Sapevi che i rifiuti tecnologici contengono componenti in oro? Ecco come recuperarlo.
Non tutti sanno che la maggior parte dei dispositivi tecnologici, come smartphone e computer, hanno al loro interno componenti placcati in oro. Questo perché l’oro ha un’eccellente conduttività termica ed elettrica, resiste all’ossidazione ed è inalterabile. È sopratutto sulle schede madri che si trova una piccola quantità d’oro a 22 carati. Una quantità che sembrerebbe irrisoria ma se sommata ai rifiuti elettronici che ogni giorno vengono accumulati in tutto il mondo, non recuperare quest’oro è davvero un peccato.
Il recupero è molto redditizio ed è un settore che promette sviluppi interessanti. Uno dei vantaggi è dovuto sopratutto all’ambiente. Tutti questi scarti invece che finire in discarica o dispersi nell’ambiente, vengono recuperati e destinati ad un nuovo utilizzo. Nel 2022, circa 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici sono stati smaltiti in tutto il mondo, ma meno di un quarto è stato formalmente riciclato.
Si stima che una tonnellata di schede madri possa contenere fino a 150 grammi di oro puro, oltre ad altri metalli preziosi come argento, palladio e rame. Questi materiali, utilizzati per collegamenti elettrici stabili, possono generare un rendimento di oltre 19mila euro a tonnellata, molto più dei tradizionali giacimenti d’oro. Ecco perché il business più che nella fase di estrazione si sta spostando sempre più nella fase di recupero.
Quanto oro è presente in smartphone e computer
Abbiamo appurato che i moderni dispositivi tecnologici hanno oro al loro interno, in particolare sulla scheda madre, la memoria ram o i processori. Sia nel computer che negli smartphone la quantità di oro presente dipende da diversi fattori. In genere in uno smartphone è presente 1/3 di grammi d’oro che da un punto di vista commerciale e alle quotazioni attuali vale circa 2 euro. Nei computer va ancora meglio. Dispositivi come quelli Apple hanno più parti e componenti in oro. In linea generale, all’interno di un computer è presente circa 1/5 di grammi in oro. Stando alla quotazione odierna equivale a circa 12 euro.
Come recuperare oro da pc e smartphone
Recuperare oro da pc e smartphone non è facile perché è richiesta una procedura abbastanza complessa e difficilmente a casa è possibile farla. L’oro c’è bisogno di legarlo con altri metalli ed è necessario avere acidi appositi per farlo. Esistono diversi metodi utilizzati per separare l’oro dalle altre leghe e altri componenti. In Italia si sta sperimentando un sistema, chiamato ROMEO, che consente il recupero di materiali preziosi che si trovano nelle schede elettroniche dei computer e dei cellulari. L’impianto pilota si trova presso il Centro Ricerche Casaccia, a nord di Roma e permette di recuperare il 95% dei metalli tramite un processo che si effettua a temperature ambiente e senza pretrattamento delle schede.
L’altra alternativa per estrarre l’oro in modo pulito e efficiente è usare batteri naturali tramite un processo chiamato biolisciviazione. Tale processo sfrutta il metabolismo di batteri naturali, come l’Acidithiobacillus ferrooxidans, che producono agenti ossidanti capaci di sciogliere i metalli in soluzione.
Questa tecnica è in fase di sperimentazione in Inghilterra dove la Bioscope Technologies sta costruendo un impianto a Cambridge. La biolisciviazione oltre a essere più ecologica, rende i metalli sufficientemente puri da poter essere riutilizzati in nuovi dispositivi. In questo modo zero sprechi in un’economia sempre più circolare con l’ambiente che ringrazia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA