Divieto di smartphone a scuola, sei favorevole? Partecipa al sondaggio

Alessandro Cipolla

16 Settembre 2024 - 14:12

Rispondi al sondaggio di Money.it: sei favorevole o contrario al divieto dell’uso dello smartphone a scuola fino alle medie, anche per fini didattici?

Divieto di smartphone a scuola, sei favorevole? Partecipa al sondaggio

Divieto di smartphone a scuola, sei favorevole? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori ora che, con l’inizio dell’anno scolastico in Italia, gli studenti fino alle medie sono alle prese con questa novità introdotta dal ministro Valditara con una circolare emanata in piena estate.

Divieto di smartphone a scuola, sei favorevole?

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Lo scorso luglio il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha voluto regolarizzare l’utilizzo degli smartphone e dei dispositivi elettronici nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, introducendo un divieto assoluto nell’utilizzo.

Alla luce delle considerazioni che precedono, a tutela del corretto sviluppo della persona e degli apprendimenti - si legge nella circolare -, si dispone il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici per gli alunni della scuola dell’infanzia, fino alla secondaria di I grado, salvo i casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal piano didattico personalizzato, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per documentate e oggettive condizioni personali. Potranno, invece, essere utilizzati, per fini didattici, altri dispositivi digitali, quali pc, tablet sotto la guida dei docenti”.

In sostanza in quest’anno scolastico gli alunni fino alla scuola media non potranno fare uso dello smartphone anche per fini didattici. Per il ministro Valditara infatti “bisogna evitare che i cellulari rubino il desiderio di vita diventando strumenti di dipendenza e facciano dei giovani persone dentro una community piuttosto che parte di una comunità”.

In teoria il cellulare era già vietato in classe, ma adesso con la nuova circolare si fa divieto all’utilizzo anche dietro l’autorizzazione da parte del docente. In passato diverse scuole hanno lanciato invece l’iniziativa del patentino per lo smartphone, un modo per far imparare a chi frequenta elementari e medie a gestire la propria comunicazione digitale in un percorso che coinvolge anche le famiglie.

Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire se i lettori sono favorevoli o contrari al divieto di smartphone a scuola come voluto da Valditara.

Smartphone vietati a scuola: il sondaggio

Questo sondaggio di Money.it arriva nel momento in cui la scuola ha riaperto i battenti dopo le vacanze estive, con il nuovo anno scolastico che, fino alle medie, vede l’introduzione del divieto assoluto dell’utilizzo di smartphone.

Io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie - ha spiegato il ministro Giuseppe Valditara -. E questo ovviamente non significa l’uso del tablet o del computer che devono essere però utilizzati sotto la guida del docente”.

Rispetto al passato non cambia molto, con il divieto che adesso è stato esteso anche a quei casi dove il permesso all’utilizzo del cellulare veniva dato dall’insegnante, che adesso non avrà più la possibilità ci concedere queste speciali autorizzazioni.

Chi trasgredisce al divieto fortemente voluto da Valditara può incorrere in sanzioni disciplinari, mentre in molti avrebbero preferito continuare sulla strada del patentino - ne sono stati rilasciati circa 100.000 di questi attestati - per i ragazzi delle scuole elementari e medie.

Educare, non proibire, il problema non è smartphone Sì o No, ma capire come usarlo - ha scritto il Fatto Quotidiano -. Restiamo in attesa delle linee attuative, non è chiaro come verrà impedito, nei fatti, l’uso dello smartphone. Basta entrare in una classe per capire come sia difficile: sulle prime il ministro ci ha fatto sorridere, il suo sembrava un proclama vuoto”.

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