La classifica dei migliori Paesi dove lavorare (e investire)

Simone Micocci

18 Marzo 2025 - 17:46

Lavorare all’estero, ecco quali sono i Paesi dove converrebbe trasferirsi a chi ha buone potenzialità di investimento. La classifica 2025.

La classifica dei migliori Paesi dove lavorare (e investire)

Stai valutando di trasferirti all’estero per lavoro stanco di non trovare le giuste opportunità nel nostro Paese? Allora dovresti leggere molto attentamente questa classifica: si tratta dell’Henley opportunity index, il quale analizzando una serie di fattori - in particolare il potenziale di guadagno e l’avanzamento di carriera, come pure la vivibilità - risponde alla domanda su quali sono i migliori Paesi dove trasferirsi per lavorare per coloro che hanno un buon potenziale di investimento.

Una domanda che noi di Money.it abbiamo posto all’intelligenza artificiale, il quale aveva selezionato - sulla base dei criteri da noi inseriti - Lussemburgo, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Irlanda.

L’analisi condotta con l’Henley opportunity index restituisce però una panoramica completamente differente, anche perché va detto che il nostro esperimento era circoscritto all’Europa mentre questo guarda a tutti i Paesi del mondo e inoltre si rivolge, come anticipato, agli investitori che cercano fortune all’estero. È comunque un Paese europeo a dominare la classifica, ma non è nessuno di quelli che ci aveva restituito l’analisi dell’Intelligenza artificiale: in prima posizione, infatti, si colloca la Svizzera. Ma a sorprendere è la posizione dell’Italia, che figura nella classifica a discapito di molti altri Paesi che invece sembrano essere maggiormente attrattivi rispetto a noi.

La classifica dei Paesi migliori per chi vuole lavorare (e investire) all’estero

Come anticipato, l’Henley opportunity index si rivolge perlopiù ai grandi investitori. La classifica, infatti, serve loro per dargli un’idea di qual è il posto ideale per trasferirsi e ottenere la residenza, o persino la cittadinanza, attraverso degli investimenti.

Si pensi ad esempio agli Stati Uniti, che come vedremo, figurano al terzo posto della classifica, dove il nuovo presidente Trump ha introdotto la gold card proprio al fine di attrarre investitori facoltosi: uno strumento che attraverso un investimento di 5 milioni di dollari restituirebbe loro residenza, diritti lavorativi e l’avvio di un percorso per l’acquisizione della cittadinanza.

Paese Punto Potenziale di guadagno Avanzamento di carriera Prospettive di occupazione Istruzione premium Mobilità economica Alta vivibilità
Svizzera 84 100 81 85 73 92 75
Singapore 79 100 61 99 58 92 64
U.S.A. 78 89 75 85 77 75 66
Australia 76 69 66 77 80 92 74
Canada 73 66 74 80 73 75 73
Regno Unito 70 62 58 71 89 76 65
Emirati Arabi Uniti 67 78 51 84 65 66 56
Nuova Zelanda 65 61 54 60 55 92 67
Austria 65 58 56 69 50 92 68
Italia 64 53 61 65 52 93 59
Hong Kong 61 85 52 81 52 50 47
Lettonia 60 73 59 48 38 90 53
Malta 59 44 62 58 40 92 56
Ungheria 58 71 43 49 43 91 52
Grecia 56 48 44 59 43 92 53
Portogallo 56 41 50 52 44 92 59

Ebbene, tra i Paesi che offrono la possibilità agli investitori di ottenere un percorso orientato all’acquisizione della cittadinanza è la Svizzera a figurare in prima posizione, grazie principalmente a un ottimo potenziale di guadagno come pure dalle prospettive di crescita personale. È anche tra i Paesi che si contraddistinguono per la qualità dell’istruzione: ma d’altronde è qui che si trovano 7 delle migliori 250 università del mondo.

Seguono Singapore e gli Stati Uniti, che offrono ottime prospettive di occupazione e alti stipendi, sebbene con differenze significative nella qualità della vita e nella possibilità di avanzamento di carriera.

L’Australia e il Canada risultano opzioni solide grazie a un buon equilibrio tra carriera, mobilità economica e alta vivibilità, mentre il Regno Unito, nonostante un’istruzione di alto livello (89), mostra punteggi più bassi per quanto riguarda l’avanzamento di carriera e le prospettive di occupazione.

Gli Emirati Arabi Uniti offrono stipendi competitivi, ma soffrono di un sistema meno favorevole all’avanzamento professionale e alla vivibilità.

L’Italia si posiziona in classifica grazie al programma Investor Visa for Italy, rivolto a tutti quei cittadini non dell’Unione Europea che intendono investire in asset strategici per il presente e il futuro del nostro Paese. Un buon posizionamento - metà classifica - merito di una buona mobilità economica (93) e discreti punteggi nell’avanzamento di carriera, ma paga il prezzo di prospettive occupazionali meno brillanti e stipendi inferiori rispetto ad altre nazioni europee. Questo conferma la necessità di politiche più incisive per trattenere talenti e rendere il mercato del lavoro più competitivo.

In fondo alla classifica troviamo Paesi come Malta, Ungheria e Grecia, con bassi punteggi in termini di opportunità lavorative e prospettive di crescita professionale, pur vantando un’elevata mobilità economica.

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