Mentre il merito torna al centro del dibattito politico e aziendale, cresce la tensione con la diversità: vera equità o ritorno a vecchi pregiudizi travestiti da meritocrazia?
Merito è la parola del momento.
Nel suo rapporto annuale, la compagnia petrolifera ExxonMobil ha affermato di essere concentrata «sulla creazione di una forza lavoro globale impegnata; fondata sulla meritocrazia». Rich Lesser, presidente globale di Boston Consulting Group, ha parlato il mese scorso della creazione di una «meritocrazia in cui tutti hanno l’opportunità di avere successo». Julie Sweet di Accenture ha scritto in un promemoria: «Siamo e siamo sempre stati una meritocrazia.»
L’ascesa del merito nell’agenda aziendale è stata alimentata da un potente sostenitore: Donald Trump. Quando il presidente degli Stati Uniti ha assunto l’incarico, ha affermato di aver cercato di costruire una «società che è indifferente al colore e basata sul merito», attraverso ordini esecutivi che ripristinano «opportunità basate sul merito». [...]
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