Qual è il significato di bonus malus e come funziona per il calcolo del costo delle assicurazioni? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
L’auto è il mezzo di trasporto, ancora oggi, più utilizzato nel nostro Paese. E, come tale, il mantenimento di un veicolo di proprietà comporta tutta una serie di costi e adempimenti che ogni proprietà non deve sottovalutare.
Tra le spese obbligatorie e che non possono essere assolutamente rimandare si annovera l’assicurazione auto. Il costo di tale voce viene determinato prendendo in considerazione vari fattori che riguardano sia il mezzo che il titolare della polizza. Soffermandosi su quest’ultimo aspetto, ad esempio, si annoverano l’età anagrafica, gli anni di patente, la residenza e il comportamento, virtuoso o meno, alla guida. Proprio in quest’ultimo caso si inserisce il cosiddetto bonus malus.
Ma di casa si tratta, come funziona e soprattutto come incide sul calcolo del costo dell’assicurazione. Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è il bonus malus: il significato concreto e legale
Le auto, i ciclomotori e i motocicli possono essere assicurati con la formula a franchigia, bonus malus oppure mista. Soffermandosi sulla formula bonus malus, si tratta di un meccanismo che viene utilizzato nel nostro Paese per regolarizzare la maggior parte delle polizze assicurative di responsabilità civile. Tale sistema prevede che al titolare della polizza venga assegnata una classe di merito tenendo conto di una serie di requisiti, tra cui il numero degli incidenti registrati.
Grazie al bonus malus, quindi, il costo del premio assicurativo risulta diverso di anno in anno tenendo conto del punteggio di classe di merito. Più bassa è la classe di Bonus Malus, più la polizza è economica. Questo perché l’assicurato viene premiato con una sorta di bonus nel caso in cui non si sia reso responsabile di un incidente nel corso dell’anno precedente. Al contrario viene penalizzato con un malus se ha causato un sinistro.
A cosa serve il bonus malus? Perché impatta sul premio dell’assicurazione?
Il bonus malus è un sistema utilizzato dalle assicurazioni auto per premiare o penalizzare gli automobilistici tenendo conto del loro comportamento alla guida. Grazie a tale meccanismo, d’altronde, si intende incentivare la guida sicura e responsabile, scoraggiando eventuali comportamenti pericolosi.
- Andando in profondità, se un soggetto non è coinvolto in incidenti o altre situazioni che possano provocare un sinistro, gli viene riconosciuto un bonus. Quest’ultimo si manifesta sotto forma di una riduzione del premio assicurativo. Maggiore è il lasso temporale in cui una persona guida senza essere coinvolto in sinistri, più alto è l’importo dello sconto di cui può beneficiare.
- Al contrario, se un automobilista è coinvolto in incidenti o provoca danni a terzi, si vede applicare un malus. Quest’ultimo viene applicato sotto forma di un aumento del costo della polizza assicurativa. Maggiore è il numero di sinistri causati, più l’importo del premio da pagare aumenta.
Il livello di bonus malus può risultare alquanto differente da una compagnia assicurativa all’altra e calcolato tenendo conto di diverse variabili, quali ad esempio il tipo di veicolo assicurato, la storia dei sinistri del soggetto interessato e altri dati statistici. Il sistema bonus-malus, è bene ricordare, può essere utilizzato sia per le assicurazioni auto che moto.
Bonus malus e classe di merito: ecco come funzionano
Il Bonus malus si presenta come un meccanismo che ricade sull’assegnazione della classe di merito dell’assicurazione RC Auto, contribuendo a determinare il cambiamento del prezzo della stessa.
Se l’assicurato nell’anno precedente non ha avuto incidente, scende di una classe di merito rispetto a quella precedente e viene premiato con un bonus. Nel caso in cui, invece, l’anno precedente sia stato coinvolto in un incidente con percentuale di responsabilità superiore al 51%, sale di due categorie e viene penalizzato con un malus. Ovvero al momento del rinnovo della polizza assicurativa si ritrova a pagare un premio assicurativo più alto.
Se il titolare della polizza ha commesso, l’anno precedente, più incidenti, allora la classe di merito sale tenendo contro della formula: (numero sinistri moltiplicato per 3) – 1. Il bonus malus, è bene sapere, non considera tutto l’anno assicurativo per determinare l’aumento, bensì tiene conto solo di un periodo di osservazione che termina due mesi prima della scadenza della polizza. Se un incidente avviene dopo la fine di tale periodo, pertanto, ha i suoi effetti nel periodo di osservazione successivo.
