Gli analisti di Fitch sull’impatto economico del coronavirus: cosa aspettarsi?
Anche gli analisti dell’agenzia di rating Fitch sono tornati a parlare dell’impatto mondiale del coronavirus e lo hanno fatto rivedendo negativamente le proprie previsioni.
Al momento, il caso base degli esperti è quello di una recessione che si rivelerà particolarmente profonda.
Il caos generato dal coronavirus, d’altronde, è stato più imponente del previsto, per cui Fitch ha tagliato le sue stime sull’attività economica globale. Quest’ultima non crescerà dell’1,3% come previsto inizialmente, ma si contrarrà di 1,9 punti percentuali.
L’analisi di Fitch sul coronavirus: i Paesi più colpiti
“La velocità con cui si sta evolvendo la pandemia di coronavirus ha reso necessaria un’altra serie di enormi tagli alle nostre previsioni sul PIL,”
si legge nel report pubblicato dall’agenzia di rating e intitolato: Deep Global Recession in 2020 as Coronavirus Crisis Escalates.
Come anticipato, l’attività economica mondiale calerà dell’1,9% e tra il PIL più colpiti ci saranno quelli di:
- Stati Uniti: -3,3%
- Eurozona: -4,2%
- Regno Unito: -3,9%
In Cina, invece, il recupero economico messo in atto non sarà comunque sufficiente ad arginare il tonfo di gennaio-marzo. Nell’intero 2020 Pechino crescerà soltanto a un tasso inferiore al 2%. Dal +6,1% del 2019.
Quanto ci vorrà per tornare ai livelli pre-coronavirus
Per alcune economie il secondo trimestre dell’anno si rivelerà il più difficile. Secondo Fitch i lockdown peseranno sui PIL dell’Eurozona e degli USA con cali del 7-8% o, in alcuni casi, con flessioni annualizzate del 28% e del 30%
Secondo gli esperti, se la crisi sanitaria verrà definitivamente contenuta nella seconda metà del 2020, allora forse si assisterà finalmente a un discreto recupero sequenziale dell’attività man mano che i lockdown verranno rimossi.
Per tornare ai livelli pre-coronavirus, hanno comunque tuonato da Fitch., bisognerà aspettare almeno la fine del 2021.
© RIPRODUZIONE RISERVATA