Gli appalti pubblici sono contratti onerosi stipulati in forma scritta tra Pubbliche amministrazioni ed operatori economici e possono riguardare l’esecuzione di lavori, ad esempio edifici o strade, la fornitura di prodotti (tipica la strumentazione aziendale) e di servizi (i più diffusi sono il trasporto urbano ed extraurbano).
La materia degli appalti con le Pubbliche amministrazioni è regolata dal Codice dei contratti pubblici, che ne rappresenta la fonte legislativa principale. Qui sono sancite regole e procedimenti per partecipare alle gare e i requisiti tecnici e di affidabilità dei soggetti economici, al fine di garantire qualità e trasparenza del contratto pubblico.
L’appalto viene assegnato - quindi “vinto” - tramite gara d’appalto: un bando pubblico che indica la tipologia di prestazione richiesta, i requisiti dei partecipanti ammessi, tempi e modalità dell’esecuzione dei lavori o fornitura dei servizi.
I criteri di aggiudicazione della gara sono diversi, e anche questi sono indicati nel bando. Si distinguono in due tipologie:
- prezzo più basso, vuol dire si aggiudica l’appalto pubblico l’operatore economico che presenta l’offerta economica più bassa rispetto all’importo indicato come base di gara;
- offerta economicamente più vantaggiosa, che unisce il criterio economico a quello qualitativo del progetto presentato e assicura il miglior rapporto qualità-prezzo.
Nonostante la lunga lista di adempimenti e documenti che servono a certificare l’affidabilità dell’operatore economico e la trasparenza dell’iter di aggiudicazione di gara, gli appalti pubblici sono spesso a rischio di corruzione e infiltrazioni delle Mafie locali, attratte dagli ingenti capitali stanziati.
Per questo è stato necessario creare un ente ad hoc con il compito di vigilare sul rispetto delle regole di concorrenza del Codice dei contratti: si tratta dell’AVLP (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), istituita nel 1994 e riformata nel 2006, che insieme all’ANAC vigila sull’assegnazione dei contratti e sulla loro esecuzione.
Nei casi più gravi, i soggetti che non rispettano le procedure di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti pubblici o falsano documenti per vincere illegittimamente la gara d’appalto rischiano il penale: per tali soggetti può scattare l’accusa di corruzione, concussione, abuso d’ufficio o rifiuto od omissione di atti.