Come funziona la carta di credito e quanto costa

Veronica Caliandro

10 Ottobre 2024 - 17:57

Che cos’è una carta di credito, come funziona e quanto costa? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo importante strumento di pagamento.

Come funziona la carta di credito e quanto costa

Facile e pratica da utilizzare, la carta di credito ha cambiato inevitabilmente il modo di rapportarsi al denaro. Rispetto al contante, ad esempio, è più compatta e consente di avere a disposizione nell’immediato, ove necessario, delle grosse somme di denaro. Ma non solo, permette di tenere traccia dei vari pagamenti, aiutando così a contrastare una delle più grandi piaghe del nostro Paese, ovvero l’evasione fiscale.

Ma cos’è di fatto una carta di credito e qual è la differenza con la carta di debito? Entriamo, quindi, nei dettagli per scoprire come funziona, come si usa, quando avviene l’addebito e soprattutto dove è possibile pagare utilizzando questo strumento di pagamento che permette di effettuare tante transazioni, anche online.

Carta di credito, diamo una definizione

Una carta di credito è uno strumento di pagamento elettronico che consente al titolare di effettuare acquisti o prelevare contante, utilizzando un credito messo a disposizione dall’istituto finanziario emittente. A differenza delle carte di debito - come vedremo più avanti - che prelevano immediatamente i fondi dal conto corrente del titolare, la carta di credito consente di posticipare il pagamento a una data successiva. Il saldo accumulato può essere rimborsato in un’unica soluzione o a rate, con l’applicazione di un tasso di interesse sulle somme non pagate per intero.

In termini economici, la carta di credito agisce come una linea di credito rotativa, dove l’istituto emittente presta denaro al titolare per ogni transazione fino a un limite massimo concordato (il plafond). Questo credito è temporaneo e il titolare deve rimborsare l’importo entro i termini previsti per evitare l’applicazione di interessi.

Le carte di credito sono ampiamente utilizzate per la loro flessibilità e per i vantaggi che offrono, come la protezione contro le frodi e i programmi di ricompensa o cashback. Queste soluzioni, quindi, rivestono un ruolo importante nell’economia dei consumatori, favorendo acquisti, incrementando la liquidità e agevolando le transazioni, sia fisiche che online, in ambito nazionale e internazionale (e anche online, ovviamente)

Le differenze sostanziali con la carta di debito

Sia la carta di credito che quella di debito offrono la possibilità di effettuare i pagamenti anche quando non si hanno a portata di mano dei soldi in contante. Entrambi questi strumenti, inoltre, consentono di tenere traccia di tutte le transazioni e, quindi, tenere sott’occhio le varie uscite. In questo modo, è possibile controllare che non si stia spendendo più del dovuto ed evitare di incorrere in spiacevoli situazioni. Una volta visti alcuni dei punti in comune, volgiamo la nostra attenzione sulle relative peculiarità.

Sapere cosa differenzia una carta di credito da quella di debito, in effetti, è molto importante. Questo permette di scegliere in modo ponderato quale utilizzare a seconda delle proprie esigenze di spesa. In particolare, una delle principali differenze è da rinvenire nelle tempistiche di addebito.

A tal proposito è bene ricordare che con la carta di debito le operazioni di prelievo contante o pagamento vengono addebitate sul conto corrente nel momento stesso in cui viene effettuata la transazione, ovvero con valuta datata al giorno dell’acquisto o del prelievo. Le transazioni con carta di credito, invece, vengono addebitate in un momento successivo, in un’unica soluzione oppure a rate.

Un’altra differenzia sostanziale è rappresentata dal plafond. Le carte di debito permettono di spendere o prelevare solamente entro il saldo effettivamente disponibile sul conto corrente associato alla stessa carta. Ove previsto viene incluso anche il fido. Nel caso delle carte di credito, invece, il cliente può spendere di più rispetto a quanto sia effettivamente disponibile sul conto corrente nel momento in cui effettua la transazione.

E poi ci sono i limiti. Chi utilizza le carte di debito, infatti, deve fare i conti con determinati limiti giornalieri o mensili per quanto concerne le operazioni di pagamento e prelievo. Le carte di credito, invece, prevedono in genere un tetto di spesa mensile che viene concesso tenendo conto delle capacità di rimborso del soggetto interessato. I limiti sulle carte di credito sono, invece, più stringenti, rispetto alle carte di debito, per quanto concerne le operazioni di prelievo presso gli sportelli automatici. Questo avviene perché nel caso delle carte di credito si tratta di un anticipo di contante e per questo motivo la banca tende ad essere più cauta e applica anche una commissione.

Carta di credito, come funziona?

La carta di credito è uno strumento che permette di fare acquisti sia presso negozi fisici che online. Viene definita di credito perché il denaro utilizzato viene anticipato, ovvero dato a credito, dall’istituto di credito che ha rilasciato la carta. La banca concede un fido, ovvero un importo massimo di denaro spendibile in un mese.

Per ottenere tala carta bisogna fare apposita richiesta alla banca presso cui sono depositati i propri soldi. Tale richiesta può essere effettuata anche online attraverso il servizio di home banking dove sono disponibili tutte le informazioni inerenti la procedura da seguire e i documenti da allegare. Tra questi si annoverano un documento di riconoscimento in corso di validità, il codice fiscale, la documentazione reddituale e il numero di conto corrente. Prima di sottoscrivere un contratto, comunque, si invita a leggere sempre in modo attento e scrupoloso le varie condizioni.

Una volta ultimata la procedura di richiesta e ottenuto il responso positivo da parte della banca, è possibile ritirare la carta in filiale oppure riceverla direttamente a casa.

