Vaccino coronavirus potrebbe distruggere l’economia mondiale (causa nazionalismo)

Riccardo Lozzi

10/07/2020

Lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus potrebbe avere effetti devastanti per l’economia mondiale per colpa del nazionalismo. Ecco quali potrebbero essere le conseguenze della competizione tra USA e Cina.

Vaccino coronavirus potrebbe distruggere l’economia mondiale (causa nazionalismo)

La crisi economica attuale potrebbe ulteriormente aggravarsi con la nascita del vaccino contro il coronavirus per colpa del nazionalismo.

Secondo vari esperti, i diversi stati nazionali stanno dando vita ad una vera e propria corsa agli armamenti nella ricerca della cura del COVID-19, che potrebbe distruggere l’economia mondiale e la salute pubblica.

I due Paesi che stanno investendo di più per sviluppare un proprio vaccino sono Stati Uniti e Cina. Entrambi i paesi stanno mettendo in campo investimenti e risorse ingenti per accaparrarsi per primi un prodotto che potrebbe debellare gli effetti del virus sulle persone.

Nonostante i medici e gli scienziati di tutto il mondo spingano per promuovere una collaborazione internazionale al fine di raggiungere al più presto quest’obiettivo, i leader dei governi nazionali stanno frenando qualsiasi politica di collaborazione.

L’annuncio di Donald Trump di voler abbandonare l’Organizzazione Mondiale della Sanità sembra andare proprio nella direzione di uno schema di contrapposizione nazionalista per il vaccino e di scontro rispetto alla comunità internazionale.

Vaccino coronavirus, i rischi per l’economia mondiale a causa del nazionalismo

Come detto, i rischi legati ad una visione nazionalista nei riguardi del vaccino contro il coronavirus sono molteplici. Infatti, tralasciando la visione morale di un’azione del genere, questa strategia avrebbe ripercussioni sullo stesso Paese che accederà per primo e in via esclusiva alla cura.

Da una parte non sarebbe al riparo da un contagio di ritorno, poiché continuando a svilupparsi in altre parti del mondo il virus potrebbe mutare e rendere vani gli effetti del vaccino prodotto. Al tempo stesso, il contagio continuerebbe a distruggere le supply chain e, di conseguenza, i sistemi economici del resto del mondo.

Inoltre, una competizione del genere, come sostengono gli scienziati di diverse nazionalità, ha degli ulteriori rischi intrinsechi. Se da una parte potrebbe servire come stimolo all’innovazione, dall’altra, la frenesia in assenza di condivisione dei dati porterebbe ad errori continui e al non raggiungimento dell’obiettivo.

Le conseguenze dello scontro sul vaccino anti-COVID tra USA e Cina

Ian Goldin, professore di globalizzazione e sviluppo dell’Università di Oxford, avverte al magazine Politico: “Il pericolo di questo nazionalismo è che invece di indirizzare la sfida verso l’alto, rischia di creare una sorta di gioco a somma zero”.

Purtroppo i due protagonisti di questo terribile scontro vedono in questo un’occasione troppo ghiotta per il proprio primato globale. La Cina, come coronamento dell’impressionante crescita economica degli ultimi anni, vorrebbe ergersi a “salvatore” e cancellare l’immagine di sé stessa come Paese che ha dato via al contagio.

Trump, che in autunno si gioca la riconferma come Presidente alle elezioni USA 2020, non vuole certamente sfigurare rispetto al nemico cinese, cercando di conservare l’influenza americana su gran parte del mondo.

Paradossalmente la realizzazione del vaccino anti-COVID, se sviluppato in queste condizioni, potrebbe portare a danni ancora più gravi della pandemia stessa.

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