È possibile sostituire le finestre con una detrazione più vantaggiosa rispetto all’ecobonus del 50%. Ecco come ottenere il bonus barriere del 75%.
È da tempo possibile sostituire le finestre grazie all’agevolazione dell’ecobonus, pari al 50%. È però possibile sostituire le finestre di casa risparmiando molto di più. Infatti grazie al bonus Barriere architettoniche è possibile sostituire gli infissi di casa con uno sconto del 75%.
Il bonus, cioè il bonus Barriere del 75% è pensato per l’eliminazione delle barriere architettoniche con interventi di ristrutturazione edilizia e permette di cambiare gli infissi sfruttando agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma come si accede al bonus Barriere?
Quali sono i requisiti per accedere al bonus barriere?
L’elemento fondamentale che permette di accedere al bonus Barriere architettoniche, che allarga la platea, è la non necessaria presenza di persone disabili nell’immobile. È possibile infatti accedere al bonus Barriere del 75% e intervenire sulla sostituzione delle finestre con infissi facilmente manovrabili e su cui basta esercitare una lieve pressione. Si può anche intervenire sull’altezza delle maniglie o il dispositivo di comando per l’apertura.
All’interno del bonus Barriere architettoniche è permesso eliminare o sostituire:
- gli ostacoli fisici, causa di disagio per chi ha una capacità motoria ridotta permanente o temporanea;
- gli ostacoli che limitano o impediscono il corretto utilizzo di parti, attrezzature o componenti;
- la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque, in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Attenzione: secondo diversi esperti la normativa per il bonus Barriere architettoniche presenta delle formule ambigue e si stanno ancora studiando tutte le applicazioni.
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Bonus barriere architettoniche: come funziona
Il bonus Barriere consente, valido fino al 2025 (spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo), permette di ottenere uno sconto in fattura e la cessione del credito. Sono questi due strumenti finanziari per accedere al bonus. Lo sconto in fattura permette di trarre direttamente dal costo l’importo relativo all’agevolazione fiscale, mentre la cessione del credito consente di cedere a terzi il diritto e utilizzare agevolazioni fiscali in cambio di un pagamento anticipato (fonte Agenzia delle Entrate).
La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Attenzione: per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 - Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).
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