Stai cercando lavoro e sei aperto alla possibilità di trasferirti all’estero? Ecco un Paese che può fare al caso tuo.
Le classifiche su quali sono i Paesi migliori per lavorare ci dicono che le destinazioni più convenienti per chi vuole fare soldi si trovano perlopiù nel Nord Europa. Qui si lavora per meno ore e si guadagna di più, con tassi di disoccupazione più bassi rispetto all’Italia e un potere d’acquisto dei salari generalmente maggiore.
Chi non trova lavoro in Italia, ha padronanza dell’inglese e possiede le competenze tecniche per svolgere quei lavori in cui c’è molta richiesta all’estero, allora è qui che deve guardare.
Tra i Paesi che possono risultare tra i più attrattivi c’è un piccolo Stato confinante con Belgio, Francia e Germania, distante poco più di 1.200 chilometri dall’Italia: il Lussemburgo, considerato il più ricco d’Europa.
Nonostante un territorio di appena 2.586 km2 (persino la Valle d’Aosta è più grande con i suoi 3.262 km2), non mancano le offerte di lavoro per chi vuole trasferirsi in Lussemburgo per lavorare. Se sei interessato a questa opportunità, infatti, ti basterà andare sul portale Eures - punto di incontro tra le offerte di lavoro nei vari Paesi dell’Unione Europea e i lavoratori qualificati - dove sono disponibili diversi annunci, alcuni dei quali riguardano anche delle professioni che possono essere svolte senza laurea. In particolare, a oggi sono 2.833 gli annunci per lavorare in Lussemburgo.
La buona notizia è per trasferirsi in Lussemburgo per lavorare gli italiani non devono osservare chissà quali procedure: per i soggiorni che superano i 3 mesi, infatti, non è richiesto un visto, quanto più un “attestato di registrazione” che viene rilasciato presso il Comune lussemburghese in cui si andrà a spostare la residenza.
Rispondere a uno dei tanti annunci disponibili sul portale Eures potrebbe rappresentare quindi un primo passo per intraprendere una gratificante carriera all’estero, in uno dei Paesi dove la qualità della vita è migliore anche grazie alle ottime opportunità di fare soldi.
Lavorare all’estero, perché trasferirsi in Lussemburgo
Come anticipato, il Lussemburgo - piccolo Stato confinante con Francia, Belgio e Germania - è uno dei Paesi più ricchi d’Europa e quindi uno dei migliori in cui lavorare e vivere.
Basti pensare che lo stipendio medio in Lussemburgo è di 73.418 euro l’anno, più del doppio rispetto all’Italia (dove raggiungiamo appena i 30.284 euro lordi). In media, considerando 12 mensilità l’anno, siamo sui 6.118 euro al mese, mentre il salario minimo è di 2.570,93 euro per un lavoratore non qualificato, 3.085,11 euro per chi invece lo è.
Nel dettaglio, sono considerati lavoratori qualificati quelli che soddisfano almeno una tra le condizioni richieste dalla normativa nazionale, come ad esempio il possesso di un certificato idoneo alla professione svolta o l’avvenuta pratica professionale minima di 10 anni.
Ma non c’è solo l’elevato stipendio a rendere il Lussemburgo così attrattivo: va considerato, infatti, che è anche complicato restare senza lavoro. Qui, infatti, c’è il tasso di disoccupazione più basso tra tutta l’Eurozona, con una percentuale di appena il 5,7% (in Italia l’ultimo dato registrato è del 6,5%).
E attenzione, perché nonostante un guadagno molto superiore a quello solitamente previsto in Italia, in Lussemburgo anche l’orario di lavoro sorride ai lavoratori. Se in Italia si lavora in media 36,2 ore a settimana, infatti, in Lussemburgo ci si ferma a 35,5, potendo quindi disporre di più tempo libero (per quanto la differenza non sia così rilevante, almeno non quanto quella che c’è con uno dei Paesi in cui si lavora per meno ore in Europa, la Danimarca).
Cosa serve per trasferirsi
Ovviamente per trasferirsi in Lussemburgo è consigliato avere una certa padronanza della lingua, che per quanto non rappresenti un requisito essenziale per tutte le offerte di lavoro presenti nel portale Eures si configura comunque come un elemento da non sottovalutare.
Nel dettaglio, in Lussemburgo si parlano tre lingue: il francese è la lingua ufficiale dell’amministrazione, pertanto è questa che è consigliato conoscere. Ci sono poi anche tedesco e lussemburghese, ma sono in molti anche a parlare l’inglese.
Se pensate di avere le conoscenze linguistiche per trasferirvi senza alcuna difficoltà allora vi serve sapere come fare. Come anticipato, facendo parte dell’Ue non è richiesto il passaporto né un visto: tuttavia, per i soggiorni di durata superiore a 3 mesi gli italiani che vanno in Lussemburgo devono presentare la déclaration d’arrivée e ottenere una attestation d’enregistrement. Entrambe le procedure vanno effettuate presso il Comune in cui si sposta la residenza.
Per l’attestazione di registrazione il rilascio è immediato. È sufficiente, infatti, avere con sé un documento d’identità e soddisfare le seguenti condizioni:
- Esercitare un’attività lavorativa, sia come dipendente che come autonomo, o in alternativa essere iscritto a un istituto di istruzione accreditato per seguire un corso di studi o formazione professionale;
- Disporre, per se stesso e per i propri familiari, di risorse sufficienti per vivere senza gravare sull’assistenza sociale. In tal senso, è anche richiesta una polizza sanitaria.
Basta essere in regola con questi requisiti, quindi, per ottenere il via libera al trasferimento in Lussemburgo. Trovare un’azienda disposta ad assumere rappresenta pertanto il primo passo.
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Quali sono i lavoratori ricercati in Lussemburgo
Sul portale Eures ci sono quasi 3.000 annunci riferiti al Lussemburgo che riguardano i più disparati profili professionali. Si cercano quindi lavoratori qualificati e non solo, tant’è che ci sono professioni dove non solo non è richiesta la laurea ma dove non è neppure espressamente richiesta la conoscenza della lingua francese (per quanto comunque rappresenti un elemento che inevitabilmente farà favorire un candidato piuttosto che un altro).
A tal proposito, tra i vari posti vacanti che soddisfano queste caratteristiche ci sono quelli riferiti alla professione di meccanico, come pure di elettricisti, gommisti, idraulici e muratori.
Ovviamente ci sono anche offerte di lavoro per professionisti maggiormente specializzati: ad esempio, tecnici edili, ingegneri dei dati, tecnici di supporto delle stazioni e anche ingegneri paesaggistici.
Di profili ce ne sono quindi richiesti, d’altronde su quasi 3.000 offerte di lavoro è difficile non trovare quella che rientra nella propria sfera di competenza.
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