Certificazione antimafia, cos’è, come si richiede e modello

Nadia Pascale

26 Marzo 2025 - 17:00

Quando si stipulano contratti con la Pubblica Amministrazione, per lartecipare a bandi pubblici o richiesta di aiuti economici può servire la certificazione antimafia o dichiarazione sostitutiva.

Certificazione antimafia, cos’è, come si richiede e modello

Cos’è la certificazione antimafia o dichiarazione sostitutiva della certificazione? A chi serve e come ottenerla?

Società, imprese e consorzi devono produrre e consegnare la certificazione antimafia per partecipare ad appalti pubblici e altre forniture di servizi erogate dalle Pubbliche Amministrazioni e in molti casi è richiesta anche per l’attribuzione di agevolazioni economiche rivolte alle imprese.

Il certificato serve a verificare che il soggetto non sia stato condannato per reati di stampo mafioso, associazione a delinquere e altri reati gravi.

Ecco dove e come si richiede, quanto dura e il modulo di autocertificazione da scaricare.

Cos’è e a cosa serve la certificazione antimafia

A livello pratico si tratta di uno strumento volto a contrastare la presenza delle organizzazioni criminali nelle attività economiche, soprattutto con riferimento agli appalti pubblici.

Il documento che viene rilasciato a seguito di accertamento della “mancanza di cause di decadenza, sospensione o divieto e di tentativi di infiltrazione mafiosa (secondo la legge 575), verso soggetti che vogliono instaurare rapporti con la pubblica amministrazione”.

Con la certificazione si attesta che il richiedente non ha a suo carico:

  • misure di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza;
  • divieto/obbligo di soggiorno;
  • condanna o sentenza definitiva o non definitiva per contraffazione, traffico illecito di rifiuti, scambio elettorale politico-mafioso, associazione a delinquere (anche di tipo straniero), sequestro di persona a scopo di estorsione.

Deve essere distinta la comunicazione antimafia che consiste nell’attestazione della sussistenza o meno di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs n. 159 del 06/09/2011 (Codice Antimafia).

Quando va richiesta la certificazione antimafia?

La certificazione antimafia va richiesta, per i soggetti indicati dalla legge, “prima di stipulare, approvare o autorizzare contratti, subcontratti, o prima di rilasciare o consentire concessioni o erogazioni” sempre che il valore delle opere, dei lavori pubblici o delle forniture sia uguale o superi quello indicato dalla legge in attuazione delle direttive comunitarie. In particolare la certificazione antimafia serve quando tale valore è pari o superiore a (IVA esclusa):

  • € 5.000.000,00 per opere e lavori pubblici;
  • € 200.000,00 in materia di servizi;
  • € 200.000,00 per le forniture di beni da aggiudicarsi dalle amministrazioni di cui al D. Lgs. 12/04/2006, n. 163;
  • € 150.000,00 per concessioni di acque pubbliche o beni demaniali e per lo svolgimento di attività imprenditoriali e per la concessione di contributi, finanziamenti e agevolazioni sul mutuo;
  • € 150.000,00 in caso di subcontratti e cessioni per la la realizzazione di opere o lavori pubblici o la prestazione di servizi o forniture pubbliche;
  • € 400.000,00 per forniture e servizi e € 5.000.000.00 per opere e lavori pubblici, in caso di procedure d’appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, servizi di trasporto e servizi postali.

Chi deve richiedere la certificazione antimafia?

I soggetti obbligati a produrre la certificazione antimafia sono elencati all’articolo 85 del D. Lgs 159/2010 e sono:

  • le imprese individuali, riguardo il titolare e il direttore tecnico (ove previsto);
  • le associazioni, quindi chi ne ha la legale rappresentanza;
  • le società di capitali anche consortili, le società cooperative;
  • le società di capitali, anche al socio di maggioranza in caso di società con un numero di soci pari o inferiore a quattro, ovvero al socio in caso di società con socio unico;
  • i consorzi di cui all’articolo 2602 del codice civile e i gruppi di interesse economico;
  • le società semplici e in nome collettivo, per tutti i soci;
  • le società in accomandita semplice, per i soci accomandatari;
  • le società di cui all’articolo 2508 del codice civile;
  • i raggruppamenti temporanei di imprese;
  • le società personali riguardo i soci persone fisiche delle società personali o di capitali che ne siano socie.

Se le società sono costituite all’estero e non hanno una sede secondaria in Italia la certificazione antimafia deve riferirsi a coloro che esercitano poteri di amministrazione, rappresentanza e direzione d’impresa.

Chi sono i familiari conviventi per l’antimafia?

Ciascuno dei soggetti indicati nel precedente paragrafo è tenuto a compilare la dichiarazione sostitutiva inerente ai “propri familiari conviventi”. Chi sono? Secondo la legge si considerano “familiari conviventi” ai fini della certificazione antimafia “chiunque conviva anche di fatto” con i soggetti da controllare ex articolo 85 del D. Lgs 159/2011, purché maggiorenne.

Come e a chi richiedere la certificazione antimafia

La certificazione è rilasciata dalla Prefettura competente per territorio in seguito alla consultazione di una specifica banca dati di scala nazionale dove sono riportate eventuali cause di decadenza/sospensione/divieto previste dall’articolo 67 del D. Lgs. 159/2011, anche l’esistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.

Per richiederlo, gli interessati devono rivolgersi:

  • al Prefetto della provincia in cui le persone fisiche, imprese, associazioni e consorzi risiedono o hanno la sede legale;
  • al Prefetto della provincia in cui è stabilita una sede secondaria con rappresentanza stabile nel territorio dello Stato ( per le società costituite all’estero);
  • al Prefetto della provincia in cui i soggetti richiedenti hanno la propria sede, per le società costituite all’estero e senza sede secondaria in Italia.k

La richiesta deve essere corredata da alcuni documenti in allegato:

  • il modello di richiesta informazioni articolo 91 D.L. 159/2011;
  • la dichiarazione sostitutiva di iscrizione alla Camera di Commercio;
  • copia della visura camerale aggiornata comprensiva di tutti nomi di tutti coloro che ricoprono cariche all’interno della società o dichiarazione sostitutiva del rappresentante legale;
  • la copia dei documenti d’identità dei soggetti interessati dalla verifica antimafia, comprendente tutte le generalità.

Modello pdf autocertificazione antimafia

Di seguito è possibile scaricare il modello in formato pdf da compilare per l’autocertificazione antimafia . Con questo Fac-Simile, il richiedente dichiara che nei propri confronti non sussistono le cause di divieto, decadenza o sospensione previste all’articolo 67 del D.Lgs. n. 159/2011.

AUTOCERTIFICAZIONE ANTIMAFIA (art. 88 co. 4-bis e art. 89 D. Lgs. 159/2011)
Dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto notorio (artt. 46 D.P.R. 28.12.2000 n. 445)

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