In arrivo il nuovo codice di comportamento per i dipendenti pubblici. Dal 14 luglio 2023 entreranno in vigore alcune importanti novità. Ecco il riassunto in 3 punti.
I dipendenti pubblici avranno un nuovo codice di comportamento. Il nuovo codice di comportamento si è reso necessario in vista della riforma della Pubblica amministrazione prevista all’interno del Pnrr. Le modifiche includono l’adozione di comportamenti green, divieto di discriminazioni basate su condizioni personali, una maggiore attenzione nell’uso del social e altro.
Il D.P.R. 62/2013 regola il codice di comportamento dei dipendenti pubblici in Italia e le modifiche a questo aggiungono ai già ben consolidati “doveri fondamentali”, come diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta, anche nuove norme più etiche.
Il nuovo codice di comportamento per i dipendenti pubblici si può quindi dividere in base alle grandi novità, ovvero 3 punti: etica, ecologia, responsabilità.
Riforma della Pubblica amministrazione: come cambia il codice di comportamento
Nel corso degli anni si è resa sempre più evidente la necessità di aggiornare la versione del codice di comportamento per i dipendenti pubblici datato 2013. L’attuale versione verrà aggiornata con diversi articoli. Entrerà in vigore il 14 luglio 2023 il nuovo set di normativa sul lavoro etico, ecologico e più responsabile, ovvero che tiene conto di temi quali social e privacy.
Il nuovo codice di comportamento entrerà in vigore anche alla luce del raggiungimento dell’obiettivo del Pnrr “Milestone M1C1”, ovvero la riforma della Pubblica amministrazione che deve essere completata entro il primo semestre del prossimo anno.
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Nuovo codice di comportamento: le 3 principali modifiche
Il nuovo codice di comportamento, che entrerà in vigore il 14 luglio, si aggiunge e si aggiornano i temi quali comportamenti green, etici e di responsabilità in fatto di utilizzo dei social e sulla privacy. Nello specifico l’articolo 3 - comma 4 è stato modificato per enfatizzare i principi di economia, efficienza ed efficacia nel contesto di un consumo energetico sostenibile e di un rispetto dell’ambiente durante le attività amministrative. Anche l’articolo 11-quater si basa sul rispetto dell’ambiente di lavoro, incoraggiando i dipendenti a contribuire agli obiettivi di riduzione del consumo energetico e di risorse e alla raccolta differenziata dei rifiuti.
Mentre in vista della crescente digitalizzazione del lavoro, l’articolo 11-bis e l’articolo 11-ter sono stati introdotti per disciplinare l’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social media, introducendo regole per la sicurezza dei dati, l’uso dei dispositivi elettronici personali e l’utilizzo appropriato dei social media. Infine l’articolo 11-quinques vuole promuovere il rispetto della personalità, dignità e integrità fisica e psichica dei dipendenti, vietando le discriminazioni di qualsiasi tipo.
Cosa cambia nello specifico? Il tema dei social e la privacy
Ogni articolo apporterà dei cambiamenti nella gestione degli uffici e dei comportamenti personali, ma l’aspetto più discusso è quello dell’utilizzo dei social media e quindi il concetto di “privacy”. Infatti viene richiesta cautela nell’uso dei social media ai dipendenti pubblici, ma cosa significa? Viene di fatto chiesto ai dipendenti di “astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione pubblica”.
Cambia anche l’utilizzo degli strumenti pubblici per le incombenze personali. Sarà infatti possibile usare gli strumenti informatici forniti dall’amministrazione purché l’attività sia breve e senza che questa impedisca il regolare svolgimento delle attività quotidiane lavorative personali o dell’ufficio.
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