Sono state ritirate più di 150.000 bottiglie d’acqua negli Stati Uniti a causa della contaminazione batterica e dei possibili effetti per la salute.
Oltre 150.000 bottiglie d’acqua sono state ritirate a causa della contaminazione batterica negli Stati Uniti, riaccendendo sopiti timori nei consumatori, non solo statunitensi. Anche in Europa è capitato in passato che alcuni lotti di acqua in bottiglia siano stati ritirati per via di contaminazioni chimiche o batteriche, fortunatamente senza causare danni rilevanti. Ora la notizia riguarda esclusivamente gli Stati Uniti, dove è venduta l’acqua in bottiglia Berkeley Club Beverages.
Il marchio non è disponibile in Europa, pertanto gli italiani non devono preoccuparsi di adottare particolari accorgimenti. La comunicazione della Food and drug administration (FDA, agenzia federale statunitense che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici) ha tuttavia destato un certo clamore, soprattutto per la considerevole quantità di prodotti richiamati. Approfondiamo la questione.
150.000 bottiglie d’acqua richiamate per contaminazione batterica
Come anticipato, il richiamo della Fda riguarda circa 150.000 bottiglie d’acqua del marchio Berkeley Club Beverages della Berkeley Spring, situata in Virginia Occidentale. L’agenzia ha infatti condotto alcuni test, rilevando numerosi campioni positivi alla presenza di coliformi. Un ampio gruppo di batteri a bastoncello, che comprende anche l’Escherichia Coli e l’Enterobacter, spesso presenti nei bacini idrici e pertanto sottoposti a puntuali controlli da parte delle autorità.
La concentrazione e la tipologia di coliformi nell’acqua sono elementi essenziali nell’analisi dell’inquinamento e della salubrità dell’acqua, che deve sottostare a rigorosi standard di sicurezza. Di fatto, non tutti questi batteri sono pericolosi per l’essere umano, ma alcuni, in particolare l’Escherichia Coli e l’Enterobacter, possono provocare infezioni del tratto digestivo e urinario. Il richiamo della Fda è di classe 3, ossia “una situazione in cui l’uso o l’esposizione al prodotto non conforme è improbabile causa di controindicazioni per la salute”.
Il richiamo, che riguarda i lotti 090326, 090426, 090526 e 090626 in Virginia Occidentale e in Maryland, ha quindi carattere precauzionale, anche se i cittadini sono stati invitati a non consumare l’acqua contaminata, che potrebbe generare malesseri (con sintomi come la dissenteria, vomito, dolori addominali e talvolta febbre). In quest’ultimo caso, gli statunitensi dovranno contattare il dipartimento locale della salute, come spiegato dall’agenzia federale.
Ma l’acqua in bottiglia è pericolosa?
In occasione di questi avvenimenti è facile avere dei dubbi sulla salubrità dell’acqua in bottiglia, che in effetti non è particolarmente apprezzata dagli esperti. Gli studi sull’acqua in bottiglia sono numerosi e rilevano, oltre alle possibili contaminazioni (sia batteriche che chimiche), svantaggi dal punto di vista ambientale ed economico per i consumatori. Ciononostante, non si può affermare che l’acqua in bottiglia sia pericolosa, visto che la stessa Organizzazione mondiale della sanità ne ammette il consumo, purché i prodotti siano conformi agli standard normativi.
Il possibile problema dell’acqua imbottigliata potrebbe piuttosto riguardare le microplastiche, su cui non sono ancora disponibili dati conclusivi. Seguendo le corrette modalità di imbottigliamento, trasporto e conservazione non dovrebbero comunque esserci troppi rischi, come previsto dalla legge. L’acqua di rubinetto appare dunque più vantaggiosa dal punto di vista economico ed ambientale, non essendo però garanzia di un’acqua sempre più sicura e salubre. Anche quest’acqua è controllata ed esposta a eventuali contaminazioni, sebbene in misura inferiore, essendo al riparo dalle sole microplastiche.
In questo senso, è importante sensibilizzare e informare le famiglie in modo adeguato, evitando ad esempio che vanifichino ogni beneficio conservando l’acqua di rubinetto in bottiglie di plastica già utilizzate. È inoltre utile verificare che l’acqua sia priva di colore e odore, attenzionando anche il sapore che non deve avere retrogusti particolari. Naturalmente, l’acqua non deve nemmeno lasciare sedimenti. Attraverso il proprio Comune di riferimento sarà inoltre possibile verificare le analisi condotte sulle acque, presentando se necessario eventuali segnalazioni di anomalie. Lo stesso vale per il controllo del marchio di riferimento per la propria acqua in bottiglia, tenuto a verifiche periodiche in tal senso.
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