Una maestra di una scuola elementare di Roma è morta per meningite meningococcica. Per gli alunni è scattata immediatamente la profilassi, mentre molti medici consigliano di vaccinarsi per prevenire la meningite.
Meningite, è allarme a Roma dopo la notizia della morte di una maestra della scuola elementare della Garbatella.
Ieri mattina la Asl RmC ha inviato una mail ai genitori degli alunni della scuola elementare “Cesare Battisti” che si trova alla Garbatella per informarli del decesso di una maestra per meningite meningococcica.
La maestra di matematica, una donna di 52 anni molto conosciuta nel quartiere, è stata ricoverata nel giorno di Natale al San Giovanni di Roma e viste le sue condizioni è stata trasferita d’urgenza al Policlinico Gemelli, dove però è morta il giorno seguente.
Nell’ultimo giorno di scuola prima dell’inizio delle vacanze di Natale la maestra ha tenuto regolarmente lezione, quindi è probabile che i primi sintomi della meningite siano stati avvertiti pochi giorni dopo.
La notizia è stata rivelata dall’Ansa, ma si attendono conferme da fonti ospedaliere.
Meningite, maestra morta a Roma: per gli alunni avviata la profilassi
Nell’e-mail inviata dalla Asl ai genitori degli alunni della maestra, è stato consigliato di far visitare i propri figli dal medico curante o dal pediatra. Inoltre, nel caso in cui siano stati a stretto contatto con la docente è stata raccomandata l’assunzione di uno specifico antibiotico. Nel dettaglio, l’Asl ha consigliato l’assunzione di una “cpr di Ciprofloxacina 500 mg e di Rifampicina 600 mg. 1 cpr due volte al dì per due giorni per gli alunni della classe, ove insegnava la suddetta docente".
Prima di somministrare i suddetti farmaci, però, è bene consultare un medico.
Queste istruzioni però non sono bastate per placare il clamore inevitabile suscitato dalla notizia della morte dell’insegnante di una delle scuole più conosciute di Roma, immortalata anche nella famosa serie TV “I Cesaroni”.
Meningite: conviene vaccinarsi?
La meningite da meningococco è una malattia piuttosto rara, ma gravissima.
Infatti, può portare a delle conseguenze molto serie, come il ritardo mentale o persino alla morte. Ecco perché i medici consigliano di vaccinarsi per prevenire la meningite. I vaccini anti-meningite, infatti, sono una delle migliori armi con cui ridurre il rischio di essere contagiati dalla malattia.
I bambini sono i soggetti più a rischio, ma come dimostra il caso della maestra di Roma anche per gli adulti è consigliato il vaccino. Le fasce di età più esposte comunque sono quella che va dalla nascita fino ai 12 anni e quella dai 15 ai 24 anni. E la possibilità di essere contagiati è maggiore per chi solitamente frequenta luoghi chiusi e affollati, come discoteche o palestre.
Attualmente ci sono tre tipi di vaccini contro la meningite:
- vaccino contro lo pneumococco, che copre circa l’80% delle infezioni causate da questo batterio. Viene somministrato ai bambini a partire dai 3 mesi di vita;
- vaccino contro il Meningococco B (MenB): questo serve per prevenire la malattia causata dal meningococco di tipo B, conosciuta anche come meningite fulminante. Questo vaccino, nonostante è stato dimostrato che è piuttosto efficace, non copre da tutti i ceppi di batteri che causano la malattia;
- vaccino contro il Meningococco C (MenC): è probabilmente il più famoso, perché inserito nelle vaccinazioni raccomandate dal Piano Nazionale per la prevenzione vaccinale e per questo è gratuito nei bambini tra il 13° e il 15° mese.
Quindi, ad oggi la vaccinazione è l’unica strada percorribile per prevenire la meningite. Ecco perché il vaccino è altamente consigliato dai medici. Per tutte le altre informazioni sui costi e sulle controindicazioni vi consigliamo di leggere: Meningite: conviene vaccinarsi?
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