Asia tiene il passo. E l’Europa può vantare l’unica azienda al mondo che produce macchine per litografia ultravioletta di alta sofisticazione.

Il dominio nel campo dei chip a livello globale è quindi complesso. Due grafici illustrano gli attuali equilibri.

Dove si producono più chip nel mondo in un grafico

Statista ha illustrato in un semplice grafico come si è evoluta la produzione di semiconduttori nel mondo dal 1990 al 2032 (con proiezioni per i prossimi 10 anni).

Non sorprende che l’Asia abbia preso il sopravvento. Nel dettaglio, i dati del Boston Consulting Group e della Semiconductor Industry Association hanno sottolineato quando la produzione di chip si sia allontanata dai suoi punti di forza tradizionali negli ultimi decenni e che le recenti iniziative per riportarla dove era dominante un tempo sono solo all’inizio.

Produzione chip nel mondo Produzione chip nel mondo 1990-2032

L’analista di Statista fa notare che nel 1990, Giappone, Europa e Stati Uniti dominavano la produzione di semiconduttori, ma con l’ingresso nel mercato di Corea del Sud, Taiwan e infine della Cina continentale, le tre sedi di produzione iniziali hanno visto ridurre la loro quota di mercato combinata al 37% nel 2020.

L’Europa e gli Stati Uniti stanno cercando di cambiare rotta e gli investimenti voluti da Biden come il CHIPS Act cominciano a dare i primi frutti. Tuttavia, i dati mostrano che un’inversione di tendenza, dopo decenni di investimenti mancati, non sarà rapida.

L’Unione Europea, per esempio, ha fissato l’obiettivo di produrre almeno il 20% dei semiconduttori mondiali in termini di valore entro il 2030. I ricavi dei semiconduttori in Europa sono inferiori rispetto ad altre regioni, sebbene l’Europa abbia punti di forza chiave che potrebbero aiutarla a raggiungere gli ambiziosi obiettivi. Un esempio è la produzione di chip per l’industria automobilistica, con aziende come NXP Semiconductors (Paesi Bassi) e Infineon (Germania) specializzate in questo campo.

I colossi dei chip: quali sono le aziende di maggiore valore nel settore?

L’analisi a livello aziendale riporta sul podio del dominio nei chip gli Usa.

Nvidia, infatti, si è classificata come la principale azienda di semiconduttori in termini di capitalizzazione di mercato a 3,01 trilioni di dollari USA, seguita da aziende come TSMC, Broadcom e ASML. Questo mix riflette la natura ampia e complessa del settore dei semiconduttori, con aziende che provengono da tutte le parti dell’ecosistema dei chip.

Di seguito, le 15 maggiori imprese di semiconduttori per valore di mercato (al 5 giugno 2024):

Le 15 aziende chip più grandi Le 15 aziende chip più grandi per valore di mercato

L’Europa, poco rappresentata, vanta però un’esclusiva: è il colosso ASML, multinazionale olandese che produce macchine per fotolitografia utilizzate per realizzare chip per computer. Il suo campo specifico la rende molto preziosa per la filiera e per questo è diventata oggetto di sanzioni nella guerra Usa-Cina. Proprio i timori di ulteriori restrizioni all’export nel dragone, fortemente auspicate dall’America per fermare la potenza cinese nella tecnologia, preoccupa il business del gruppo.

La competizione è ai massimi livelli. Occorre considerare che il governo cinese considera i semiconduttori una tecnologia fondamentale e mira all’indipendenza internazionale. Pertanto, Pechino ha reso lo sviluppo dell’industria nazionale una priorità.

Tuttavia, raggiungere questo obiettivo significa competere su più fronti. Gli Stati Uniti sono leader nelle capacità di progettazione dei semiconduttori e Taiwan ha le più elevate capacità di produzione al mondo. Oltre a ciò, la Cina deve ancora sviluppare le sue attrezzature di produzione, collaudo e confezionamento per migliorare la sua competitività internazionale.

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