In Svizzera assumono italiani. Guadagni in media €70.000 con questi lavori

Simone Micocci

12 Febbraio 2025 - 18:01

Lavorare in Svizzera con uno stipendio medio di 70.000 euro. Ecco quali sono le professioni più ricercate al momento.

In Svizzera assumono italiani. Guadagni in media €70.000 con questi lavori

Se stai valutando un’esperienza lavorativa all’estero ma non vuoi allontanarti troppo dall’Italia, la Svizzera potrebbe essere la destinazione ideale. In questo momento, infatti, in Svizzera sono disponibili numerose opportunità di lavoro per chi parla italiano, un’occasione da non sottovalutare considerando che il mercato del lavoro svizzero offre stipendi tra i più alti al mondo e condizioni particolarmente vantaggiose.

Lavorare in Svizzera significa poter contare su una retribuzione elevata, che secondo gli ultimi dati Ocse si attesta a una media annua di circa 70.000 euro lordi, un valore superato solo da Stati Uniti, Lussemburgo e Islanda. Questo livello salariale, unito a un sistema fiscale vantaggioso e a un’elevata qualità della vita, rende la Svizzera una delle mete più ambite per chi cerca stabilità economica e crescita professionale.

Va considerato, tuttavia, che il costo della vita in Svizzera è tra i più alti in Europa, soprattutto nelle grandi città come Zurigo e Ginevra. Proprio per questo motivo molti lavoratori italiani scelgono di diventare frontalieri, ossia di risiedere in Italia e lavorare in Svizzera, riuscendo così a bilanciare stipendi elevati con spese quotidiane più contenute.

A tal proposito, è bene ricordare che dall’1° gennaio 2024 sono entrate in vigore nuove regole fiscali che rendono ancora più conveniente questa soluzione. Nel dettaglio, in Svizzera l’imposta sui redditi da lavoro è stata ridotta all’80%, mentre in Italia i redditi superiori a 10.000 euro annui sono tassati al netto di quanto già versato nello Stato elvetico. Ciò significa, ad esempio, che un lavoratore che ha già pagato 1.000 euro di tasse in Svizzera e in Italia ha un’imposizione fiscale pari a 1.200 euro, dovrà versare solo la differenza di 200 euro.

Grazie a queste nuove norme lavorare in Svizzera come frontaliere è ancora più vantaggioso, ovviamente a condizione che la distanza geografica lo consenta. Per chi sta cercando nuove opportunità, gli annunci di lavoro attualmente disponibili rappresentano un’ottima occasione per dare una svolta alla propria carriera senza allontanarsi troppo dall’Italia.

Quali sono i lavori per cui in Svizzera cercano italiani

Sul portale Eures in cui vengono pubblicati gli annunci di lavoro pubblicati dai Paesi Ue ci sono quasi 16.500 offerte per la Svizzera. Tra questi, 152 annunci non solo si rivolgono anche agli italiani ma prediligono proprio coloro che parlano italiano.

Anche perché ricordiamo che tra i cantoni svizzeri ci sono anche zone in cui si parla prettamente italiano: è così ad esempio nel Canton Ticino, come pure nelle quattro valli meridionali del Cantone dei Grigioni (dove si parla anche tedesco e romancio).

Tra questi annunci, molti riferiscono all’ambito della ristorazione: dai pizzaioli agli chef di cucina, fino agli aiuti cuochi. D’altronde sono molti gli italiani che si sono trasferiti in Svizzera investendo in ristoranti e strutture alberghiere. Ovviamente qui gli stipendi sono da considerare molto al di sotto della soglia media, ma comunque si tratta di retribuzioni particolarmente elevate in quanto per il settore del turismo la media è di circa 44.000 euro l’anno. Basti pensare che lo stipendio di un cameriere in Svizzera va da 3.700 a 4.700 euro al mese.

Un altro settore in cui c’è ricerca di italiani è quello dell’edilizia, dove lo stipendio medio va dai 4.200 ai 6.200 euro al mese. Si cercano operai edili, falegnami e carpentieri più esperti. Così come c’è particolare richiesta nel settore dell’assistenza clienti, dove lo stipendio nel migliore dei casi può superare anche i 75.000 euro lordi all’anno.

Inoltre, secondo l’indagine realizzata dall’Handelszeitung in collaborazione con Jobs.ch i lavori più ricercati in Svizzera, riferite all’anno 2022, tra le professioni più ricercate troviamo poi traduttori, oltre a ruoli in marketing, vendite, contabilità e risorse umane, con uno stipendio medio di 75.000 euro circa all’anno. Al secondo posto si trovano receptionist e segretari, richiesti in vari settori, con un guadagno medio di 71.000 euro. Segue il settore delle vendite e del back office, che offre una media di 77.000 euro con buone prospettive future.

Lavoratori nei settori della produzione, contabilità e pubblica amministrazione sono anch’essi molto ricercati, con stipendi che superano spesso i 100.000 euro, arrivando fino a 116.000 euro nel caso della contabilità. Tuttavia, questi salari elevati si raggiungono generalmente dopo anni di esperienza, mentre i giovani devono spesso accontentarsi di stipendi iniziali più bassi.

Come trasferirsi in Svizzera per lavoro

Trasferirsi in Svizzera come cittadino dell’Unione Europea richiede una serie di passaggi precisi e ben regolamentati, soprattutto in relazione alla durata del soggiorno e al tipo di attività lavorativa.

La prima condizione indispensabile è avere un’offerta d’impiego da un datore di lavoro svizzero. Questo rappresenta il punto di partenza, in quanto il datore di lavoro deve presentare la richiesta di permesso presso il Cantone competente. A seconda della durata del contratto, le procedure variano: se il contratto è inferiore a 3 mesi, non è necessario ottenere un permesso, ma il datore di lavoro deve comunque notificare online il rapporto lavorativo. Per contratti di durata compresa tra tre mesi e un anno, è necessario richiedere un permesso L, valido fino a un massimo di 12 mesi.

Se il contratto ha una durata superiore a un anno o è a tempo indeterminato, si richiede il permesso B, che ha validità di 5 anni e può essere rinnovato.

Una volta giunti in Svizzera, è fondamentale registrarsi presso l’ufficio immigrazione del Cantone entro 14giorni dall’arrivo e prima di iniziare a lavorare. Durante questa fase, occorre dimostrare la propria situazione lavorativa, presentare un documento d’identità valido e fornire la prova di disporre di un’abitazione in Svizzera, come un contratto di affitto. È inoltre necessario dimostrare di avere mezzi sufficienti per il proprio sostentamento durante il soggiorno.

Per coloro che lavorano in Svizzera ma vivono in Italia o in un altro Paese confinante, il permesso richiesto è il permesso G, riservato ai lavoratori frontalieri. Questo tipo di autorizzazione permette di lavorare in Svizzera senza trasferire la residenza, a condizione che si rientri nel proprio Paese almeno una volta alla settimana.

Infine, i cittadini UE possono beneficiare di ulteriori opportunità in base alla durata della loro permanenza in Svizzera. Il permesso L è ideale per soggiorni brevi, mentre il permesso B è destinato a chi si trasferisce per periodi più lunghi o intende avviare un’attività imprenditoriale autonoma. Dopo 10 anni di residenza continuativa, o 5 anni per alcuni paesi UE, si può richiedere il permesso C, che garantisce il diritto di soggiorno permanente, non soggetto a restrizioni. Tuttavia, la stabilità del permesso è spesso legata alla condizione lavorativa: in caso di perdita del lavoro, possono emergere complicazioni che richiedono l’aggiornamento del permesso o ulteriori verifiche da parte delle autorità cantonali.

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