Google cancellerà alcuni account gmail, ma quanto c’è di vero? Ecco quali sono gli account che saranno eliminati, perché e come impedirlo.
Gli account gmail sono davvero in pericolo? Ha fatto molto discutere la notizia riguardo la decisione di Google di cancellare alcuni account. Le ragioni però sono ben precise e se si è un utente attento alla propria casella elettronica, questa sicuramente non corre rischi.
Infatti, a partire dal 1° dicembre 2024, Google applicherà una nuova politica che prevede l’eliminazione definitiva degli account Gmail inattivi per più di 2 anni. La notizia ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti, soprattutto tra coloro che temono di perdere importanti dati personali come e-mail, documenti e foto archiviate sui servizi Google.
Questa decisione, annunciata dalla vicepresidente della gestione dei prodotti di Google, Ruth Kricheli, ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli account e ridurre il rischio di attacchi informatici.
Gli account inattivi, infatti, risultano spesso privi di misure di sicurezza aggiornate, come l’autenticazione a due fattori, rendendoli un bersaglio facile per gli hacker. La nuova policy non riguarda solo Gmail, ma altri servizi Goolge. Tuttavia, sono esclusi dall’applicazione della norma gli account aziendali e quelli legati al settore dell’istruzione.
Cosa significa, dunque, questa decisione per gli utenti e quali azioni possono essere intraprese per evitare la cancellazione del proprio account? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Perché Gmail cancellerà gli account inattivi?
La decisione di Google di eliminare gli account Gmail inattivi risponde principalmente a questioni di sicurezza. Secondo Ruth Kricheli, gli account che non vengono utilizzati da tempo tendono a diventare particolarmente vulnerabili. Spesso, infatti, non adottano misure di protezione come password “robuste” o autenticazione a due fattori, e possono contenere dati sensibili che, in caso di violazione, metterebbero a rischio non solo i proprietari degli account ma anche i contatti associati.
L’eliminazione degli account inattivi coinvolge diversi servizi dell’ecosistema Google, tra cui:
- Gmail: Tutti i messaggi e le informazioni contenute verranno cancellati.
- Google Drive: Documenti, fogli di lavoro e altri file archiviati andranno persi.
- Google Foto: Le foto e i video archiviati non saranno più recuperabili.
- Google Workspace: Eventuali dati salvati su Documenti, Presentazioni e Calendario verranno eliminati.
La nuova politica di Google si inserisce in un panorama digitale in cui la sicurezza online è una priorità assoluta. Gli account inattivi rappresentano una doppia minaccia: non solo sono più vulnerabili agli attacchi, ma possono diventare strumenti per attività fraudolente, come il phishing o l’invio di spam. Eliminare questi account riduce la superficie di attacco per i cybercriminali, contribuendo a rendere l’ecosistema digitale più sicuro.
Il modello di Google non è un caso isolato. In Europa, la protezione dei dati è regolata dal GDPR, che promuove la minimizzazione dei dati conservati. Anche altre piattaforme come Apple e Microsoft adottano politiche simili per gli account inattivi.
È importante quindi che gli utenti mantengano aggiornata la propria presenza online. Account abbandonati o non protetti non solo mettono a rischio la sicurezza personale, ma possono portare alla perdita di dati preziosi. Un controllo regolare delle attività digitali e l’adozione di misure di sicurezza sono essenziali per proteggere le proprie informazioni.
Come evitare che Google elimini l’account Gmail
Fortunatamente, evitare la cancellazione è semplice. È sufficiente utilizzare l’account almeno una volta ogni due anni per mantenerlo attivo. Tra le azioni consigliate ci sono :
- Inviare un’e-mail o accedere regolarmente alla casella di posta.
- Caricare o modificare file su Google Drive.
- Visualizzare o caricare foto su Google Foto.
- Guardare video su YouTube mentre si è connessi al proprio account.
Anche queste attività minime segnalano a Google che l’account è ancora in uso e proteggono i dati archiviati. Per chi gestisce più account personali, un promemoria periodico per accedere a ciascuno di essi può prevenire perdite accidentali.
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