Fatturazione elettronica, ecco chi non deve usarla nel 2025

Nadia Pascale

10 Gennaio 2025 - 10:37

Proroga di soli 3 mesi per il divieto di fatturazione elettronica per chi esercita professioni sanitarie, novità importanti in arrivo a partire dal 1° aprile, ecco cosa potrebbe cambiare.

Fatturazione elettronica, ecco chi non deve usarla nel 2025

Fatturazione elettronica, ci sono professionisti che ancora non possono usarla nel 2025. Ecco di chi si tratta.

La fatturazione elettronica è ormai una realtà consolidata in Italia, l’introduzione dell’obbligatorietà è stata graduale e di fatto risulta ora estesa a tutti i professionisti titolari di partita Iva. Resta però ancora una categoria esclusa, o meglio c’è un vero e proprio divieto di fatturazione elettronica per determinati professionisti e determinate professioni.

Ecco chi non può emettere la fattura elettronica nel 2025.

Fatturazione elettronica, ecco chi non può usarla nel 2025

La fatturazione elettronica è un sistema di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture introdotto per due finalità: da un lato quella di combattere il fenomeno dell’evasione fiscale in materia di IVA e, in parallelo, per ridurre i costi e semplificare il sistema.

La sua particolarità è la trasmissione attraverso l’SdI (Sistema di Interscambio) gestito dall’Agenzia delle Entrate. In Italia è stata introdotta per la prima volta nel 2019 ed estesa gradualmente a tutti i titolari di partita Iva.
Resta però esclusa una categoria: non possono usare la fattura elettronica coloro che esercitano professioni sanitarie ma limitatamente al B2C, cioè fatturazione tra professionista e privato, consumatore.
Un caso semplice aiuta a capire: un’odontoiatra non può usare la fatturazione elettronica nei confronti del paziente, mentre un tecnico di laboratorio, titolare di partita Iva, che collabora con uno studio odontoiatrico, per le prestazioni di collaborazione in favore dell’odontoiatra deve emettere fattura elettronica. Anche in questo caso occorre però fare attenzione perché dalla fattura elettronica così emessa non devono risultare i nomi dei pazienti.

Il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie è reso necessario dall’esigenza di tutelare la privacy dei pazienti, infatti, in questa tipologia di prestazioni la fattura indica anche dati sensibili legati alla salute e di conseguenza è necessario limitare la potenziale diffusione.

Divieto di fatturazione elettronica per le professioni sanitarie, ma fino a quando?

In realtà l’obiettivo dell’Italia è estendere anche a tali professionisti l’obbligo di fatturazione elettronica e quindi sono allo studio soluzioni. Proprio per questo motivo il decreto Legge 202 del 2024, articolo 3, comma 6 prevede la proroga sino al 31 marzo 2025 del divieto di fatturazione elettronica previsto dall’art. 10-bis del D.L. n. 119/18.

La data del 31 marzo è molto importante, infatti, fino ad ora le proroghe sono sempre state annuali, il fatto che quest’anno si sia proceduto alla proroga di soli 3 mesi fa ipotizzare che a breve potrebbero esservi novità. In particolare con molta probabilità sono allo studio soluzioni per far in modo che le informazioni veicolate attraverso il Sistema di Interscambio siano protette con certezza e che di conseguenza vengano meno le ragioni di tutela della privacy che fino a ora hanno impedito l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per le professioni sanitarie verso i soggetti privati o B2C (Business To Consumer).

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