Cosa (non) si può fare in cantina

Ilena D’Errico

24/08/2024

Ecco le risposte ai dubbi più comuni sull’uso di una cantina privata o condominiale: cosa è permesso e cosa è vietato.

Cosa (non) si può fare in cantina

Per cantina si intende un locale interrato (o seminterrato) che costituisce una pertinenza di un’abitazione, anche se in alcuni casi può costituire un’unità autonoma. Di norma le cantine vengono utilizzate per riporre oggetti ingombranti e poco usati, per esempio biciclette, alberi di natale, scatole con indumenti del cambio di stagione e così via. Utilizzare la cantina come deposito non è soltanto una consuetudine, visto che anche dal punto di vista catastale le cantine sono considerate al pari di magazzini e similari, ovvero nella categoria C/2.

Ciò non esclude che il proprietario o l’inquilino possano essere più elastici e utilizzare la cantina in modo più discrezionale. Bisogna però essere attenti a non usare tutta creatività, non tutto è concesso in cantina. Alcuni oggetti non sono idonei a essere tenuti in uno spazio interrato o vicino ad alcuni edifici, così come non tutte le attività sono ammesse. Ecco le regole da tenere a mente per evitare spiacevoli incidenti e conseguenze legali, sia per le cantine che si trovano in condominio che per i locali privati.

Lavorare in cantina

Un dubbio apparentemente insolito ma in realtà molto diffuso riguarda la possibilità di lavorare in cantina, anche se la risposta dipende dal significato specifico che ognuno attribuisce a questa frase. La risposta generale è che non si può lavorare in cantina, perché questo locale nasce con la funzione di deposito. I locali adibiti alle lavorazioni, per esempio di tipo elettrico o meccanico, necessitano di un’apposita licenza e devono essere conformi alle regole stabilite dalla normativa di riferimento.

Anche per svolgere lavori manuali che rientrano nell’hobbistica serve molta attenzione, avendo cura di limitare i rumori ed evitare drasticamente tutte quelle azioni che possono compromettere la sicurezza degli altri e l’edificio. Quindi niente scintille, macchinari pesanti, fumi e similari.

Ovviamente queste considerazioni non valgono per chi lavora al pc o svolge degli hobby non pericolosi, come il ricamo o la pittura (fatto salvo l’uso di solventi e vernici che resta tossico non trattandosi di un ambiente sufficientemente areato). Senza dubbio è vietato far lavorare altre persone nel locale, a meno che ciò non sia perfettamente in linea con la normativa del lavoro di riferimento.

Dormire in cantina

Anche l’idea di dormire in cantina è più comune di quanto si pensi, spesso non per ragioni disperate ma per metodi di ottimizzazione degli spazi. In linea generale, non è vietato farlo, nemmeno se si posizionano oggetti e arredi per rendere l’ambiente più confortevole. Bisogna però riuscire a far ciò rispettando il regolamento condominiale e soprattutto senza cambiare destinazione d’uso.

La cantina non è abitabile, a meno che abbia ottenuto la certificazione di agibilità richiesta al Comune. Condizione assai improbabile senza importanti interventi sul locale, che di norma richiedono contestuali permessi di costruire. Di certo, non è possibile andare a vivere in una cantina così come si presenta normalmente.

Allo stesso tempo, non può arrivare nessun divieto in merito dall’assemblea condominiale, che può impedire il passaggio soltanto per ragioni di decoro e sicurezza dello stabile (come da orientamento della Corte di Cassazione).

Oggetti vietati in cantina

È più facile comprendere le regole di utilizzo di una cantina sapendo gli oggetti vietati, senza dubbio:

  • materiale esplosivo o infiammabile;
  • oggetti inquinanti;
  • sostanze nocive.

Se la cantina comunica con un’autorimessa o delle abitazioni civili tramite il vano scala (come la maggior parte delle cantine condominiali) bisogna tenere conto anche della normativa antincendio, evitando anche apparecchi elettrici (compresi gli elettrodomestici). Il regolamento condominiale può mettere in atto ulteriori limitazioni per garantire non soltanto la sicurezza dello stabile ma anche l’utilizzo corretto e conforme al benessere di tutti i condomini.

Per le cantine private, tuttavia, eccetto gli oggetti pericolosi e le azioni che violano normative a tutela della collettività o del lavoro, c’è un certo margine di libertà.

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