Il superbonus 110% è un’agevolazione fiscale che consente di effettuare lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. A rendere particolarmente conveniente il superbonus 110% è la modalità di fruizione. Ci sono tre modi:
- in detrazione in dichiarazione dei redditi;
- con la cessione del credito a terzi (banche e intermediari compresi);
- con lo sconto in fattura, se l’impresa che ha effettuato gli interventi è d’accordo.
Per poter usufruire del superbonus però ci sono dei vincoli: il bonus viene erogato solo se garantisce il miglioramento di almeno due classi energetiche, che va dimostrato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato. Qualora non fosse possibile il “salto” di due classi energetiche, ne basta una (la più alta possibile), sempre riconosciuta tramite Ape.
L’altro requisito fondamentale per accedere al superbonus è effettuare uno dei lavori cosiddetti trainanti (cappotto termico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria): uno solo di questi interventi consente di portare lo sgravio fiscale al 110%, in cui possono entrare anche altri interventi, come il montaggio di pannelli solari, gli interventi dell’ecobonus ordinario o la realizzazione delle colonnine per ricaricare le batterie delle auto elettriche.
La legge di Bilancio 2022 è intervenuta sul superbonus, prorogandolo fino al 2025 ma con un’aliquota decrescente: nel 2024 scenderà al 70% e nel 2025 al 65%.