Rating di legalità, la certificazione di Agcm che offre l’opportunità alle imprese di avvantaggiarsi all’accesso del credito bancario, alla partecipazione agli appalti e ai finanziamenti pubblici.
Il rating di legalità è una certificazione introdotta nel 2012 che consente alle aziende l’utilizzo di agevolazioni in merito a finanziamenti pubblici e credito bancario. Viene misurato in “stelle”, da una a tre, ed è un indicatore dell’attenzione data dall’azienda al rispetto della legalità nella gestione del proprio business.
Per la gran parte delle aziende con fatturato sopra i due milioni si tratta di un vero passe-partout. Attraverso il rating di legalità è facilitato l’accesso ai finanziamenti bancari, consentendo spesso di ottenere uno sconto sul tasso di interesse, viene incrementato il punteggio per la partecipazione agli appalti pubblici o nell’ottenimento di stanziamenti pubblici. Infine, la certificazione rilasciata dall’Agcom, può essere utilizzata anche come strumento di marketing, contribuendo a migliorare la reputazione aziendale.
La cultura della legalità è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle imprese. In questi ultimi anni tanti sono stati i fenomeni di illegalità che hanno condizionano la vita dei cittadini e delle imprese: usura, contraffazione, abusivismo e ogni forma di illiceità, che si annida anche nelle professioni, nei servizi e nei trasporti.
Per queste ragioni, nel 2012 fu introdotto anche questo strumento; in un momento in cui era molto forte la richiesta di correggere il malcostume sono state pensate varie riforme che potessero monitorare e certificare l’attività imprenditoriale ed economica in generale e che si muovessero in un’unica direzione per formare un sistema di collaborazione orientato alla trasparenza dell’attività d’impresa.
Cos’è il rating di legalità
Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta.
È il Regolamento attuativo sul rating di legalità che disciplina le modalità d’attribuzione di questo parametro attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario.
Lo strumento è stato introdotto nel 2012 per le imprese italiane, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un “riconoscimento” - misurato in “stellette” – indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione dei propri affari.
All’attribuzione del rating l’ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario.
Come si accede al rating di legalità e come si valuta
Il rating di legalità è attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm). Possono presentare l’istanza per l’attribuzione del rating tutte le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta e che siano iscritte al Registro delle Imprese da almeno due anni.
Schematicamente possiamo individuare le imprese, sia in forma individuale che societaria, che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti:
- sede operativa in Italia;
- fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
- iscrizione nel Registro delle Imprese da almeno due anni alla data della domanda;
- rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.
Come poc’anzi detto, il riconoscimento prevede un punteggio compreso tra un minimo di una e un massimo di tre “stellette”. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base di una stella, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di rating di legalità.
Tale punteggio potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stelle.
Modalità per l’invio della richiesta
Le aziende interessate ad accedere al rating, dovranno presentare la domanda utilizzando l’apposita piattaforma Webrating disponibile sul sito dell’Agcom. A tal fine, l’impresa deve preliminarmente registrarsi alla piattaforma e, una volta completata la registrazione, accedere al sistema, procedere alla compilazione della domanda e successivamente al suo invio, seguendo le relative istruzioni presenti sul sito.
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio, è rinnovabile su richiesta e non ci sono costi per le imprese che vogliono ottenerlo. Inoltre si riesce a conseguire in tempi relativamente veloci, solitamente entro i due o tre mesi.
Quali sono i vantaggi del rating di legalità e perché è così importante
La conformità delle aziende ai principi etici e di legalità è divenuta un elemento estremamente importante per operare nei mercati, pertanto la valutazione di tale conformità, effettuata tramite il rating di legalità, attesta i comportamenti virtuosi adottati dalla azienda.
Le modalità di definizione dei vantaggi collegati al rating sono disciplinate sempre dal Regolamento attuativo. Le aziende che hanno ottenuto il rating possono avere agevolazioni dalle pubbliche amministrazioni e dagli istituti bancari.
Le pubbliche amministrazioni, quando predispongono dei provvedimenti per concedere finanziamenti alle imprese, prevedono almeno uno dei seguenti sistemi premiali per chi è in possesso del rating:
- preferenza in graduatoria;
- attribuzione di punteggio aggiuntivo;
- riserva di quota delle risorse finanziarie allocate.
Inoltre tutti gli istituti di credito tengono conto dell’attribuzione alle imprese di questa certificazione da parte dell’Agcm: difatti il rating di legalità è una delle variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito e, inoltre, riduce tempi e costi delle istruttorie per la concessione di finanziamenti.
Non ultimo è l’aspetto relativo all’accesso agevolato agli appalti pubblici. L’ultima bozza del nuovo codice degli appalti prevede all’art. 1 che l’aggiudicazione e l’esecuzione del contratto avvengano nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza.
Inoltre, l’art. 109 riguardante la «Reputazione dell’impresa» prevede un sistema digitale di monitoraggio delle prestazioni, fondato su requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi, oggettivi e misurabili, sul rispetto della legalità, l’impegno sul piano sociale. E soprattutto, al comma 7 dell’art. 222, è previsto che:
L’Autorità collabora con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la rilevazione di comportamenti aziendali meritevoli di valutazione al fine dell’attribuzione del “Rating di legalità” delle imprese di cui all’articolo 5-ter del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. Il rating di legalità concorre anche alla determinazione della reputazione dell’impresa di cui all’articolo 109.
Possiamo pertanto concludere che il rating dell’Agcm, è un istituto premiale che irrobustisce la reputazione degli operatori economici che lo conseguono, dando diritto alle imprese virtuose di ottenere benefici anche quando partecipano a procedure per l’aggiudicazione di appalti pubblici.
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