La carta, in pratica, si presenta come una tessera di plastica che contiene i dati identificativi del titolare, alcune elementi di sicurezza come il codice di controllo CVC2 o CVV2 ed uno spazio per la firma del titolare.

Quando avviene l’addebito della carta di credito?

Prima di parlare di «addebito», va analizzato un altro aspetto delle carte di credito. Come già detto, le transazioni vengono addebitate in un’unica soluzione oppure a rate. A seconda della modalità prescelta è possibile optare per le:

  • carte di credito a saldo. In questo le spese effettuate tramite carta di credito vengono addebitate sul conto corrente il mese successivo in un’unica soluzione;
  • carte di credito revolving. Le spese effettuate in un mese vengono rateizzate nei mesi successivi, con tanto di interessi, così come definiti sul contratto.

L’addebito, per quanto riguarda le carte di credito a saldo, avviene generalmente entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. In tal caso, viene effettuato in un’unica soluzione e senza interessi.

Se si possiede una carta di credito revolving, invece, l’addebito viene rateizzato. La banca, quindi, stabilisce l’importo massimo del prestito e la rata minima del rimborso, con tanto di interessi da pagare.

Come e dove pagare con la carta di credito: ecco come si usa (anche online)

La carta di credito può essere utilizzata sia per fare i pagamenti online che presso i negozi fisici, a patto che siano convenzionati con il circuito a cui è collegata la carta. Per pagare in un negozio non bisogna fare altro che inserire la carta nel dispositivo POS, autorizzare la transazione, tramite PIN o firma sulla ricevuta, e il gioco è fatto.

Nel caso in cui la carta sia dotata di tecnologia contactless, l’operazione risulta ancora più semplice. Basta avvicinare la carta di credito, senza nemmeno doverla inserire nel POS. In caso di pagamenti pari a massimo 50 euro, inoltre, non è necessario il PIN. Nel caso in cui non si abbia la carta con sé è possibile pagare con il proprio smartphone grazie a servizi come Samsung Pay, Apple Pay e GooglePay. Quest’ultima opzione è disponibile solamente nei negozi abilitati e a patto di aver registrato precedentemente la carta sul proprio device.

Per quanto riguarda i pagamenti online, invece, non bisogna inserire il PIN. Vengono invece richiesti dei codici, come ad esempio i codici di sicurezza di tre cifre, CVV2 o CVC2, che si trovano sul retro della tessera. Ma non solo, bisogna indicare anche il numero identificativo della carta, la data di scadenza e il nominativo del titolare che sono disponibili sul fronte della tessera. È possibile anche utilizzare dei servizi che permettono di aumentare la sicurezza grazie a dei codici OTP che vengono inviati tramite sms o sull’applicazione. Si consiglia di rivolgersi al proprio istituto di credito per ottenere maggiori informazioni in merito.

Si può prelevare con la carta di credito?

Sì, è possibile prelevare del denaro contante presso gli sportelli automatici con la carta di credito. A tal fine bisogna utilizzare il PIN associata alla carta stessa.

Grazie a tale strumento di credito è possibile prelevare entro il «limite di anticipo contante da sportello automatico», così come indicato sul contratto stipulato con la banca. Ad ogni prelievo effettuato allo sportello, è bene ricordare, viene applicata una commissione.

Quali sono le spese comuni di una carta di credito

Diversi sono i costi da sostenere per avere e mantenere una carta di credito. Quando si valuta «quanto costa una carta di credito», è essenziale considerare i principali costi associati, che includono:

  • canone annuo: molte carte di credito prevedono un canone annuale che può variare notevolmente a seconda dei servizi offerti e dell’istituto di credito. Le carte base possono avere un costo che oscilla tra i 10 e i 50 euro all’anno, mentre le carte di credito premium, che offrono vantaggi aggiuntivi come assicurazioni o accesso a lounge aeroportuali, possono superare i 200 euro all’anno. Alcune banche offrono carte senza canone, specialmente per il primo anno o per i clienti che rispettano determinate condizioni, come il raggiungimento di una spesa minima annuale;
  • commissioni e interessi: oltre al canone, è fondamentale considerare le commissioni legate all’uso della carta. Ad esempio, alcune carte applicano una commissione sui prelievi di contante da ATM, che solitamente varia dal 2% al 4% dell’importo prelevato. Inoltre, l’uso della carta all’estero potrebbe comportare una commissione per operazioni in valuta straniera;
  • tasso di interesse: se il saldo della carta non viene saldato per intero alla fine del mese, viene applicato un tasso di interesse (TAN). Questo tasso può variare tra il 10% e il 20% annuo, rendendo costoso il pagamento rateizzato nel tempo.

A chi conviene richiedere una carta di credito?

La carta di credito si rivela essere molto utile in diverse circostanze. Ad esempio permette di prenotare comodamente da casa un albergo in cui trascorrere le vacanze o comunque fare acquisti online. Ma non solo, in casi di emergenza permette di accedere in modo immediato ad un fondo, evitando così di dover fare i conti con dei problemi finanziari. Se tutto questo non bastasse, permette di fare acquisti in ogni momento, senza la necessità di avere nel portafoglio elevate somme di denaro contante.

Proprio considerando le sue caratteristiche, comunque, si invita a stare sempre molto attenti. Il fatto che l’importo utilizzato venga addebitato in un momento successivo, infatti, può indurre qualcuno a spendere di più del dovuto. Il rischio è che si finisca per indebitarsi, andando così anche ad intaccare il merito creditizio. Il consiglio, quindi, è di stare sempre attenti alle spese effettuate e ad utilizzare tale strumento di pagamento con le dovute accortezze.

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