Ecco quando devi mettere la freccia a una rotatoria

Ilena D’Errico

13 Luglio 2024 - 08:15

Ecco quando devi mettere la freccia a una rotatoria e quali sono le regole sulla precedenza dei veicoli per non rischiare brutte conseguenze.

Ecco quando devi mettere la freccia a una rotatoria

Le rotatorie, spesso definite anche rotonde (nonostante questo termine non esista nel Codice della strada), sono di recente introduzione nelle strade italiane e nonostante ciò estremamente diffuse. La collocazione di una rotatoria ha diversi vantaggi rispetto agli incroci, anche ambientali, ma di certo non quello di semplificare la vita agli automobilisti, spesso indecisi sul comportamento giusto da adottare.

Certo, dopo aver ottenuto la patente di guida dovrebbe risultare più semplice, eppure non tutti ricordano le regole per passare da una rotonda con l’auto o la moto. Vediamo cosa c’è da sapere, partendo dal dubbio più comune di tutti: quando mettere la freccia a una rotatoria e perché.

Quando mettere la freccia a una rotatoria

Durante le esercitazioni con l’istruttore di guida si impara a usare gli indicatori di direzione per segnalare agli altri conducenti le proprie intenzioni e anticipare il proprio comportamento. Anche se tanti sembrano dimenticarsene spesso, l’utilizzo delle frecce in rotatoria per garantire la scorrevolezza del traffico e la sicurezza, in particolar modo quando la rotatoria è disposta su più corsie.

Nonostante ciò, l’utilizzo degli indicatori di direzione in rotonda può creare un po’ di confusione, visto che non è facile ridurre il percorso a una distinzione tra destra e sinistra. Iniziamo con il ricordare che non bisogna assolutamente azionare l’indicatore direzionale quando si entra in rotonda, visto che la rotatoria è il proseguimento della strada che si sta percorrendo e non comporta alcuna variazione nella marcia.

Dopo l’ingresso in rotatoria bisogna invece essere pronti a segnalare i propri movimenti e soprattutto quale uscita prenderà il veicolo. Da quest’ultima, infatti, dipende il corretto utilizzo degli indicatori di posizione. In particolare:

  • bisogna mettere subito la freccia a destra se si ha l’intenzione di imboccare la prima uscita disponibile;
  • quando si supera l’ultima uscita prima della propria bisogna mettere comunque la freccia a destra, comunicando così l’intenzione di uscire;
  • dopo l’immissione in rotatoria è consigliabile ma non obbligatorio mettere la freccia a sinistra, segnalando agli altri che non si intende imboccare la prima uscita utile.

L’utilizzo degli indicatori di direzione in rotatoria deve inoltre essere moderato a seconda del traffico, soprattutto in caso di rotonda a più corsie. In quest’ultimo caso, infatti, rispettando le corsie non c’è bisogno di segnalare ulteriormente il proprio comportamento, utilizzando la freccia soltanto per segnalare per tempo la propria uscita. Si userà quindi la freccia a destra.

Quando c’è molto traffico, tuttavia, i conducenti sono autorizzati a usare qualsiasi corsia per immettersi in rotatoria e il loro comportamento non è più chiaro e prevedibile. Bisognerà quindi proseguire sulla stessa corsia imboccata, evitando pericolosi cambiamenti durante la percorrenza, e prepararsi a cambiarla soltanto poco prima dell’uscita, segnalando per tempo con la freccia a destra. Il tempismo con cui si azionano gli indicatori si rivela quindi fondamentale.

La precedenza in rotatoria, all’italiana o europea?

Dopo il problema delle frecce, che dovrebbe essere chiarito, ogni giorno gli italiani devono far fronte a una spinosa questione: chi ha il diritto di precedenza in rotonda? Quando ci si trova davanti a una rotonda all’europea, peraltro la più diffusa anche sul nostro territorio, i veicoli che si stanno per immettere devono riconoscere la precedenza a quelli che stanno già percorrendo la rotatoria. Al contrario, se ci si trova di fronte alla cosiddetta rotonda all’italiana sono i veicoli all’interno della rotatoria a dover garantire la precedenza agli altri.

Per distinguere tra le due rotatorie bisogna far affidamento alla segnaletica verticale e orizzontale posizionata all’ingresso nella rotatoria. La rotonda all’europea, oltre al segnale blu e bianco che ne indica la presenza, prevede anche il segnale di precedenza che raccomanda prudenza e attenzione a coloro che si stanno per immettere. Al contrario, la rotonda all’italiana prevede soltanto il cartello blu, visto che chi si immette ha diritto di precedenza.

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