Annunciato il piano dei controlli del Fisco per il prossimo triennio, nel mirino partite Iva e Superbonus. Grazie a tecnologie avanzate e personale qualificato i controlli sono rafforzati.
Annunciata la campagna dei controlli fiscali che saranno rafforzati nei prossimi anni. A rendere noti gli obiettivi è il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, che ha presentato il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) e ha anche dichiarato a Telefisco che nei prossimi giorni partiranno 10.000 lettere di compliance per coloro che hanno usufruito del Superbonus.
Ecco chi entra nel mirino del Fisco per controlli severi.
Controlli fiscali 2025, ecco chi rischia sanzioni
Per il 2025 sono previsti il 15% di controlli fiscali in più, dal punto di vista pratico si tratta di maggiori entrate a caccia di evasori e soggetti che comunque hanno una contabilità irregolare. L’aumento dei controlli riguarderà sia quelli effettuati solo dall’Agenzia delle Entrate, sia quelli svolti in sinergia con la Guardia di Finanza. Questi ultimi saranno 70.000 solo nel 2025.
L’Agenzia è a caccia di 4.000 partite Iva apri e chiudi, i controlli salgono a 4.250 nel 2026 e 4.500 nel 2027. Altri controlli saranno concentrati su imprese irregolari, in questo caso i controlli saranno 370.000 nel solo 2025, 375.000 nel 2026 e 380.000 nel 2027.
I controlli saranno svolti con varie metodologie, si punta soprattutto sulla interoperabilità delle banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e tecniche avanzate di analisi dei dati.
I controlli dovranno sfociare prevalentemente in lettere di compliance, cioè un maccanismo di collaborazione reciproca con il contribuente in modo che possa regolarizzare la propria posizione e pagare il dovuto.
Quali sono le disponibilità dell’Agenzia delle Entrate? I controlli saranno in primo luogo ottimizzati e avranno come protagonisti soprattutto i contribuenti a più elevato rischio di evasione fiscale. Tra le informazioni oggetto di analisi vi sono anche quelle di provenienza estera, incluse quelle derivanti dallo scambio automatico obbligatorio con le amministrazioni fiscali estere. Controlli anche sulle informazioni di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari, nonché dei dati derivanti dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi che permettono di migliorare le analisi e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti e di monitorare i pagamenti IVA.
L’Agenzia può avvalersi del personale recentemente assunto, ulteriori assunzioni dovrebbero arrivare a breve, infatti, vi è stato anche il comunicato sulle prove per il concorso AdER che si terranno a maggio (presumibilmente).
I vari funzionari possono avvalersi delle nuove tecnologie. Sono facilitati anche gli adempimenti, infatti tra i progetti vi è la dichiarazione precompilata per i forfettari.
Controlli Superbonus, in partenza 10.000 lettere. Ecco i destinatari
Nel frattempo a Telefisco il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto che a breve partono lettere di compliance rivolte a soggetti che si sono avvalsi delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus e non hanno mai modificato la rendita catastale.
I primi controlli sono effettuati su immobili classificati come ruderi, con rendita catastale pari a zero e che hanno continuato ad avere tale rendita catastale anche dopo i lavori eseguiti. In questi casi, infatti, o non è stata aggiornata la rendita oppure i lavori non sono mai stati eseguiti, sebbene i contribuenti abbiano usufruito delle agevolazioni. In base a quanto emerge il record di immobili in tale situazione è in Campania (provincia di Napoli).
I contribuenti che ricevono l’avviso possono optare fra diverse possibilità di risposta. Prima di tutto possono correggere la rendita catastale, se riconoscono che non è stata aggiornata dopo i lavori. Oppure possono fornire documentazione giustificativa, dimostrando che l’immobile non ha subito modifiche tali da richiedere un aggiornamento catastale.
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