I dati del terzo reparto operazioni della Guardia di Finanza, elaborati dal Sole 24 Ore, raccontano delle maggiori truffe ai danni dello Stato: le misure più note non sono per forza le più coinvolte.
Oltre 34 miliardi di euro. Tra il 2017 e il 2021 in Italia sono state rubate risorse che corrispondono a una legge di Bilancio. La somma, secondo i calcoli del terzo reparto operazioni della guardia di finanza, comprende tutte le truffe ai danni dello Stato avvenute nel nostro Paese nei quattro anni presi in esame. E tra le varie voci emergono alcuni dei provvedimenti più noti degli ultimi anni, come il Reddito di cittadinanza, che però risulta quasi un ago nel pagliaio rispetto ad altre misure e voci di spesa pubbliche.
All’interno del calcolo non compaiono i bonus edilizi, perché i crediti d’imposta tecnicamente non rientrano nella spesa pubblica, ma nelle minori entrate. Secondo il comandante generale della guardia di finanza Giuseppe Zafarana, però, gli illeciti su Superbonus, bonus facciate ed ecobonus valgono 5,6 miliardi di euro: una cifra molto ingente, tra i primi posti per truffe ai danni dello Stato.
La classifica delle frodi ai danni dello Stato
Al primo posto tra le “ruberie” ci sono i danni erariali caudati dai dipendenti pubblici, che valgono 19,4 miliardi di euro. I soggetti denunciati sono 27.296, per una media di 710mila euro a persona coinvolta. Quindi le mazzette sugli appalti, che pesano 11 miliardi e tutti gli altri fenomeni denunciati all’Anticorruzione (1 miliardo), coinvolgendo in tutto 18.952 persone. Al quarto posto ci sono le truffe sugli incentivi alle imprese (per un valore di 800 milioni), al quinto quanto rubato dai fondi strutturali europei (512 milioni). Subito dopo le frodi sulla spesa e i ticket sanitari (ammontano a 361 milioni).
Reddito di cittadinanza, quanti soldi sono stati rubati
Il Reddito di cittadinanza è solo al settimo posto, con frodi per 288 milioni, circa il 1% dei soldi messi a disposizione dallo Stato nel triennio 2019-2021. Le persone trovate a “rubare” i soldi dell’assegno di sostentamento, non avendone diritto, sono state 29.194, il 2.5% dei nuclei beneficiari. La media per ogni persona coinvolta è di 9.865 euro di truffa. Tramite varie segnalazioni di operazioni sospette sono poi stati trovati alcuni escamotage per “monetizzare” il reddito, come falso acquisto di merci a prezzi maggiorati e finti contratti di affitto.
Le truffe milionarie sui fondi per il Covid
Leggermente più in basso le frodi sui contributi Covid a fondo perduto e i finanziamenti garantiti dallo Stato (erogati dai governi Conte e Draghi). Sono valse 230 milioni di euro, con 2mila persone denunciate.
Tra gli esempi che si segnalano c’è quello di un imprenditore lombardo che ha usato 8.700 euro di fondi bancari con garanzia statale per comprare un Rolex ed estinguere propri debiti, ma anche un gruppo di imprenditori laziali e veneti che si sono intascati 4,3 milioni di finanziamenti anti-Covid, fatti girare su vari conti bancari in giro per l’Europa. Più in basso le truffe sulle pensioni, che valgono 211 milioni di euro.
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