Cos’è il numero PAN delle carte di credito (e non solo)? A cosa serve e dove si trova sulle carte? Ecco cosa significano le cifre del «Primary Account Number»
Ogni giorno nel mondo vengono effettuate oltre 1 miliardo di transazioni con carte di credito, tutte rese possibili da un elemento fondamentale: il codice PAN.
Il PAN carta di credito rappresenta molto più di una semplice sequenza di numeri stampati sulla nostra carta. Questo codice univoco, conosciuto anche come numero pan carta, svolge un ruolo cruciale nella sicurezza e nell’autenticazione delle transazioni finanziarie. La sua struttura complessa, composta da cifre specifiche che seguono standard internazionali, nasconde un sistema sofisticato di verifica e protezione.
Analizziamo nel dettaglio il significato del codice PAN, la sua composizione, i meccanismi di sicurezza che lo proteggono e il suo ruolo nell’evoluzione dei pagamenti digitali.
Cos’è il codice PAN delle carte di credito e a cosa serve
Il codice PAN (acronimo di Primary Account Number) rappresenta l’identità digitale della nostra carta di credito nel vasto mondo dei pagamenti elettronici.
Nel corso degli anni, il sistema bancario ha sviluppato il PAN carta di credito come standard universale per identificare in modo univoco ogni strumento di pagamento. Questo codice, composto tipicamente da 16 cifre (in alcuni casi 13), viene assegnato direttamente dall’istituto emittente secondo un processo rigoroso e strutturato.
Il numero PAN svolge un ruolo cruciale nelle transazioni, fungendo da collegamento tra:
- l’identificazione del titolare della carta;
- la verifica della disponibilità dei fondi;
- l’autorizzazione delle transazioni;
- la protezione contro le frodi.
Questo identificatore univoco è particolarmente importante per gli acquisti online, dove, insieme alla data di scadenza e al codice di sicurezza, costituisce il principale strumento di verifica dell’autenticità della transazione.
Standardizzazione internazionale del numero PAN
La struttura del PAN segue lo standard internazionale ISO/IEC 7812, che definisce precise linee guida per la composizione delle cifre. Il codice pan carta di credito è suddiviso in tre sezioni principali.
- Identificazione dell’emittente: le prime cifre identificano il circuito di pagamento (come Visa o Mastercard).
- Codice dell’istituto: una serie di numeri che identificano la banca emittente.
- Numero individuale: la sequenza che identifica il conto specifico del titolare.
Questa standardizzazione garantisce che ogni carta sia riconosciuta e processata correttamente in qualsiasi parte del mondo, facilitando le transazioni internazionali e mantenendo elevati standard di sicurezza.
Numero PAN: come è composto e spiegazione delle cifre
Analizziamo insieme, quindi, la struttura del PAN della carta di credito, un codice che segue precise regole e che si compone di segmenti distinti, ognuno con un significato specifico.
- Le prime sei cifre costituiscono l’IIN (Issuer Identifier Number) o BIN (Bank Identification Number)
- Le cifre dalla settima alla penultima identificano univocamente il titolare
- L’ultima cifra è un codice di controllo calcolato con la Formula di Luhn
La lunghezza del pan della carta può variare in base all’emittente. Mentre lo standard più comune prevede 16 cifre, esistono variazioni significative, come, ad esempio, American Express, che utilizza 15 cifre, e alcuni Bancomat che arrivano addirittura a 19 cifre. D’altronde, lo standard ISO/IEC 7812 consente fino a 19 cifre.
Confronto tra gli emittenti principali
Ogni circuito di pagamento utilizza specifiche cifre iniziali che lo identificano immediatamente:
Emittente | Cifre iniziali |
---|---|
Visa | 4 |
MasterCard | 51-55, 2221-2720 |
American Express | 37 |
Diners Club | 300-305, 36, 38 |
Discover | 6011, 65 |
JCB | 35 |
È interessante notare come questo sistema stia evolvendo: a causa del crescente numero di emittenti, l’ente di normazione ha recentemente esteso le cifre di identificazione della società emittente da sei a otto, preparandosi così alle sfide future del settore dei pagamenti digitali.
Il numero PAN servirà anche in futuro, con l’avvento delle carte digitali?
Come appena anticipato, stiamo assistendo a una trasformazione radicale che porta a chiederci quale sarà il futuro del numero PAN. Mastercard ha annunciato che entro il 2030 tutte le carte emesse sulla sua rete in Europa utilizzeranno la tokenizzazione, sostituendo il classico numero a 16 cifre con token generati casualmente. Questo cambiamento rappresenta un salto evolutivo significativo nel modo in cui concepiamo il PAN della carta.
Tra i principali cambiamenti già in atto (o annunciati), troviamo:
- sostituzione del PAN fisico con token digitali;
- integrazione con sistemi di autenticazione biometrica;
- implementazione di sistemi di crittografia avanzata;
- sviluppo di soluzioni di pagamento embedded.
La digitalizzazione del PAN carta di credito sta portando all’emergere di nuovi standard di sicurezza. Particolarmente significativa è l’evoluzione verso i mobile wallet, dove il numero viene sostituito da token digitali più sicuri.
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