Si ricorda, inoltre, che anche la somma delle percentuali di responsabilità degli incidenti indicati sull’attestato di rischio posso comportare il declassamento. Quest’ultimo, infatti, avviene anche se negli ultimi cinque anni l’automobilista ha causato diversi incidenti con bassa percentuale di colpa, ma che addizionati raggiungono, o addirittura superano, quota 51%.
Qualche esempio di bonus malus
Per capire meglio come funziona tale meccanismo facciamo qualche piccolo esempio:
- il mezzo assicurato non è stato coinvolto in nessun sinistro, allora la classe di merito si abbassa, passando ad esempio dalla classe 9 alla classe 8;
- l’automobilista ha provocato un incidente con colpa esclusiva o maggioritaria, allora la classe di merito aumenta, passando ad esempio dalla classe 9 alla classe 11 o superiore;
- la classe di merito non aumenta se nel corso degli ultimi cinque anni l’automobilista ha commesso diversi incidenti di piccola entità e la somma di quest’ultimi non supera quota 51%;
- la classe di merito aumenta se nell’arco degli ultimi cinque anni l’automobilista ha commesso diversi incidenti di piccola entità e la somma di quest’ultimi uguaglia o supera quota 51%.
Come è facile desumere dagli esempi poc’anzi esposti, quindi, l’avanzamento di classe permette di beneficiare di una diminuzione del premio da pagare, fino al raggiungimento della prima classe di merito. La retrocessione di classe, invece, comporta un aumento del premio da pagare. Non è possibile stabilire in anticipo a quanto ammonterà l’aumento del premio da pagare in seguito ad un incidente. Generalmente, comunque, tale importo va dal 30% e può giungere fino al 240%. Per sapere l’effettivo ammontare bisogna rivolgersi alla propria agenzia assicurativa che tiene contro anche del contratto stipulato.
Classi bonus malus: quali sono e come vengono calcolate
Tute le compagnie assicurative devono adottare le medesime regole per quanto riguarda il numero di classi di merito e le regole da seguire per definire l’aumento o la diminuzione della classe, a seconda che un soggetto provochi o meno dei sinistri. Entrando nei dettagli, le classi di merito vanno da 18, la peggiore, fino ad arrivare ad 1, che è la migliore. Alcune compagnie assicurative presentano anche delle classi aggiuntive, come ad esempio la 1a, che permette di pagare un premio ancora più basso rispetto a chi si trova nella classe 1.
La classe di merito riconosciuta quando non si ha alcuna storia assicurativa alle spalle è la numero 14.
Il meccanismo di calcolo è alquanto semplice. Se un conducente provoca due incidenti, deve fare i conti con il malus e retrocede di due classi. Per ogni anno trascorso senza provocare sinistri, invece, si beneficia del bonus che permette di salire di una classe. Un assicurato non può essere declassato senza l’effettivo accertamento del danno.
Assicurazioni «anti» bonus malus: bonus protetto e legge Bersani
Per evitare che scatti il bonus malus è possibile optare per alcune misure ad hoc, come il cosiddetto bonus protetto e la legge Bersani.
- Il bonus protetto è una clausola offerta dalla maggior parte delle compagnie assicurative per consentire al titolare della polizza di conservare la classe di merito e non aumentare l’importo del premio da pagare anche in caso di incidente con colpa. Il bonus protetto, è bene sottolineare, trova applicazione soltanto se non si cambia compagnia assicurativa. Questo perché si mantiene la classe di merito interna e non la classe di merito universale.
- Come già detto, viene assegnata in automatico la classe 14 a chi stipula una nuova polizza assicurativa. Grazie alla Legge Bersani, però, è possibile ottenerne una più bassa e quindi risparmiare sull’importo del premio da pagare. In base a tale decreto, infatti, è possibile assicurare un mezzo appena acquistato con la stessa classe di merito di un altro veicolo già assicurato appartenente allo stesso nucleo familiare.
Come riportato su Aci Prima Porta:
«Con la legge Bersani è stato possibile per gli appartenenti alla stessa famiglia ereditare la classe di merito del familiare convivente, a patto che i veicoli appartenessero alla stessa categoria. Oggi, grazie al Bonus-Malus famiglia, è possibile che tutti gli appartenenti allo stesso stato di famiglia ereditino la classe di merito più vantaggiosa, applicabile non solo ai veicoli della stessa categoria. Inoltre, se prima l’eredità della classe di merito avveniva solo con la prima attivazione della Rc auto, ora anche con il rinnovo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA