Cos’è il Fediverso? A parlarne è Adam Mosseri, a capo di Instagram, in occasione del lancio in Europa di Threads.
Cos’è il Fediverso? È questa la domanda più diffusa nelle ultime ore tra gli appassionati di tech, social network e non solo.
In occasione del lancio in Europa di Threads, l’app nata da una costola di Instagram per fare concorrenza a X (ex Twitter), Adam Mosseri, capo della piattaforma di Meta, attraverso un reel condiviso dal suo profilo Instagram ha parlato di “Fediverso”, un concetto oltre 10 anni fa di cui molte persone non avevano mai sentito parlare prima.
Per molti, impegnati a testare la nuova interessante app, questa parola potrebbe essere passata inosservata. Tuttavia, il Fediverso merita di essere compreso, perché è proprio su questo che potrebbero basarsi i social network del futuro.
Che cos’è il Fediverso
Per capire che cos’è il Fediverso è necessario fare un passo indietro e introdurre alcuni concetti di base: la parola “Fediverso” - dall’inglese “Fediverse” - nasce dalla crasi di “federated” (federato) e “universe” (universo). A queste traduzioni, poi, è necessario aggiungere anche altri due concetti chiave per comprendere a pieno: quello di server e quello di protocollo di comunicazione.
Un server è uno spazio all’interno del quale vengono conservati dei dati a cui gli utenti possono accedere per consultarli o modificarli, se ne hanno l’autorizzazione. I dati degli account Instagram, per esempio, sono conservati all’interno di server molto grandi sparsi in tutto il mondo o all’interno dei data center. Altri server di dimensioni più ridotte possono invece trovarsi in luoghi più comuni, come in casa o in ufficio.
Un protocollo di comunicazione è un insieme di regole che definiscono le modalità con cui due o più sistemi possono comunicare tra loro. Questo può essere chiuso oppure aperto. Nel caso un software adotti un protocollo chiuso ai suoi utenti sarà permesso di comunicare solamente con coloro che utilizzano lo stesso mezzo. Mentre, al contrario, in caso di protocollo aperto è possibile anche entrare in contatto sfruttando piattaforme diverse.
Chiariti questi due concetti fondamentali è possibile spiegare che cos’è davvero il Fediverso: è uno spazio in cui i server decentralizzati all’interno (leggasi piattaforme social) condividono lo stesso protocollo e comunicano tra loro.
Il protocollo su cui Threads sarà basato si chiama ActivityPub, è diventato pubblico 5 anni fa, nel 2018, ed è stato utilizzato anche per Mastodon, una delle app del post-Twitter nate per accogliere gli utenti fuggiti dalla piattaforma di Elon Musk.
Il fatto che Mosseri e il suo team abbiano annunciato la loro volontà di adottare questo protocollo ha delle implicazioni pratiche molto interessanti.
Come ammesso dallo stesso Mosseri, presto gli utenti di Threads potranno condividere contenuti su altre piattaforme del Fediverso, come Mastodon, senza lasciare l’applicazione, promuovendo così l’interoperabilità tra i diversi server; e la portabilità, che permetterà agli utenti potranno “portare” con loro i follower da una piattaforma all’altra.
In secondo luogo, la tendenza ad utilizzare protocolli aperti potrebbe portare alla nascita di nuove piattaforme social in grado di mettere in difficoltà il monopolio delle “Big Tech”.
Le prossime piattaforme infatti, potrebbero offrire regole proprie diverse da quelle dei grandi player del settore, rappresentando così un’invitante alternativa per gli utenti, sempre più alla ricerca di spazi personalizzati sulle loro esigenze. Naturalmente non basterà il protocollo aperto per fare in modo che ciò avvenga, ma rappresenta pur sempre un primo passo verso un mercato più libero.
Al momento, come spiegato da Mosseri, l’interoperabilità tra Threads e le altre piattaforme del Fediverso è possibile solamente per alcuni utenti - i tester - che hanno acconsentano esplicitamente a mostrare i propri post su altri server federati col protocollo ActivtyPub. Presto, tuttavia, questa nuova possibilità sarà estesa anche ad altri utenti.
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Fediverso Threads: quando arriva
Nel reel pubblicato in occasione del lancio di Threads, Mosseri ha spiegato che prima che tutti gli utenti della piattaforma possano accedere al Fediverso dovrà passare ancora del tempo. Se da un lato - ha spiegato - è vero che un piccolo gruppo di utenti vi ha già accesso, dall’altro è altrettanto vero che sarà necessario attendere il 2024 perché questa novità sia disponibile per tutti.
Mosseri ha infatti spiegato che “questa fase del lavoro sta richiedendo più tempo di quanto ci aspettassimo a causa degli aspetti relativi alla sicurezza e alla compliance e ai controlli a cui la nostra azienda è sottoposta”.
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