Trump spinge i mercati europei: euro debole e BCE accomodante favoriscono la crescita. Gli investitori puntano sull’UE, con il maggiore spostamento di fondi in 25 anni.
Forse non è sua intenzione, ma Donald Trump sta rendendo di nuovo grandi i mercati finanziari europei.
Dal giorno delle elezioni di novembre, l’indice azionario statunitense di riferimento, l’S&P 500, ha superato per la prima volta quota 6.000, con un guadagno del 6 percento. Le aziende statunitensi e gli investitori globali apprezzano chiaramente alcuni elementi dell’agenda del presidente, in particolare l’impulso a tagliare la burocrazia (vediamo quali orrori emergeranno più avanti) e a tagliare le tasse.
Ma anche le performance del mercato europeo non sono state per niente male. L’indice Euro Stoxx 600 ha eguagliato la sua controparte statunitense con un guadagno del 6,2 percento nello stesso periodo. Nella presunta landa desolata economica della Germania, le azioni sono aumentate di quasi il 14 percento, raggiungendo un massimo storico dopo l’altro. Anche le azioni bancarie europee sono in ascesa, con un aumento di oltre l’11 percento quest’anno finora. [...]
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